Vino

I Consorzi del Prosecco su Report: "La confusione nei contenuti non aiuta gli spettatori e danneggia la filiera"

I Consorzi della Doc Prosecco e del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg difendono l'operato della filiera spumantistica dopo il servizio di Report su Rai Tre, dedicato ai piccoli chimici. ยซLa trasmissione ha fatto confusione tra i contenuti. Cosรฌ lo spettatore non puรฒ approfondireยป

  • 19 Dicembre, 2023

Prosecco Doc e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg non ci stanno e si fanno sentire, attraverso i rispettivi enti di tutela, dopo il servizio dedicato al vino italiano, intitolato ‘Piccoli chimici’, andato in onda durante la trasmissione Report su Rai 3, del 17 dicembre scorso. La puntata, tra i vari temi, ha tirato in ballo sia le pratiche enologiche (lecite e illecite) utilizzate dalle aziende vinicole, sia le principali denominazioni del Veneto parlando di produttori senza scrupoli che acquistano sul mercato, soprattutto al Centro Sud, mosti e uve di bassa qualitร  o, addirittura, uva da tavola che costano molto meno per poter realizzare anche prodotti a denominazione, tra cui il Prosecco.

Report sul vino: molta confusione dei contenuti

ยซAbbiamo dovuto constatare la confusione dei contenuti che hanno equiparato pratiche assolutamente ammesse e legali con altre, al contrario, non consentite come, ad esempio, il commercio di uva da tavola per fare il vinoยป, ha dichiarato Elvira Bortolomiol, alla guida del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. La presidente ha stigmatizzato, in particolare, la modalitร  di presentazione dei contenuti: ยซNon crediamo abbia messo lo spettatore nelle condizioni di approfondire. Anzi ha insinuato lโ€™idea di un settore non totalmente integro, assolutamente non rappresentativo del settore enologico italiano, fiore allโ€™occhiello della produzione ed esportazione agroalimentare nazionale, garantito dai disciplinari di produzione sempre piรน serrati e attentamente osservatiยป.

Effetti negativi sulla intera filiera

La presidente Bortolomiol riflette poi sugli effetti di servizi televisivi sulla filiera del vino: “Siamo sempre molto dispiaciuti quando gli sforzi di tutti i viticoltori italiani, che hanno il merito di conservare territori, il piรน delle volte eroici, vengono colpiti da affermazioni che pregiudicano il loro operato e lโ€™immagine dei loro prodotti di qualitร .

“Uso improprio delle denominazioni”

Dello stesso avviso anche il Consorzio del Prosecco Doc, guidato da Stefano Zanette. ยซIn molti passaggi e in molte affermazioni, il servizio andato in onda presentava un uso improprio delle denominazioni citateยป, dall’Amarone, al Barolo, al Brunello. Inoltre, secondo i vertici dell’ente trevigiano, il successo internazionale della denominazione Prosecco induce spesso, quando si parla di vino, a ยซtirare in ballo il nome Prosecco anche quando si parla genericamente di spumantiยป.

Un polverone sul vino

Il polverone sollevato dalla trasmissione guidata da Sigfrido Ranucci ha giร  raccolto in questi giorni diverse prese di posizioni critiche per l’impostazione generale data al servizio e per i contenuti veicolati: dall’Unione italiana vini presieduta da Lamberto Frescobaldi (intervistato proprio nella puntata di Report) al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (che ha parlato di ยซnemico in casaยป, riferendosi a Ranucci), fino all’Assoenologi guidata da Riccardo Cotarella.

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