Attualità

Basta obesità: in Inghilterra il governo limita le calorie nei carrelli della spesa

Il paese anglosassone collabora con i supermercati per contrastare la diffusione dell’obesità; promozioni sui prodotti salutari e uno standard comune sono i punti principali del programma

  • 01 Luglio, 2025

Ridurre di almeno cento chilocalorie il carrello della spesa medio; è questo l’obiettivo delle nuove norme imposte ai supermercati dal governo britannico, nel tentativo di affrontare la diffusione dell’obesità nel paese. Le modalità di attuazione delle norme saranno lasciate alla discrezione dei supermercati, ma i punti vendita che non dimostreranno il raggiungimento degli obbiettivi rischiano di incorrere in sanzioni pesanti.

Il problema dell’obesità

A causare questo radicale intervento sarebbero stati i i dati sul tasso di obesità nel paese – raddoppiato rispetto agli anni ‘90 – che vedono un terzo degli abitanti in condizioni di obesità e un altro terzo in sovrappeso; l’Inghilterra è infatti al terzo posto della classifica europea sulla percentuale di popolazione obesa, e le patologie correlate (diabete, malattie cardiache e tumori) pesano sul sistema sanitario nazionale per un totale di 11 miliardi di sterline l’anno, rischiando di portarlo al collasso. Secondo il governo britannico «si sta spostando l’attenzione dalla cura alla prevenzione, dando vita a uno Stato più attivo, che collabora con le aziende per rendere la scelta salutare la più facile».

Il progetto

Le misure previste – che secondo il Corriere della Sera verranno pubblicate in settimana – fanno parte di un piano governativo decennale che punta al miglioramento della salute della popolazione britannica; queste norme non consistono in delle restrizioni sui prodotti poco salutari (come snack dolci e salati), ma piuttosto obbligano i colossi della GDO a promuovere l’acquisto degli “Whole Foods” (cibi integrali) tramite promozioni e altre strategie di marketing, e gli richiedono di presentare dei resoconti che serviranno a verificare la riuscita del progetto.

Le reazioni

Le polemiche a riguardo nono sono mancate, guidate dalla paura di un aumento dei prezzi e del calo del margine di profitto per chi lavora nel settore, ma lo scopo dell’introduzione del nuovo standard è proprio quello di creare delle condizioni di parità, evitando che chi agisce per primo subisca uno svantaggio competitivo. Sembra che circa il 60% dell’opinione pubblica si sia dichiarata favorevole alla proposta e che perfino due delle principali addette alla GDO in Inghilterra – Tesco e Sainsbury’sappoggino l’iniziativa, dimostrando un’attenzione sempre più viva per i temi della vita sana e bilanciata, a partire dalle scelte alimentari.

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