Le relazioni tra l’azienda danese Carlsberg e la Russia si sono del tutto deteriorate. La produttrice di birra si rifiuta di entrare in trattative con il Cremlino dopo che questโultimo ha preso il controllo delle operazioni dellโazienda. Una presa di posizione annunciata dal CEO Jacob Aarup-Andersen che vede un ipotetico dialogo con il Cremlino come una legittimazione del sequestro delle attivitร avvenuta nei mesi scorsi.
Il deterioramento dei rapporti tra lโazienda e la Russia รจ iniziato a seguito della vendita della filiale Baltika di proprietร del gruppo danese in Russia. Unโoperazione che segue le orme di molte altre aziende occidentali che hanno deciso di abbandonare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. A giugno la Calsberg aveva annunciato di aver trovato un acquirente interessato e di aver firmato un accordo per la vendita delle sue attivitร in Russia, previa approvazione da parte delle autoritร competenti.
Un processo lungo, che si รจ attirato diverse critiche per il tempo impiegato per vendere il ramo russo, ma che โera importante raggiungere la migliore soluzione possibile per tutti gli stakeholder, compresi i nostri oltre 8mila dipendenti in Russia”, secondo quanto dichiarato, a suo tempo, dall’amministratore delegato del Gruppo Cees ‘t Hart. A luglio, perรฒ, la Russia ha preso il controllo del birrificio locale Carlsberg e delle attivitร del produttore alimentare Danone con un ordine firmato dal Presidente Vladimir Putin che prevedeva la possibilitร di sequestrare i beni delle imprese di Paesi “ostili”. In un comunicato dell’epoca, Carlsberg ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna “informazione ufficiale dalle autoritร russe in merito al decreto presidenziale o alle conseguenze per Baltika Breweriesโ.
Il CEO Aarup-Andersen, insediatosi a settembre รจ stato irremovibile sulla futura condotta dellโazienda in merito alla questione. “Non c’รจ modo di aggirare il fatto che ci hanno rubato l’attivitร in Russia โ ha dichiarato – e non li aiuteremo a farlo sembrare legittimo. Non intendiamo avviare una transazione con il governo russo che in qualche modo giustifichi l’acquisizione illegale della nostra attivitร ”. Conseguentemente l’azienda ha posto fine agli accordi di licenza per i suoi marchi in Russia per vendere i prodotti Carlsberg attraverso l’attivitร di Baltika, anche se Aarup-Andersen ha ammesso di “non poter garantire” che il birrificio russo non produrrร piรน prodotti Carlsberg.
Da parte sua La Russia invece ha affermato tramite il ministero delle Finanze russo che l’agenzia federale per le proprietร immobiliari Rosimushchestvo รจ stata nominata gestore temporaneo, in un comunicato ha specificato che questโultimo ha i poteri del proprietario, ad eccezione dei poteri di disposizione della proprietร โ.
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