Quella delle Olimpiadi 2026 รจ solo l’ultima delle sue conquiste. La penultima invece cโรจ stata a fine maggio a Montrรฉal, ed รจ il riconoscimento di Wellbeing city 2019 per il progetto di crowdfunding civico del Comune, che pone il benessere dei cittadini al centro delle politiche di pianificazione urbana. Splende il sole sulla metropoli grigia e affaccendata di qualche decennio fa. Che oggi รจ un โecosistemaโ, per dirla come nel premio arrivato dal Quebec, smart e virtuoso, vivace ma soprattutto vivibile. La seconda (o prima?) capitale dโItalia piรน ammirata allโestero. Medaglia dโoro anche nellโenogastronomia.
ร dallโExpo che la vediamo accelerare il passo, con una falcata sempre piรน fluida e una competitivitร che ormai si misura in gare internazionali. Ogni anno traguardi raggiunti e cantieri aperti, in una cittร che continua a pedalare spedita acquistando appeal in termini di efficienza, funzionalitร , integrazione e panorami urbani: la riqualificazione del Portello, ora CityLife, firmata dal terzetto di archistar Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, gli orti urbani, la pedonalizzazione di punti nevralgici – ultima quella di piazza Cordusio – l’ottimizzazione del sistema dei trasporti sulla falsariga della metro londinese. Muoversi a Milano non รจ mai stato cosรฌ facile, insomma. Un poโ meno se occorre setacciarla per pescare nel mare perennemente mosso di chi va, chi viene e chi raddoppia o triplica, il meglio del bere e del mangiare, dentro i Bastioni e nelle destinazioni fuoriporta.
Ma nellโedizione 2020 della guida Milano e il meglio della Lombardia – circa 1200 indirizzi e un centinaio di novitร -, presentata oggi al palazzo della Regione nell’ambito della manifestazione Best in Lombardy – abbiamo passato in rassegna in modo capillare il vecchio e il (tantissimo) nuovo, restringendo ulteriormente le maglie per cogliere il senso piรน attuale e realistico dello stato dei fatti.
Sono cambiate le proporzioni di punteggio fra cucina e servizio (come Laura Mantovano ha spiegato qui): dโaltronde lโobiettivo, oggi, รจ far sentire – e sentirsi – al centro dellโesperienza, top o pop che sia, e nei ricordi della maggior parte degli ospiti la performance in sala rimane impressa come (e qualche volta di piรน) quella ai fornelli. Lo stile meneghino รจ internazionale e sofisticato anche in questโambito, come esprimono al meglio i due premiati in merito, Alberto Tasinato dellโAlchimia per il servizio di sala al ristorante, e lo staff del Giancarlo Morelli dellโhotel Viu per quello in albergo, capaci entrambi di costruire la sosta sulle misure di ogni genere di cliente. O meglio, di commensale. Eh sรฌ, perchรฉ Milano รจ altresรฌ teatro di un ritorno alla convivialitร in chiave moderna, il che vuol dire che si va piรน a cena da soli (e da sole) ma, volendo, coi piedi sotto a una social table, nella totale libertร di decidere della propria compagnia e delle proprie chiacchiere. Come accade ad esempio proprio da Giancarlo Morelli โ con il plus della vista cucina -, oppure da Carlo e Camilla in Segheria, due dei nomi nellโitinerario dedicato alle social tables. Perchรฉ, sรฌ, la guida non si limita a dare una valutazione ponderata dei diversi locali meneghini, ma propone anche due percorsi tematici, uno dedicato ai cocktail in terrazza, l’altro โ come dicevamo – alle tavole sociali.
Mentre lโaltro Carlo e Camilla (in Duomo), ossia il ripensamento in chiave bistrot deluxe dellโex Cracco in via Victor Hugo, รจ una delle novitร dellโanno โ tra le altre, Serica e le sue originali contaminazioni, e Fratelli Torcinelli, avventura in salsa pugliese e street food di Pietro Caroli, Sebastiano Corno e Vincenzo Critelli di Trippa, confermato e sempre piรน acclamato Tre Gamberi -, nonchรฉ ulteriore vittoria della macchina da guerra guidata dallo chef vicentino. Che non molla la presa del suo gioiello gourmet in Galleria e rimane nel terzetto in vetta insieme ad Antonio Guida del Seta del Mandarin Oriental Milano e alla famiglia Cerea del Da Vittorio a Brusaporto, in quel di Bergamo. Condividendo il massimo punteggio di cucina con il talento pugliese e Andrea Berton, altro fuoriclasse dellโalta ristorazione meneghina.
Ma se per molti una cena dai big รจ unโeccezione โ laddove non si opti per le seconde linee โprรชt-ร -mangerโ, una su tutte Vรฒce, ultimo colpo della famiglia di Aimo e Nadia -, lโaperitivo rimane unโamata abitudine, โdemocraticaโ e accessibile anche ai piani alti. Le enotavole, navigate e di ultima generazione, funzionano ancora, e non sfuma la tendenza del vino โnaturaleโ, che solo in pochi perรฒ divulgano e propongono con cognizione di causa.
Ma รจ la mixology dโautore a cavalcare davvero lโonda del momento: la scelta รจ amplissima e le idee stimolanti, il cocktail pairing, specie con tapas o piatti firmati, scatena i giochi dei bartender e diverte gli ospiti. Basti pensare alla nuova drink list di Daniel Canzian (premiato comunque per la migliore proposta al bicchiere al ristorante, mentre per i wine bar emerge Vinoir, uno di quelli che con i โnaturaliโ fanno sul serio), nata dalla collaborazione con il noto Mattia Pastori e confezionata per coinvolgere letteralmente il tavolo nella coreografia della miscelazione.
Milano, insomma, รจ il posto dove ogni tasca e voglia hanno davanti svariate possibilitร : aperitivo al top โ magari in una terrazza con vista tra quelle del secondo itinerario, dedicato ai drink con vista – e poi un boccone pop. Meglio se con bombette e orecchiette, o con un hamburger di Nero dei Nebrodi, o ancora con una Margherita col cornicione da disciplinare, che con risotto giallo e costoletta (che sono i must dei nostalgici e di chi arriva da fuori): perchรฉ se le enclave campane, pugliesi e siciliane sono assodate da generazioni, nelle ultime stagioni lโasticella della qualitร culinaria, giร alta nel fitto panorama delle pizzerie, si รจ nettamente sollevata. Come dimostra il successo immediato dei โcis burgerโ di Fud Bottega Sicula (da Catania) e dei sapori della Costiera interpretati da Gennaro Esposito nel suo IT Milano (gemello di Ibiza).
Dโaltronde una pasta e patate ha un che di esotico a queste latitudini, dove il cibo etnico รจ una faccenda molto seria, specializzata, autentica. Non si parla piรน genericamente di โcinesiโ o giapponesiโ, ma di cultura Izakaya e tradizione del Sichuan, di ramen e bao, con locali monotematici e sparsi ben al di fuori del distretto di via Sarpi (che dispensa sempre esperienze parecchio hardcore e molto poco italianizzate). E se le botteghe storiche meneghine fanno fatica ad andare avanti โ eccezion fatta per nomi di pregio come Peck, fresco di scintillante raddoppio da CityLife, e altra novitร dellโanno -, nascono posti come il Mood Market, il mega emporio orientale del team di Mao Hunan, Maoji e Mini Maoji, un luogo per comprare, mangiare e perdersi fra ogni possibile e immaginabile ingrediente della cucina cinese. A ribadire ancora una volta come da queste parti civiltร e integrazione siano facce della stessa medaglia. Anche nel food.
a cura di Valentina Marino
Guida Milano 2020 Gambero Rosso | Prezzo: 10โฌ | disponibile in edicola e libreria |ย acquista la guida online
I PREMIATI
TRE FORCHETTE
92
Carlo Cracco – Milano
Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano
Da Vittorio – Brusaporto (BG)
91
Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano
Berton – Milano
Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)
D’O – Cornaredo (MI)
90
Miramonti l’Altro – Concesio (BS)
TRE GAMBERI
Osteria del Treno – Milano
Trippa – Milano
La Madia – Brione (BS)
La Locanda delle Grazie – Curtatone (MN)
Caffรจ La Crepa – Isola Dovarese (CR)
Osteria della Villetta dal 1900 – Palazzolo sull’Oglio (BS)
TRE MAPPAMONDI
Casaramen – Milano
Iyo – Milano
Wicky’s Wicuisine Seafood – Milano
TRE BOTTIGLIE
Al Donizetti – Bergamo
I PREMI SPECIALI
Le novitร dell’anno
Carlo e Camilla in Duomo (Bistrot) – Milano
Nebbia (Ristorante) – Milano
Serica (Ristorante) – Milano
Peck – City Life (Pausa Gourmet) – Milano
Fratelli Torcinelli (Street Food) – Milano
Mood Market (Gastronomia) – Milano
Servizio di sala
L’Alchimia – Milano
Servizio di sala in albergo
Giancarlo Morelli dell’Hotel Viu Milan – Milano
Proposta al bicchiere al ristorante
Daniele Canzian – Milano
Proposta al bicchiere al wine bar
Vinoir – Milano
Qualitร /prezzo
Le Nove Scodelle – Milano
Locanda Perbellini – Milano
Un Posto a Milano – Milano
Nasturzio – Albino (BG)
Due Spade – Cernusco sul Naviglio (MI)
La Piazzetta โ Montevecchia (LC)
Mu Fish – Nova Milanese (MB)
CURIOSITร A MARGINE
Le migliori cucine
47
Andrea Berton โ Berton โ Milano
Carlo Cracco โ Cracco โ Milano
Antonio Guida – Seta del Mandarin Oriental Milano โ Milano
46
Enrico Bartolini – Enrico Bartolini Mudec Restaurant โ Milano
Luigi Taglienti โ Lume โ Milano
Davide Oldani โ DโO โ Cornaredo (MI)
45
Eugenio Boer โ Bu:r โ Milano
Andrea Aprea โ Vun Andrea Aprea dellโHotel Park Hyatt Milan – Milano
Paolo Lopriore โ Il Portico โ Appiano Gentile (CO)
Enrico e Roberto Cerea โ Da Vittorio โ Brusaporto (BG)
Philippe Lรฉveillรฉ โ Miramonti LโAltro โ Concesio (BS)
Ilario Vinciguerra – Ilario Vinciguerra Restaurant โ Gallarate (VA)
44
Ettore Bocchia โ Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni โ Bellagio (CO)
Nadia e Giovanni Santini โ Dal Pescatore โ Canneto sullโOglio (MN)
Silvio Salmoiraghi โ Acquerello โ Fagnano Olona (VA)
Le migliori cantine
19
Cracco โ Milano
18
Enrico Bartolini Mudec Restaurant โ Milano
Seta del Mandarin Oriental Milano โ Milano
Da Vittorio โ Brusaporto (BG)
Dal Pescatore โ Canneto sullโOglio (MN)
Miramonti l’Altro โ Concesio (BS)
DโO โ Cornaredo (MI)
Antica Trattoria del Gallo โ Gaggiano (MI)
PERCORSI DI GUSTO
Cocktail in terrazza
Drink and the city: mixology dโautore con vista
Ceresio 7 (Ristorante) โ Milano
Terrazza Gallia dellโExcelsior Gallia (Ristorante) โ Milano
Terrazza Triennale Osteria con Vista โ Milano
Terrazza 12ย (aperitivi & cocktail) โ Milano
SOCIAL TABLE
Gli imperdibili per un convivio 3.0
Carlo e Camilla in Segheria (Bistrot) โ Milano
Giancarlo Morelli dellโhotel Viu Milan (Ristorante) โ Milano
Otto Bottega & Cucina (Bistrot) – Novate Milanese (MI)
Fud Bottega Sicula (Panineria) – Milano
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