Stop a menù sventolati sotto il naso, volantini infilati tra le mani e offerte urlate per strada. Con una nuova ordinanza anti-petulanza firmata dal sindaco Paolo Falco, il comune di Capri dichiara guerra alla pubblicità ambulante. Dallo scorso 13 giugno è infatti vietata su tutto il territorio comunale ogni forma di promozione e intermediazione di beni e servizi. Un provvedimento, che punta a restituire decoro, ordine e vivibilità ai residenti e a milioni di visitatori che ogni anno affollano l’isola azzurra.
L’ordinanza mette nero su bianco divieti molto precisi: non sarà più consentito avvicinarsi a turisti o residenti per proporre menù, depliant, volantini, mappe o qualsiasi altro materiale pubblicitario. Vietata anche la presenza di personale all’esterno di bar, ristoranti e negozi con il compito di adescare i clienti. Le sanzioni previste sono severe: per chi occupa abusivamente la sede stradale o viola i divieti, la multa amministrativa può arrivare fino a 694 euro, con un minimo di 173 euro. Oltre alla sanzione pecuniaria, è previsto l’obbligo di rimuovere a proprie spese le opere abusive. Ma non finisce qui. Per chi dovesse essere sorpreso più volte a infrangere l’ordinanza, scatterà anche la sospensione dell’attività fino a tre giorni, previa diffida formale. Per chi non è titolare di concessioni di suolo pubblico, la sanzione sarà calcolata secondo una delibera comunale, ma sarà comunque possibile pagare in misura ridotta. Il rispetto delle nuove regole sarà affidato agli agenti della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine, che intensificheranno i controlli sull’isola.
Il provvedimento nasce dall’esigenza di tutelare il decoro urbano e la sicurezza, soprattutto nelle zone più frequentate come il centro storico e Marina Grande. Negli ultimi anni, il fenomeno della pubblicità selvaggia e delle offerte “a braccio” era cresciuto a dismisura, con operatori che, forti dell’aumento dei flussi turistici, occupavano abusivamente marciapiedi, scalinate e scorci storici, offrendo servizi e promozioni non richiesti e ostacolando la circolazione. Episodi che, secondo il sindaco Paolo Falco, rischiava di danneggiare l’immagine stessa di Capri, patrimonio di bellezza e civiltà. Non a caso, il provvedimento richiama la necessità di «assicurare particolari condizioni di decoro e sicurezza dei luoghi», soprattutto in aree di valore storico, artistico e ambientale.
Accoglienza calda da parte dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha definito in una nota la nuova ordinanza «una decisione attesa, coraggiosa e necessaria». Secondo la delegazione isolana, la misura pone finalmente un freno all’intermediazione selvaggia, alle pressioni sui consumatori e all’occupazione irregolare di suolo pubblico, proteggendo cittadini e turisti da pratiche commerciali invasive e spesso ingannevoli. «Difendere i consumatori significa anche difendere Capri, la sua identità, la sua bellezza, la sua civiltà», ha sottolineato l’associazione, ricordando come negli ultimi anni si fosse assistito a una diffusione incontrollata di pubblicità ambulante. Un cambio di passo nella gestione dell’accoglienza turistica che potrebbe diventare modello per altre località italiane alle prese con le stesse problematiche. Il messaggio è chiaro: sull’isola non c’è spazio per chi disturba, ma solo per chi rispetta le regole.
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