Agricoltura

Ancora sulla ricerca di manodopera agricola. Le nuove piattaforme per far incontrare domanda e offerta

Dopo Coldiretti, anche Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura promuovono piattaforme di intermediazione per favorire la ricerca di manodopera agricola, in attesa che il Governo si pronunci. E dal Piemonte arriva lโ€™esempio di Humus Job, una risorsa per il lavoro etico.

  • 25 Aprile, 2020

Come reperire la manodopera agricola?

Il Governo ci lavora ormai da qualche settimana, ma sul piano istituzionale la risoluzione dellโ€™affaire manodopera agricola sembra ancora sottostare alle ragioni del dibattito politico. Cosรฌ, intorno, ci si organizza per creare opportunitร  di incontro tra domanda e offerta, nel tentativo di salvaguardare una stagione di raccolti ormai entrata nel vivo. Lโ€™ha fatto per prima Coldiretti, con la piattaforma digitale Job in Country, che allโ€™atto pratico funziona principalmente come database per presentare offerte di lavoro da un lato, e candidature corredate di curriculum dallโ€™altro, senza perรฒ entrare nel merito delle soluzioni contrattuali previste per concretizzare lโ€™accordo (Coldiretti continua a chiedere con insistenza la semplificazione del voucher agricolo, ma abbiamo visto che lโ€™inquadramento di un lavoratore occasionale nel rispetto del contratto collettivo nazionale agricolo puรฒ essere una buona base da cui partire per trovare manodopera, a patto di remunerarla il giusto e non sfruttare il lavoratore).

Lavora con agricoltori italiani. Lโ€™idea di Cia

E ora procede nella stessa direzione lโ€™iniziativa di Cia โ€“ Agricoltori Italiani, che, โ€œin attesa di soluzioni da parte del Governoโ€, mette online la piattaforma Lavora con agricoltori italiani. Il criterio รจ analogo, come pure il semplice funzionamento del sito, che si propone di mettere in contatto aziende agricole di tutta Italia con persone interessate a lavorare nei campi. Riconosciuto dal Ministero del Lavoro, โ€œil portale consente a chi cerca occupazione di entrare in contatto direttamente con le aziende della propria provincia, e alle imprese di intercettare velocemente i candidati con la massima trasparenza e legalitร โ€. Alle aziende in questione รจ richiesto di specificare mansioni, tempi, caratteristiche professionali necessarie per esaudire la richiesta. I candidati, invece, possono semplicemente dichiarare la propria disponibilitร  (il form da compilare รจ basico: dati anagrafici, provincia di residenza o lavoro, mansione, specifiche sul permesso di soggiorno e sul patentino per lโ€™uso di macchine agricole). La piattaforma, non a caso, fa leva sul sentimento di tutti quei cittadini che nelle ultime settimane hanno espresso la propria disponibilitร  a lavorare nei campi, fermo restando che โ€œsenza interventi concreti come i voucher per lโ€™utilizzo di cassaintegrati e pensionati, o una sanatoria per i lavoratori immigrati rischiamo seriamente di abbandonare nei campi tonnellate di frutta e verdura di stagione necessarie per rifornire gli scaffali dei supermercatiโ€, ribadisce il Presidente di Cia Dino Scanavino.

Confagricoltura in campo con AgriJob

Ma si muove anche Confagricoltura, attraverso la piattaforma AgriJob: โ€œSe sei inoccupato e in cerca di lavoro, mandaci la tua candidatura!โ€, invita il claim del progetto. Anche in questo caso il servizio di intermediazione รจ riconosciuto dal Ministero del Lavoro e fa seguito alle centinaia di segnalazioni pervenute da tutta Italia di persone disponibili a lavorare per la raccolta delle primizie. Le candidature pervenute compilando il form dedicato saranno prese in carico dalla sede territoriale interessata di Confagricoltura, e poi smistate alle aziende che cercano manodopera, che a propria volta possono condividere la propria offerta di lavoro sulla piattaforma.

Il lavoro etico di Humus Job

Una piattaforma precedente allโ€™emergenza Coronavirus, che ci piace segnalare per il suo esplicito sostegno al lavoro etico, รจ Humus Job. Il progetto รจ nato nel 2018 sul territorio cuneese, dallโ€™incontro tra lโ€™Associazione MiCรฒ e la Banda Valle Grana, rete di aziende agricole che fanno capo allโ€™omonima valle piemontese. Con lโ€™obiettivo di contrastare il lavoro irregolare โ€“ nero e grigio – in agricoltura, nella maniera piรน intuitiva: favorendo il lavoro etico e dunque lโ€™incontro tra domanda e offerta su un piano allargato non solo a imprenditori virtuosi e manodopera in cerca di lavoro, ma anche a servizi che agevolano la gestione delle pratiche burocratiche per lโ€™assunzione e associazioni del Terzo Settore. Questa rete di job sharing fondata sul rispetto della sostenibilitร  aziendale e dei diritti dei lavoratori โ€“ che ricorre anche alla condivisione di contratti di rete territoriali, per favorire la condivisione di manodopera tra aziende serie, che possono cosรฌ ottimizzare i costi โ€“ รจ attiva anche in questo frangente, al momento solo in due aree del cuneese, ma con un modello da copiare per replicarlo altrove. La cooperazione tra realtร  che operano sullo stesso territorio con lโ€™idea di farlo crescere per riceverne benefici concreti sembra una via possibile per la sopravvivenza delle economie territoriali. A partire dal rispetto per la terra e per il lavoro agricolo.

 

a cura di Livia Montagnoli

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