«Una donna che non mangia niente non sarà mai brava a letto», ha detto Damian David, il ventiseienne romano ex frontman dei Maneskin, a Last Meals, uno dei format del canale YouTube Mythical Kitchen. Il detto non è farina del suo sacco, ma della madre che, secondo David, lo ha sempre esortato a cercare una donna amante del cibo e, quindi, desiderosa di vita, non solo a tavola, ma anche a letto. Autore, nel 2021, di Coraline, canzone che rappresenta un resoconto di vita di una ragazza verso l’età adulta, tra sofferenze e autodistruzione, ora, nelle sue nuove vesti di cantautore solista e di expat statunitense, David si racconta come amante di donne forti, audaci, determinate ad andare avanti nella vita e raggiungere obiettivi. «Perché è come se ti mancasse la curiosità», ha aggiunto poco prima di raccontare di aver capito di amare la cantante statunitense Dove Cameron nel momento in cui lei gli ha proposto di mangiare cibo indiano. «Ho pensato, oh mio dio Questa ragazza, questa ragazza, lei sa».
Quello che stona di tutta questa conversazione è soprattutto la prima frase pronunciata durante l’intervista, in quanto contribuisce a una visione distorta su donne e cibo. Parole che non tengono minimamente conto del fatto che tantissime ragazze soffrono di disturbi legati all’alimentazione. Certo, non tutte le donne, e non solo le donne, soffrono di disturbi alimentari, ma molte donne, a seguito di vicissitudini personali, e a causa dell’imperante sistema patriarcale che le imprigiona in un diktat di stereotipi – sii magra ma non troppo, sradica dalla tua pelle ogni singolo pelo, ogni singola macchia – hanno una relazione difficile con il proprio corpo che può invadere la dimensione della tavola dove c’è chi sminuzza il pane, chi dice che mangerà ancora una boccata di spaghetti e poi basta, chi giura che, da domani, sì, da domani, “si metterà a dieta”. In ogni persona, il cibo diventa proiezione di un’angoscia, di una paura più profonda e inesplorata, motivo per cui è sempre bene non fare commenti su ciò che una persona mangia o non mangia.
Può essere, inoltre, che, dalla tavola, quel malessere sfoci nella sfera dell’intimità e, nello specifico, del rapporto sessuale. Spesso, la difficoltà nel vedere, accogliere, e sentire socialmente accolto il proprio corpo, si proiettano nel rapporto con il corpo dell’altro, e nella complessità di mostrarsi all’altro. Nonché poi, nei casi più gravi di anoressia, in cui il soggetto anoressico entra in amenorrea secondaria – l’assenza del ciclo mestruale dovuta a un sottopeso grave e ad alti livelli di stress –, si assiste a un grosso squilibrio ormonale che può portare all’annullamento di ogni desiderio sessuale, a un basso livello di eccitazione, all’incapacità di raggiungere l’orgasmo, a un forte dolore durante l’attività sessuale.
L’ipogonadismo – cioè, la condizione in cui i testicoli o le ovaie non producono ormoni a sufficienza – e la perdita di piacere sessuale possono gradatamente ridursi in seguito al ripristino di un peso sano, ma restare, nella mente di ne ha sofferto, come paure persistenti. È sacrosanto, certo, non soffermarsi troppo su un commento del genere, pronunciato all’interno di una trasmissione YouTube dai toni umoristici ma, dato il grande numero di visualizzazioni che il video sta ricevendo sui social, non solo in America, ma in tutto il mondo (compresa l’Italia), abbiamo ritenuta necessaria una considerazione a riguardo.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati