Finalmente รจ giunto, anche per il mondo del caffรจ, un punto di svolta. Siamo ancora lontani dal livello che ci si aspetterebbe da un Paese come lโItalia, ma le cose stanno cambiando e il panorama caffeicolo della Penisola si fa sempre piรน interessante. Specialty non รจ piรน una parola sconosciuta, ma una sorta di dichiarazione di intenti: arriva un nuovo locale in cittร con lโobiettivo di fare qualitร e, tra le varie proposte, inserisce anche i caffรจ specialty. Lโaccoppiata del momento? Vini naturali e specialty, un binomio che sembra consolidarsi sempre di piรน.
Ma basta inserire un monorigine o un blend piรน buono in carta per considerarsi un bar โspecialtyโ? Sia chiaro, ce ne fossero di attivitร che pongono piรน attenzione anche alla tazzina. Parlare di popolaritร รจ ancora prematuro, ma una consapevolezza maggiore tra gli addetti ai lavori cโรจ, soprattutto c’รจ una tendenza, anche sui social. E come sempre, quando si parla di trend, il rischio che il fenomeno oscuri il contenuto รจ alto. Ecco, allora, un decalogo per capire cosa significa, veramente, aprire un โbar specialtyโ.
Intendiamoci, avere giร una buona miscela di base รจ un ottimo punto di partenza. Ma il mondo dellโoro nero รจ fatto di sfumature di gusti, aromi, sensazioni, proprio come il vino. Avere in carta una sola proposta รจ un poโ come offrire unโunica bottiglia: seppure buonissima, รจ limitante per chi vuole scoprire qualcosa in piรน sul prodotto. Variare tra diverse torrefazioni, poi, consente ai consumatori di scoprire altre realtร , e magari sostenerle in seguito con degli acquisti per casa.
Il caffรจ va prima di tutto comunicato. Anche in Italia, soprattutto in Italia, dove lโantica cultura della tazzina ha frenato per moltissimo tempo lo sviluppo di un nuovo approccio, piรน moderno e consapevole. Estrarlo al meglio non basta, va spiegato, accompagnando i clienti attraverso la degustazione, specialmente se ci si trova di fronte persone che assaggiano per la prima volta uno specialty.
Come per il personale di sala, i cuochi e gli albergatori, i baristi hanno bisogno di essere formati. Ogni chicco ha le sue caratteristiche e merita unโattenzione precisa, tempi e temperature di estrazione particolari. Ogni metodo di estrazione ha le sue regole, ogni casa produttrice le sue peculiaritร , ogni macchina espresso le sue esigenze. Formazione e aggiornamento costanti, queste le basi per una caffetteria specialty.
Negli anni piรน volte abbiamo ripetuto quanto sia importante per i locali dare risalto alla tazzina, ultimo ricordo di un pasto. Cosรฌ come un buon ristorante non puรฒ tralasciare la scelta del caffรจ, un buon bar specializzato nellโoro nero deve porre attenzione anche al comparto gastronomico. Parlare di chicchi sostenibili, di qualitร superiore, torrefatti da micro-roastery e poi servire accanto alla bevanda dei cornetti surgelati รจ un controsenso. Puรฒ essere un compromesso iniziale, ma un bar specialty avviato deve mantenere uno standard adeguato su tutta la linea.
I trend ci sono in ogni campo, gastronomia in primis. Quello che mangiamo รจ, in parte, deciso anche dai social. E va bene cosรฌ. Creare tendenze puรฒ essere utile, inseguirle a tutti i costi, perรฒ, รจ spesso controproducente. Soprattutto, inconcludente: non cโรจ bisogno di avere un croissant roll per guadagnarsi il favore del pubblico, cosรฌ come non serve esagerare con le decorazioni di Latte Art sui cappuccini. Se non interferisce con il resto dellโofferta, ben vengano anche i frutti dei trend, altrimenti un cappuccino equilibrato con latte montato a regola dโarte, รจ piรน che apprezzato. Anche senza un folletto disegnato sopra.
L’espresso รจ l’unico prodotto in Italia a non aumentare mai, se non di pochissimo. Ed รจ invece quello che piรน di tutti meriterebbe un innalzamento di prezzi. Un bar specialty sceglie caffรจ di livello, di filiera tracciata e trasparente, tostati da piccole realtร (locali o meno) e infine estratti da personale formato. Tutto questo ha un costo, che deve influire sullo scontrino finale. Ne va della valorizzazione della materia prima, e soprattutto di chi la lavora.
Lโatmosfera รจ tutto, Starbucks lo insegna. Se gli specialty coffee sono caffรจ โda meditazioneโ, da sorseggiare con calma cogliendone ogni sfumatura (specialmente se parliamo di filtro), allora il bar deve essere il tempio ideale in cui fermarsi a riflettere. Unโatmosfera rilassata, informale e accogliente, un servizio premuroso ma non invadente. Insomma, la selezione piรน ricercata non รจ sufficiente se non cโรจ un ambiente adatto in cui contemplarla.
Negli ultimi anni รจ stata definita unโestetica ben precisa per i baristi specialty: grembiule di jeans, tatuaggi a vista (con almeno un ramo di coffea arabica se possibile), barbe lunghe per gli uomini, grandi fasce colorate per i capelli per le donne. Un look hipster che ha travolto diversi settori, e cosรฌ come gli outfit dei baristi anche gli arredi dei locali si sono uniformati. Sarebbe bello, invece, vedere caffetterie diverse, meno legno, meno industrial, meno โspecialty-styleโ. Sia chiaro, ce ne sono di alternative in Italia, ma ci auguriamo che ogni nuovo giovane imprenditore possa trovare la propria strada senza seguire degli standard pre-impostati. Ben vengano i grembiuli e le “uniformi”, ma senza la necessitร di stupire con effetti speciali.
ร forse il punto piรน difficile, che coinvolge tutte le categorie del settore. Il caffรจ non fa eccezione, anzi: in Italia, soprattutto, i falsi miti da scardinare sono moltissimi. E proprio per questo occorre una generosa dose di pazienza: il rituale della tazzina รจ un qualcosa di sacro per gli italiani, sfatare i luoghi comuni โ dalla crema che indica la qualitร del caffรจ al mito del โristrettoโ โ รจ unโoperazione che va fatta con delicatezza. In qualsiasi caso, far sentire giudicati i clienti รจ sempre sbagliato e svantaggioso.
Alcuni, forse, direbbero che in Italia non sono mai nati. Ma non รจ cosรฌ. Sono nati, stanno crescendo e, talvolta, anche morendo. Muoiono nelle attivitร che decidono di inseguire la moda del momento, inserendo la parola specialty sulla lavagna in bella vista fuori dal locale, senza comprenderne il significato. Muoiono quando vengono estratti male, mortificati da baristi senza una preparazione adeguata, quando vengono sviliti e svenduti pur di rimanere competitivi sul mercato. Quando โspecialtyโ diventa solo un’etichetta, allora il caffรจ buono muore. Ma il mondo dellโoro nero di qualitร , con i suoi pionieri e i suoi portavoce, con le nuove leve e i format innovativi, con i campionati di caffรจ e gli eventi dedicati, ma soprattutto con una nuova schiera di consumatori che inizia ad avvicinarsi a un prodotto diverso, รจ piรน vivo che mai.
Lunga vita agli specialty coffee.
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