Con la metร dei banchi operativi, ingressi presidiati per contingentare lโaccesso e fermate dei mezzi pubblici sospese (capiremo piรน avanti perchรฉ), lunedรฌ 4 maggio ha riaperto a Torino il piรน grande mercato della cittร . Quella di Porta Palazzo รจ una storia antica: la piazza che lo ospita, piazza della Repubblica, รจ il cuore di un quartiere popolare della cittร , che ha cambiato volto nel corso dei secoli. Oggi lโinsieme di banchi allโaperto che circondano le strutture coperte โ tra cui la celebre tettoia dei contadini, con i prodotti freschi in arrivo ogni giorno da tutta la provincia โ si estende per buona parte della piazza, facendo di Porta Palazzo uno dei piรน grandi food market allโaperto dโEuropa. Per la difficoltร di regolare lโaffluenza quotidiana presso il mercato (molto amato dai torinesi) in tempi di emergenza sanitaria, poco dopo la metร di marzo lโamministrazione comunale ne aveva disposto la chiusura, tra le proteste di operatori e abituรฉ. Nella settimana che segna lโinizio della Fase 2, perรฒ, Porta Palazzo รจ tornato in attivitร , facendo registrare code in entrata viste in precedenza solo allโingresso dei supermercati. Per garantire una riapertura in sicurezza, infatti, il mercato ha dovuto cambiare volto.
Cominciando dalla gestione della circolazione su strada e rotaia dei mezzi pubblici che normalmente fermano nel bel mezzo di piazza della Repubblica, attraversata da due strade molto trafficate che si intersecano tra loro. E soprattutto contingentando gli accessi – 180 รจ il numero massimo di persone che possono fare la spesa contemporaneamente –ย con la collaborazione di vigili urbani e volontari addetti ai controlli in entrata. Cosรฌ, pur molto ordinata, nel momento piรน congestionato della giornata โ verso metร mattinata –ย la coda a serpentina regolata da transenne estemporanee realizzate con cassette della frutta ha raggiunto il primo giorno unโora di attesa (senza reazioni scomposte da parte dei cittadini, molto comprensivi; per sabato, perรฒ, รจ attesa un’affluenza decisamente maggiore). E questo per usufruire di unโofferta a ranghi ridotti, con una novantina di banchi aperti (circa la metร del totale, a rotazione), ambulanti ben distanziati tra loro, la tettoia dei contadini ancora chiusa, con i titolari dei banchi riallocati in piazza, nel nuovo percorso all’aperto. Apertura dalle 7 alle 14, dal lunedรฌ al sabato.
E lโAssessore al Commercio Alberto Sacco che avvisa: โA poche ore dall’apertura il piano di contenimento sta funzionando molto bene, poi si vedrร . Certo la nostra volontร รจ di lasciare aperto il mercato, perรฒ la salute dei cittadini รจ la cosa piรน importante. Se si creeranno assembramenti o sarร impossibile da gestire purtroppo dovremo prendere altri provvedimenti. Porta Palazzo in questo momento deve servire alle persone che abitano in questa zona, chiediamo agli altri cittadini di fare uno sforzo e di fare la spesa vicino casaโ. Gli operatori, sollevati per la ripresa dellโattivitร , iniziano a prendere le misure con questa trasformazione dello spazio, guanti a mascherine obbligatori, gestione dei clienti ordinata e rigorosa. Mentre protestano gli ambulanti non alimentari, ancora impossibilitati a ripartire.
E invece รจ ripreso il progetto Repopp, circuito virtuoso per il recupero delle eccedenze alimentari collegato allโattivitร del mercato e gestito da Amiat in collaborazione con Eco dalle Cittร . In realtร lโattivitร degli ecomori e delle sentinelle dei rifiuti, da anni al lavoro in cittร per recuperare il cibo ancora buono e donarlo alle persone in difficoltร , non si รจ mai interrotta nelle scorse settimane, proseguendo in luoghi e con modalitร differenti. Anzi con lโaggravarsi dellโinstabilitร economica di molte famiglie il servizio si รจ intensificato, e ora puรฒ tornare a operare nel mercato di Torino che piรน di ogni altro genera eccedenze ortofrutticole a fine giornata. Nelle ultime settimane la rete ha garantito la distribuzione di 2 tonnellate al giorno di frutta e verdura, destinata a centri civici, parrocchie e comitati spontanei. Peraltro proprio lโimpegno della rete Repopp ha permesso il ripristino dellโattivitร mercatale, grazie alla disponibilitร dei volontari e al reclutamento di giovani disoccupati che opereranno il controllo degli accessi in cambio di un rimborso giornaliero.
foto di apertura di Michele d’Ottavi
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