Da Londra a Este per salvare l’hotel di famiglia. ร l’inizio della storia di Michele Carretta che sta per inaugurare la nuova era dell’Hotel Beatrice con l’aiuto prezioso del suo braccio destro Ricardo Scacchetti e della brigata di giovani veneti, tutti chiamati a rapporto da varie realtร blasonate per consegnare agli estensi (ma le mire sono extra regionali) un ristorante fine dining.
Michele Carretta
โVivevo e lavoravo a Londra da anniโ, ci racconta Michele Carretta che si รจ occupato, tra le altre cose, anche della start up Godo, il food delivery italiano nel cuore di Londra con la cucina di Tommaso Arrigoni, โquando mia mamma un giorno mi chiama e mi dice che i pluriennali gestori dell’hotel di famiglia, lโHotel Beatrice, se ne sarebbero presto andati. Lรฌ per lรฌ non avevo alcuna intenzione di tornare in Italia ma poi la voglia di cambiare, il clima sempre piรน incerto di Londra (per via della Brexit) e la proposta di un lavoro a Milano, hanno avuto la meglio e mi hanno fatto ritornare in Italiaโ. In Italia, ok, ma come lo hanno convito a tornare in un paesino di poco meno di 20mila anime nel bel mezzo dei Colli Euganei? โUn po’ รจ capitato, un po’, quando per la prima volta ho messo piede nell’hotel di mio nonno, mi ci sono appassionatoโ, risponde candidamente Michele. Il quale a dicembre del 2017 ha fatto armi e bagagli, ed รจ tornato nel paese natale, coinvolgendo nella pazza impresa vecchi amici e colleghi.
Tutto lo staff di Inca?lmo
Dapprima per il rilancio dell’hotel – โabbiamo cercato di alzare l’asticella con dei lavori di ristrutturazione, nuovi arredi e la proposta di servizi aggiuntivi, in futuro prevediamo anche un lounge barโ – poi con il ristorante Inca?lmo, attraverso il quale ha voluto chiudere il cerchio. โL’hotel alla fine della storia me lo sono preso in gestione io, ma poi con il ristorante fine dining ho voluto sottolineare il passaggio dalla vecchia realtร di famiglia alla nuova gestioneโ. Non a caso Inca?lmo in dialetto veneto significa innesto. โCome due piante che si uniscono per dare luce ad una piu? forte e resistente, cosรฌ passato e futuro di questa avventura non possono che incontrarsi, fondersi e tirar fuori il meglio. Ecco perchรฉ fin da subito ho voluto proporre un servizio di ristorazione partendo dal mio mondo, che poi รจ il mondo che accomuna tutti i ragazzi che hanno accettato di prendere parte a questa sfidaโ. Loro sono Ricardo Scacchetti, italo-brasiliano di San Paolo esperto di marketing, braccio destro di Michele e attuale Brand & Communication Manager, gli chef Francesco Massenz e Leonardo Zanon, โamici e colleghi di lunga data che negli ultimi anni hanno lavorato al ristorante Agli Amici di Udineโ, e Filippo Caporello, che grazie alle sue esperienze nel retail di lusso gestirร il delicato rapporto tra cliente e cucina.
Leonardo Zanon e Francesco Massenz
โHo cercato e individuato persone delle quali mi fidavo, ai quali poter affidare completamente le redini di cucina e sala. Per il progetto degli interni, invece, ho chiamato lโarchitetto Alessandra Salaris dellโomonimo studio di Milano, con il preciso compito di elevare il gusto degli Anni โ60 ad uno stile attuale preservandone, sรฌ, la memoria attraverso forme, colori e materiali, ma puntando anche sulle comoditร di oggiโ.
โLa cucina sarร caratterizzata da sapori decisi e con una forte identitร โ. Identitร che non sarร nรฉ prettamente veneta nรฉ solamente internazionale, ma ragionevolmente studiata per valorizzare anche prodotti della zona. Tre i menu degustazione (da 4, 5 e 7 portate che vanno dai 60 ai 90 euro) e una carta che contempla tre o quattro piatti per categoria. โStiamo ancora vagliando i produttori di zonaโ, ci raccontano gli chef, โma quel che รจ certo รจ che non saremo talebani con il km zero, il nostro sarร un chilometro giusto e mai pretestuoso. Ovvio, per le farine ci affidiamo al Molino Quaglia che รจ a dieci passi da Inca?lmo, ma non vogliamo disdegnare ingredienti internazionaliโ.
Qualche anticipazione sul menu? โStiamo ultimando i piatti, ma sicuramente tra i primi ci saranno dei ravioli ripieni di robiola con brodo di anguria e ibisco, un risotto mantecato al burro acido con animella di vitello e mosto cotto (la zona dei Colli, รจ zona vinicola) e la godereccia Crabonara, ovvero degli spaghetti all’uovo mantecati col tuorlo e serviti con una bisque di king crab e un po’ di guancialeโ. Nel versante dolci, Leonardo sta invece lavorando su alcuni ortaggi, come il dolce ai piselli di Baone o un altro dove vuole inserire melanzane, pomodoro e basilico; ma questo รจ ancora work in progress. Non vediamo l’ora di gustarlo ultimato.
Inca?lmo – Este (PD) – viale Rimembranze, 1 – Apertura prevista: inizio luglio
a cura di Annalisa Zordan
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