Wine tasting

Dal Piemonte alla Valle d’Aosta: l’Italia del vino debutta ad Asti con la Guida 2026

Mercoledì 1° ottobre, ad Asti, il Gambero Rosso presenta in anteprima la Guida Vini d’Italia 2026, che avrà come protagonisti i giovani produttori e la degustazione dei loro 27 vini premiati quest'anno

  • 03 Settembre, 2025

In collaborazione con Banca di Asti

Asti torna a essere capitale del vino. Il 1° ottobre 2025 l’Auditorium della Banca di Asti ha accolto l’anteprima della Guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, una giornata che ha celebrato le nuove generazioni di produttori e le loro grandi etichette premiate con i Tre Bicchieri, offrendo al pubblico l’occasione di degustarle in esclusiva.

Giovani produttori e nuovi riconoscimenti

La mattinata è stata dedicata alla conferenza stampa di presentazione della guida, momento in cui sono stati svelati e premiati i giovani produttori che meglio incarnano lo spirito di un’Italia del vino dinamica, coraggiosa e di qualità. Dal Piemonte alla Liguria, dalla Lombardia al Veneto fino alla Valle d’Aosta: un percorso che attraversa territori e storie diverse, accomunate dalla stessa passione e dalla capacità di innovare senza perdere il legame con la tradizione. Sono state 27 le etichette, tra quelle insignite dei Tre Bicchieri, massimo riconoscimento della guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, a essere presentate in anteprima in degustazione durante lo speciale wine tasting dopo la conferenza stampa di apertura.
Tanti i momenti che hanno segnato questa giornata speciale dedicata al settore, ma tra tutti, c’è un riconoscimento importante, quello che vuole puntare i riflettori sulle nuove generazioni, vero motore di un comparto che guarda al futuro con energia. L’edizione 2026 della Guida Vini d’Italia si arricchisce, infatti, di un nuovo premio speciale nazionale, il tredicesimo. È un premio di vitale importanza, visto soprattutto il ruolo che avranno nel mondo del vino le future generazioni.

Giovani, rari e premiati: il riconoscimento a Ca’ du Ferrà

E siamo felici che il riconoscimento Giovane Viticoltore dell’anno, fortemente voluto dalla Banca d’Asti, che ha un programma molto importante sul credito rivolto alle aziende agricole e vitivinicole, sia andato a Ca’ du Ferrà dei titolari Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta, sia per la loro età, ma anche per la gioventù dell’azienda stessa che in pochi anni è riuscita a ritagliarsi una posizione di rilievo all’interno della viticoltura ligure e nazionale. Dopo aver preso per due anni di seguito i Tre Bicchieri con il Colline di Levanto Vermentino Luccicante, quest’anno è toccato a un’altra varietà autoctona, il Ruzzese. L’antico vitigno ligure, oramai dimenticato, è stato proprio oggetto di un investimento da parte dei due vignaioli, che hanno prodotto per la prima volta un vino bianco, tirato in poco più seicento bottiglie, dal nome che vuol essere anche un manifesto sociale e politico: zero tolleranza per il silenzio. Troverete il vino premiato tra i cinquanta vini rari all’interno della Guida, in uscita il prossimo 12 ottobre.
Ma, come accennato, i premiati tra i giovani sono tanti e sono pronti a dimostrare che, nonostante le difficolta del periodo, il vino italiano ha ancora molti successi davanti a sé.

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