La dieta del campione

Ecco il piatto segreto del Sinner campione (cucinato dalla nonna)

Ci sono molti piatti amati dal tennista, ma uno in particolare รจ piรน importante degli altri

  • 14 Luglio, 2025

Jannik Sinner รจ ormai il volto del tennis mondiale. Un atleta rigoroso, riservato, senza eccessi. Ma dietro la sua figura atletica e i successi nei tornei piรน prestigiosi si nasconde una storia di alimentazione controllata, affetto familiare e radici gastronomiche profonde. Sรฌ, perchรฉ per Sinner il cibo non รจ solo carburante per affrontare set tiratissimi e match al limite della resistenza: รจ anche memoria, conforto, casa. Tanto che il piatto principe del campione, oltre al barbecue, รจ la cotoletta della nonna, ovvero la Wiener Schnitzel, panata e fritta, tipica della Mittel Europa e dell’Alto Adige.

Il nuovo formato dello sponsor di Jannik: le racchette allo speck altoatesino

Il menรน da atleta: carote, carboidrati e precisione

Nel corso di una carriera costruita con disciplina maniacale, Sinner ha sviluppato una dieta calibrata al millimetro. Colazioni ricche ma leggere โ€“ yogurt greco, pane integrale con miele o marmellata, frutta secca โ€“ precedono gli allenamenti. A bordo campo, invece delle classiche banane, porta con sรฉ carote crude: un gesto diventato iconico, tanto da ispirare un gruppo di fan soprannominato โ€œCarota Boysโ€.
Il menรน quotidiano ruota intorno a carboidrati integrali (pasta, riso, avena), proteine leggere (pollo, tacchino, pesce), verdure cotte e una costante idratazione. Dopo le partite, non mancano frullati energetici con frutta e proteine in polvere, mentre durante i match ricorre a snack funzionali e sali minerali per sostenere lo sforzo fisico.
Tuttavia, non si tratta di una rigida tabella proibizionista. Jannik si concede qualche sgarro ben ponderato: ama il fish & chips, la pizza e il sushi. Non rifiuta un dolce quando รจ in famiglia, e ha un debole per il Parmigiano Reggiano, che consuma regolarmente anche per ragioni di endorsement.

Il papร  e la mamma di Sinner a Wimbledon

Hanspeter, il papร -cuoco

A garantire lโ€™equilibrio tra performance e gusto รจ spesso Hanspeter Sinner, padre di Jannik e cuoco professionista. Cresciuto tra le cucine di un rifugio a Sesto Pusteria, Hanspeter ha portato con sรฉ il rigore montano e la creativitร  da alta quota. Quando segue il figlio in giro per il mondo, prepara personalmente i suoi pasti, assicurandosi che ogni ingrediente sia selezionato e ogni cottura curata.
Tra i piatti simbolo del papร -cuoco ci sono i Maccheroni chef, una ricetta che unisce ragรน fatto in casa, speck, zucchine, melanzane, funghi e panna. รˆ una coccola che unisce il sapore pieno della montagna con il fabbisogno energetico dellโ€™atleta. Cโ€™รจ poi il risotto al pino mugo con porcini, profumato con erbe raccolte nei boschi altoatesini, e la padella dellโ€™alpinista, un piatto di recupero con canederli avanzati, filetto di maiale e salsa di gulash, servito con cavolo cappuccio.
La filosofia in cucina di Hanspeter รจ semplice: niente sprechi, attenzione alla stagionalitร  e massimo rispetto della materia prima. Dalla patata, dice, โ€œnon si butta via nienteโ€.

La mamma e la nonna: il gusto della casa

Se il padre rappresenta la precisione gastronomica, mamma Siglinde e la nonna Maria incarnano invece il calore della cucina familiare. Siglinde ha gestito per anni lโ€™accoglienza del rifugio, mentre la nonna โ€“ figura discreta ma centrale โ€“ รจ il riferimento affettivo in cucina.
Il piatto del cuore di Jannik รจ infatti la cotoletta alla milanese, preparata proprio da lei: alias Wiener shnitzel. Una preparazione semplice, croccante, fragrante: simbolo di unโ€™infanzia tranquilla e di una famiglia presente, anche a distanza. In diverse interviste, Sinner fa riferimento ai โ€œdolci casalinghiโ€ della mamma e della nonna, probabilmente torte alle mele, ciambelle e biscotti secchi della tradizione altoatesina: dolci non vistosi, ma fatti con amore e costanza. Come lo strudel.
Sono piatti che non compaiono in nessuna tabella nutrizionale, ma che rappresentano un sostegno psicologico silenzioso e costante. Jannik li mangia nei giorni โ€œoffโ€, quando torna a casa o riceve visite dai familiari: momenti rari, ma preziosi.

Tra disciplina e identitร 

La dieta di Sinner รจ un esempio di equilibrio tra prestazione e umanitร . รˆ costruita attorno alle esigenze dellโ€™atleta, certo, ma anche alla sua identitร . Le carote crude durante i match, i piatti del padre-cuoco, la cotoletta della nonna e la pizza in compagnia sono tasselli di un mosaico coerente: un ragazzo che non ha mai dimenticato da dove viene, nemmeno mentre scala le classifiche mondiali.
In unโ€™epoca in cui gli sportivi sembrano usciti da stampi perfetti, Jannik conserva qualcosa di autentico: una cucina di casa, fatta di mani esperte e profumi familiari. E forse, proprio in questo legame profondo con le sue radici, cโ€™รจ il segreto piรน importante della sua forza.

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