Agricoltura

Terre AbbanDonate. A Biella la piattaforma che fa incontrare chi ha e chi cerca terreni incolti

Gli obiettivi del progetto promosso da Let Eat Bi sono molteplici: valorizzare la terra e difenderla dallโ€™abbandono, stimolare la cooperazione allโ€™interno di una comunitร , favorire il passaggio generazionale in agricoltura. Ecco come funziona la piattaforma di scambio, e perchรฉ dovrebbe essere replicata altrove.

  • 01 Novembre, 2020

Terre AbbanDonate. Lโ€™idea

Terre AbbanDonate รจ una formula che rende immediatamente lโ€™idea del passaggio di consegne auspicato da chi ha messo in piedi il progetto. Lโ€™anello di congiunzione tra lโ€™abbandono di una terra e la sua nuova vita, in questo caso, diventa la donazione. O meglio il dialogo tra chi possiede terreni incolti e chi invece รจ in cerca di un appezzamento di terra per coltivarlo, ma non ha ancora avuto modo di trovarlo. Per favorire questo passaggio interviene lโ€™associazione Let Eat Bi. Siamo a Biella, dove la realtร  che prende in prestito una delle piรน celebri opere di Michelangelo Pistoletto per concretizzare il Terzo Paradiso in terra biellese si preoccupa da tempo di realizzare progetti di cambiamento responsabile invitando le persone a collaborare. Obiettivo ultimo e ricorrente รจ la cura della terra, del paesaggio naturale e sociale, per favorire uno sviluppo economico sostenibile e lโ€™inclusione sociale. Terre AbbanDonate mette in pratica tutto questo, proponendosi come piattaforma di incontro tra offerta e domanda di terreni agricoli. Semplicemente, la piattaforma online raccoglie una mappatura delle terre abbandonate disponibili nel territorio biellese, mostrando al contempo i coltivatori interessati ad adottare un terreno abbandonato.

Il Catasto dei Terreni e lโ€™Anagrafe dei Coltivatori

Altrettanto semplice รจ lโ€™articolazione del database in un Catasto dei Terreni e nellโ€™Anagrafe dei Coltivatori, che favoriscono lo scambio immediato tra chi dona e chi riceve. In questo modo, spiega lโ€™associazione, รจ possibile favorire la cura, la difesa e la valorizzazione del territorio locale, mentre si incentiva laย creazione di legami socialiย duraturiย eย lo scambio di saperi tra generazioni e culture diverse. Ferma restando lโ€™intenzione di considerare la terra un bene comune e dunque di cercare di attivarne il potenziale produttivo e aggregativo. Si innestano nel discorso i concetti di cooperazione allโ€™interno di una comunitร  locale, di sensibilitร  al riuso e di tutela del territorio in quanto identitร  collettiva. Per questo รจ importante salvare i terreni incolti dallโ€™abbandono, perchรฉ siano una risorsa per le nuove generazioni (e sappiamo quanto negli ultimi anni siano sempre piรน numerosi i giovani disponibili a intraprendere nuovi e ben strutturati progetti agricoli). Ne deriva la voglia di scommettere solo su unโ€™agricoltura rispettosa dellโ€™ambiente, che non faccia uso di sostanze chimiche e punti anzi a rigenerare il suolo. Il test sul territorio biellese si propone anche di fornire un modello replicabile altrove.

Come funziona Terre AbbanDonate

Possono iscriversi al Catasto o allโ€™Anagrafe i soci di Let Eat Bi, previo versamento di una quota associativa annuale di 15 euro, che perรฒ sarร  richiesta solo se lo scambio di una terra abbandonata andrร  a buon fine. Un aspirante coltivatore in cerca di terreno, quindi, potrร  registrarsi in Anagrafe dopo aver garantito il rispetto del Manifesto dellโ€™associazione; sarร  visibile sulla piattaforma attraverso una scheda profilo e potrร  ricercare il terreno piรน adatto alle proprie esigenze nella sezione Catasto, che di ogni appezzamento incolto indica localizzazione, dimensioni, consigli per lโ€™uso. Una volta individuato il terreno, compilando il form dedicato, si attiverร  la procedura di scambio, seguita nella fase online dallโ€™associazione e poi concretizzata dalle parti che stabiliranno autonomamente le modalitร  effettive di accordo giuridicoย con cui regolare i rapporti di uso del terreno. Analoga la procedura per chi vuole mettere a disposizione un terreno, che con lโ€™aiuto di Let Eat Bi stilerร  una carta dโ€™identitร  del fondo, fornendo anche fotografie da allegare alla scheda, per poi aspettare le richieste degli interessati o muoversi alla ricerca di profili nellโ€™anagrafe dei coltivatori. Importante sottolineare che il terreno non dovrร  essere effettivamente donato: la donazione auspicata nel nome del progetto, infatti, non comporta un passaggio di proprietร , ma lโ€™affidamento della terra a un altro soggetto, per il periodo concordato insieme (a questo proposito lโ€™associazione mette a disposizione una forma di scrittura privata suggerita).

Cassette di ortaggi

Chi sono gli aspiranti coltivatori?

Tutti possono esplorare liberamente la piattaforma, per avere unโ€™idea dei terreni disponibili e delle loro caratteristiche: si spazia dallโ€™orto con bosco al prato con frutteto, al giardino aromatico dotato di pozzo, allโ€™ex maneggio con ampie zone boschive, allโ€™appezzamento con vecchi cascinali da recuperare. Tra i profili degli aspiranti coltivatori, invece, si rintracciano persone che vogliono dedicarsi alla produzione per autoconsumo, studenti col sogno di realizzare unโ€™azienda agricola multifunzionale, persone col pallino per lโ€™apicoltura o il desiderio di aprire una fattoria didattica. Ma anche associazioni che hanno bisogno di terreni per concretizzare progetti di reinserimento al lavoro di migranti. Ma cโ€™รจ spazio anche per erbe officinali, vigneti, sistemi di permacultura, coltivazione della canapa. Una varietร  di interessi o obiettivi che dimostra la disponibilitร  di un numero sempre maggiore di persone a prendersi cura della terra. E a farne una risorsa di guadagno sostenibile (leggete anche le storie di chi ci ha creduto).

www.terreabbandonate.com

a cura di Livia Montagnoli

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