C’è un nuovo protagonista sui social e si chiama carta di riso. Sì, proprio quel foglio sottilissimo, rigido e semitrasparente che si impiega in genere per preparare gli involtini asiatici, come i goi cuon vietnamiti (in foto quelli di Good Morning Vietnam, di Bologna), ma che negli ultimi tempi sta rivelando nuove potenzialità. Questi fogli preparati con un impasto a base di riso, acqua, amido di tapioca e un pizzico di sale sono un ingrediente pronto all’uso, veloce da usare e anche semplice, una volta presa la mano. Si presenta secco e rigido ma basta un veloce bagno in acqua a temperatura ambiente per ammorbidirlo e renderlo malleabile così da consentire, per esempio, di arrotolarlo intorno a gamberi, verdure e noodles e poi chiuderlo in pacchetti da pucciare nella salsa, prendendo ispirazione da alcune ricette della cucina vietnamita.
Questa la base, ma l’ingegno, o semplicemente la voglia di trovare scorciatoie brucia tappe lo propongono in tanti diversi utilizzi. Come per gli gnocchi di riso: basta bagnare 2 o 3 fogli e poi sovrapporli, facendoli aderire bene (non è complicato dato che il foglio umido è piuttosto appiccicoso), infine arrotolarli su se stessi e tagliarli in tocchetti. Et voilà: la versione semplificata dei topokki coreani. Da mettere poi in padella con il classico condimento asiatico, oppure in una versione più italianizzata, dipende dai gusti e dagli ingredienti a disposizione. Di base, però, non necessitano di cottura. Molto dipende dall’uso: hanno sapore neutro e pochissima consistenza (ma basta usarne più di uno insieme per aumentare spessore e resistenza) e questo li rende particolarmente versatili. C’è chi li usaper wrap o per dei gyoza più caserecci, qualcuno li cosparge di sesamo, qualcun altro li taglia in strisce per farne delle tagliatelle, anche in questo caso asian mood. Senza mettersi a impastare né stendere, senza trascorrere troppo tempo in cucina. Minimo sforzo, o meglio zeri sbatti, come dicono online. Ma poi c’è anche chi si lancia in versioni dolci, con fagottini mele e cannella, chi ha provato a friggerli senza prima ammorbidirli in acqua per farne una specie di frappe dolci, e chi punta a un inaspettato snack healty, piegando in due il foglio e tagliandolo in pezzetti da un paio di centimetri, da buttare in friggitrice ad aria, e – una volta pronti, quando si gonfieranno ben bene – cospargere di paprika o altre spezie. Da sgranocchiare al posto di patatine fritte.
I più ne lodano la leggerezza, altri la mancanza di glutine, altri la praticità. Tutte cose vere, ma forse poi alla fine è l’asmr a convincere tantissimi utenti a mettersi alla prova con i fogli di riso, che una volta rosolati in padella consentono senza troppo sforzo di raschiare con il coltello provocando il famoso effetto crispy. Basta per esempio bagnare un paio di fogli, sovrapporti uno sull’altro prima di arrotolarli intorno a un pezzetto di formaggio e poi rosolare il tutto in padella: cric crock garantito, cuore filante e guscio croccante. Tempo di realizzazione al di sotto della soglia psicologica dei 10 minuti. Forse anche la metà.
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