Non sappiamo esattamente come sia nato il gelato nellโantichitร , ma di sicuro a orientare la passione per questa golositร รจ stato il desiderio di gustare un prodotto fresco, anzi ghiacciato, anche dโestate. Probabilmente i primi passi sono stati fatti mescolando succhi di frutta e neve, ma la vera svolta รจ stata l’applicazione della reazione tra ghiaccio e sale che ha consentito di congelare frutta, latte e altri ingredienti nelle prime, rudimentali sorbettiere.
ร il Meridione, piรน precisamente la Sicilia, la culla di questโarte che ha conquistato il mondo grazie ad alcuni geniali imprenditori. Il piรน celebre di tutti รจ Francesco Procopio Cutรฒ (o de Coltelli) e, anche i suoi primi passi in terra siciliana sono avvolti nellโombra. La fama inizia nel 1686, quando rileva uno dei primi Cafรจ di Parigi trasformandolo in un elegante locale in cui si potevano gustare sorbetti ghiacciati. Il Cafรฉ Le Procope, situato di fronte alla Comรฉdie-Franรงaise, divenne ben presto il ritrovo di tutti i parigini assetati di novitร e curiosi di assaggiare una specialitร cosรฌ esotica.
Da allora i progressi dell’arte gelatiera sono stati enormi, a partire dalle creme a base di latte, panna e uova che hanno permesso di giocare con una grande quantitร di gusti e una texture piรน cremosa e vellutata. A piccoli passi siamo arrivati al gelato artigianale di oggi che deve fare fronte a nuove esigenze, come quella di essere buono per tutti, anche per chi soffre di intolleranze o ha scelto una dieta vegana.
Non sempre รจ facile venire incontro a tutte queste nuove esigenze attraverso le tecniche tradizionali e forse ora stiamo assistendo a un salto nellโevoluzione del gelato.
I due animatori della startup Celery: Vito Emanuele Carofiglio (a destra) e Domenico Centrone
Il merito รจ di Celery, una giovane compagnia pugliese che ha brevettato un processo innovativo di fermentazione di matrici vegetali in grado di dare vita a un preparato biologico, senza glutine, latte, lattosio e soia, nรฉ zuccheri e grassi. Quando Vito Emanuele Carofiglio biologo molecolare con un dottorato in biologia molecolare e Domenico Centrone ingegnere gestionale con un dottorato in ingegneria industriale hanno iniziato a pensare al loro progetto, non avevano idea a cosa sarebbero approdati. Lโidea iniziale era di realizzare un prodotto vegetale, ecosostenibile, a basso impatto energetico che potesse venire incontro a ogni tipo di intolleranza. Per fare questo si sono appoggiati agli studi preliminari del professoreย Carlo Giuseppe Rizzello dellโUniversitร La Sapienza, esperto in microbiologia e biotecnologie dei cibi fermentati.
Le materie prime sono state scelte tra prodotti di provenienza italiana e, dove possibile, coltivati in Puglia, come i legumi nostrani (esclusa la soia) e cereali naturalmente senza glutine. Gli ingredienti vengono sottoposti a un processo altamente innovativo che prevede lโazione combinata di due enzimi per ottenere un prodotto con le caratteristiche desiderate. In parole povere, il procedimento assomiglia (vagamente) a quello che si usa per la birra: da una poltiglia di orzo si passa a una bevanda alcolica grazie allโazione dei lieviti. Allo stesso modo, il procedimento e i ceppi batterici brevettati da Celery sono in grado di ottenere un alimento da cui vengono eliminati i fattori antinutrizionaliย dei legumi (come i fitati, le saponine e altri) responsabili degli effetti collaterali alla digestione.
Il risultato iniziale era un liquido praticamente incolore e insapore, completamente plant based, senza lattosio, senza glutine, con un profilo amminoacidico completo, no OGM, senza zucchero o grassi. Insomma un alimento che poteva essere usato come base per un numero infinito di applicazioni in campo nutraceutico. La prima sperimentazione fu farne uno โyogurtโ vegetale, ma la svolta arriva dalla scoperta delle sue proprietร fisiche: come una panna, questo liquido ha la capacitร di incorporare aria, assumendo una consistenza spumosa e delicata. Il pensiero รจ andato ovviamente al gelato.
Taila Semeraro, la gelatiera che ha fatto la consulenza da Iuppi a Polignano
Sapori e consistenze sono state messe a punto con lโaiuto di Taila Semerano, giovane e talentuosa gelatiera (ha vinto il premio Gelatiere Emergente nella guida Gelaterie d’Italia 2024) che ha portato il gusto โFuoriGlasseโ a piazzarsi al secondo durante la valutazione alla cieca nel prestigioso Sherbeth Festival, in concorrenza diretta con i migliori gelati tradizionali italiani. Non solo sano e nutriente, ma anche buono, uno dei pilastri che, diciamolo, spesso viene a mancare nei prodotti plant based pensati emulare alimenti giร presenti sul mercato, dagli hamburger, agli insaccati, fino al formaggio.
Il primo spin-off dellโazienda รจ stata lโapertura di โIuppi per tuttiโ, la coloratissima gelateria a Polignano che conta 12 gusti, tutti confezionati con la base prodotta da Celery.
I futuri step sono stati presentati al convegno โProteine sostenibili: soluzioni, convinzioni e opinioniโ organizzato dallโUniversitร Milano e dal Consorzio Italbiotec che si รจ tenuto lo scorso novembre a Milano. Uscendo definitivamente dalla scala sperimentale, Celery sta pensando di aumentare la produzione del composto da fornire alle gelaterie artigianali. Il nuovo capannone, alimentato in buona parte a energia solare, per tenere fede ai principi di basso impatto ecologico, sarร in grado di produrre in scala industriale la nuova base per gelati: EasyCel 37. Il prodotto รจ facilmente lavorabile con lโausilio delle normali attrezzature attualmente in circolazione, a cui potranno essere aggiunti tutti gli ingredienti necessari per ottenere il gelato del futuro.
Non solo gelato: nel frattempo Celery sta testando altri utilizzi in campo nutraceutico, come bevanda ricca di GABA โ lโacido gamma-amminobutirricomolecola una molecola con potenziali benefici per la salute โย che sta uscendo ora dalla fase di laboratorio per essere immessa sul mercato.
Si tratta del primo passo di una vera rivoluzione, possibile solo applicando le nuove tecnologie di biologia molecolare che, a dispetto del nome, non sono piรน strane o pericolose di ciรฒ che avviene quando fermentiamo la birra o i formaggi. Con la differenza che ora รจ possibile dirigere i microrganismi a funzioni sempre piรน precise e utili per ottenere i prodotti che preferiamo.
Anche il gelato.
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