Alimentazione

Un hot dog al giorno è un serio pericolo per la salute. Un nuovo studio mette in luce gli effetti del junk food

Un’analisi di dati provenienti da decine di studi scientifici afferma che non esistono quantitativi sicuri per il consumo di carne lavorata, bevande zuccherate e grassi trans

  • 08 Luglio, 2025

Non esiste una quantità sicura di carne lavorata, bevande zuccherate o acidi grassi trans. È quanto emerge da un’ampia analisi pubblicata sulla rivista Nature Medicine, che ha passato in rassegna oltre 60 studi per valutare il legame tra questi alimenti e tre gravi patologie: diabete di tipo 2, tumore del colon-retto e cardiopatia ischemica. Secondo i ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation di Seattle, consumare regolarmente anche piccole dosi di questi alimenti aumenta sensibilmente il rischio di malattie.

I risultati della ricerca

Lo studio ha utilizzato un metodo chiamato “burden of proof” (onere della prova), una forma avanzata di meta-analisi che valuta non solo la forza dell’associazione tra dieta e malattia, ma anche la qualità degli studi analizzati. «Mangiare un solo hot dog al giorno è associato a un incremento dell’11% nel rischio di diabete e del 7% per il tumore del colon-retto» ha dichiarato alla Cnn il dott. Demewoz Haile, principale autore dello studio. In questo senso anche le bevande zuccherate non sono esenti da rischi.

Carni lavorate e bevande zuccherate

Salame, wurstel, pancetta, prosciutto cotto, già noti per essere conservati tramite sale, fumo o nitriti (che possono trasformarsi in composti potenzialmente cancerogeni chiamati nitrosammine), si rivelano responsabili di un potenziale aumento dell’11% del rischio di sviluppare diabete di tipo?2 (associato a una porzione giornaliera media di 50?g), e di un ulteriore 7% per il carcinoma del colon?retto. Questo collegamento emerge da un modello statistico rigoroso, che lega in modo significativo il consumo quotidiano di carne lavorata al rischio per queste patologie. Le bevande zuccherate, invece, introducono grandi quantità di zucchero in modo rapido, favorendo aumento di peso e alterazioni metaboliche. Soda, succhi con zucchero, caffè dolcificati e energy drink sono associati, infatti, a un aumento dell’8% del rischio di diabete e un aumento del 2?% per le malattie cardiache ischemiche.

La prevenzione passa dal piatto

«Chi beve molte bibite zuccherate dovrebbe ridurle drasticamente. Evitare eccessi di carni lavorate e grassi idrogenati è un buon inizio», ha affermato alla Cnn il dottor Gunter Kuhnle, professore di nutrizione e scienze alimentari presso l’Università di Reading nel Regno Unito. Non è necessario eliminare del tutto questi alimenti, ma è essenziale limitarne l’assunzione cercando di non arrivare alla perfezione, ma di trovare un equilibrio realistico: «Una dieta sana deve lasciare spazio al piacere e alla convivialità» ha aggiunto.

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