Da qualche anno la sonnecchiante scena capitolina non sonnecchia più così tanto in materia di cocktail, anzi, è alla ribalta del panorama italiano, grazie ad alcune insegne che stanno facendo la storia e grazie a una comunità di mixologist e imprenditori che si impegna in un grande evento come il Roma Bar Show, una due giorni (29-30 maggio) nella quale fare il giro del mondo tra cocktail, session di incontri e masterclass.
Gli organizzatori hanno nome e cognome e gli va reso merito: Andrea Fofi (già direttore del Roma Whisky Festival), Giuseppe Gallo, Fabio Bacchi e Jerry Thomas Project (cioè Alessandro Procoli, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano, Roberto Artusio). Nato in grande stile nel 2019 (e già con grandi numeri, quasi 10.000 le presenze registrate), con uno stop per via della pandemia, il Roma Bar Show è riemerso nell’edizione 2022 in una sfavillante veste che lo ha incoronato come uno dei grandi momenti internazionali in materia, tappa italiana tra i grandi saloni dedicati al mondo del bar, avviati ad Atene nel 2010 e poi portati in giro per l’Europa tra Londra, Lisbona e Berlino.
«In due giornate – afferma Fofi – si racchiudono gli sforzi di un anno, le idee e le iniziative che animano tutto il team di lavoro affinché diventino il punto di riferimento dell’industria del beverage e del mondo della mixology su scala nazionale e internazionale”.
La cultura e i nomi del bartending mondiale, in arrivo direttamente da Tokyo, Sidney, Singapore o Berlino, insieme a centinaia di aziende, si ritroveranno il 29 e il 30 maggio negli spazi ampi (siamo sui 10.000 mq) del Palazzo dei Congressi dell’EUR. Le aree espositive saranno strutturate in vari settori: ovvio l’afflato internazionale della manifestazione, con centinaia di brand e professionisti in arrivo da tutti i continenti. C’è poi Piazza Italia, area dedicata alle produzioni della Penisola, che vanta una storia lunga e in pieno rinascimento nel settore spirits e liquoristica. Nella terrazza del Palazzo delle Esposizioni sarà ospitato il Mexican Village (con tutta la leggendaria cultura dell’agave, quindi Tequila e mezcal, ma anche liquoristica e wild spirits). Per cibo e caffè due aree apposite (denominate Food Experience e Coffee Village).
Per districarsi tra i numerosi eventi in programma, è da tenere in conto che nell’Auditorium si assisterà alle lezioni con i grandi nomi su temi importanti della cultura e dell’attualità della bar industry; nell’Academy ci saranno i seminari tecnici dedicati ai bar e ai loro progetti, con locali del calibro del Paradiso e dell’Essentia (SIPS) di Barcellona, il Line di Atene, il Gibson di Berlino, il Limantour di Città del Messico, il Maybe Sammy di Sidney e l’SG Club di Tokyo. La parte pratica è nelle Tasting Room, appuntamenti di degustazione in collaborazione con le aziende.
29 maggio, Auditorium, ore 13.00-14.00
Una nutrita tavola rotonda, con ospiti importanti e influenti come Iván Saldaña, divulgatore, imprenditore e mastro distillatore, dedicata al mondo dell’agave e ai distillati derivati, in primis Tequila e mezcal, che in questi anni stanno conoscendo un rinascimento nelle tendenze internazionali del cocktail.
29 maggio, Tasting Room Shaker, ore 14.00-15.00
Gabriele Menini, esperienza decennale nel mondo degli spirits (oggi si occupa di ricerca e sviluppo nel team di Ferro Beverage), si dedica in questa sessione al tema della sostenibilità, centrale sia nell’industria che nell’artigianato, che oggi si affaccia anche nel mondo del beverage, con le distillerie che parlano di salvaguardia del pianeta.
29 maggio, Auditorium, ore 14.30-15.30
Shingo Gokan è mixologist e proprietario di otto cocktail bar e ristoranti tra Cina e Giappone, oltre che dell’acclamato cocktail bar SG Club di Tokyo. Ingredienti rari, prodotti esotici, tecnica innovativa: il founder di SG Group, che detiene il record di 42 premi vinti nei The World’s/Asia’s Best Bars, condividerà con il pubblico i punti chiave del suo lavoro. Sarà protagonista anche di un seminario nell’area Academy alle 17.30.
29 maggio, Academy, ore 15.45 – 16.30
Vasilis Kyritsis è il fondatore del Line di Atene, riconosciuto tra i migliori bar del mondo. In questo seminario parlerà di economia circolare attraverso l’arte della fermentazione. Un impegno quotidiano nel lavoro il suo per mettere in relazione i fornitori, dagli agricoltori agli enologi ai produttori locale, per avere un impatto positivo in materia di sostenibilità.
29 maggio, Auditorium, ore 16.30-17.30
Sono Alex Frezza, Monica Berg e Lydia Soedadi i protagonisti di questo approfondimento. Frezza ormai è un nome noto, con L’Antiquario di Napoli – un secret bar nato in un ex negozio di antiquariato – ha rivoluzionato il settore, portando il capoluogo partenopeo sulla scena internazionale. Farà gli onori di casa con due bartender di gran caratura, che raccontano anche il ruolo cruciale delle donne nel mondo bar contemporaneo: nata in Indonesia e cresciuta in Olanda, Lydia Soedadi è una delle donne più influenti della bar industry olandese. Arriva da Londra invece Monica Berg: imprenditrice e bartender pluripremiata, il suo Tay?r + Elementary, fondato insieme al partner Alex Kratena è ai vertici nella classifica The Worlds 50 Best Bars. Berg è stata nominata da Drinks International, per tre anni consecutivi, la persona più influente in Bar World 100.
29 maggio, Auditorium, ore 17.30
Novità assoluta di questa terza edizione del Bar Show la finale della prima edizione dei Roma Bar Show Awards, che sarà presentata da Alessandro Procoli (del Jerry Thomas Project). I RBS Awards un riconoscimento nato per valorizzare l’eccellenza italiana nell’industria dei bar, celebrandone la maestria e offrendo un’importante opportunità di visibilità per i bar e per i bartender piu? talentuosi. Le iscrizioni sono aperte fino al 19 maggio, le candidature vanno inoltrate qui.
30 maggio, Auditorium, ore 14.00-15.00
Un incontro imperdibile per chi vuole addentrarsi nelle dinamiche dei migliori bar del mondo: qui saranno Giacomo Giannotti e Margarita Sader del Paradiso di Barcellona (numero 1 nella The Worlds 50 Best Bars 2022) a dialogare con Martin Hudak e Stefano Catino del Maybe Sammy di Sidney, un cocktail bar ispirato al glamour hollywoodiano degli anni ’50, vincitore del premio Best Bar Team 2022. Si parlerà di passione, strategie, ma anche dell’importanza di mettere i dipendenti al primo posto nel proprio modello di business.
30 maggio, Tasting Room Jigger, ore 14.00-15.00
Saranno Leonardo d’Ingeo e Domenico “Dom” Carella i protagonisti di questo momento. Rispettivamente head chef e fondatore di Carico Milano (CAsual RIsto Cocktail), dialogheranno sull’incontro tra i drink e la cucina. Del resto Carella, professionista stimatissimo a livello internazionale, è un punto di riferimento per il suo lavoro di ricerca sulla “cucina liquida”, che vede il bar come un laboratorio interdisciplinare.
30 maggio, Auditorium, ore 15.30-16.30
Julie Reiner, bartender e imprenditrice, è un volto molto noto negli Usa grazie al suo ruolo di giudice nella serie Netflix “Drink Masters”; innovatrice per la miscelazione americana, è co-fondatrice di cocktail bar di fama mondiale, come il Clover Club e Leyenda di Brooklyn e il Milady’s a Soho. Dialogherà sul palco con Simon Ford, grande nome della cultura del gin e proprietario di Ford Gin.
30 maggio, Academy, ore 17.15-18.00
Sarà sul palco Marc Alvarez, esperienza decennale e trascorsi leggendari come Bar Manager nel gruppo elBarri dei fratelli Adria, nel 2018 fonda Drink’s Atelier e nel 2019 apre insieme a Simone Caporale il Sips (Essentia), locale che si attesta in pochissimi anni ai vertici della classifica dei The World’s 50 Best Bar.
Lunedì 29 Maggio dalle 11:00 alle 21:00
Martedì 30 Maggio dalle 11:00 alle 21:00
Palazzo Dei Congressi, Roma EUR
Piazza John Kennedy, 1, Roma
Il biglietto di ingresso per singola giornata costa 35 euro, mentre l’abbonamento per i due giorni 55 euro. Riduzioni per gruppi.
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