Ci risiamo. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a minacciare l’Europa, annunciando dazi al 50% dal primo giugno. ยซMolto difficile avere a che fare con l’Unione Europea, formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercioยป. Sono le sue parole, affidate al social Truth, dove aggiunge che le discussioni con ยซl’Europa non stanno andando da nessuna parteยป. Fine della tregua e delle trattative?
Sbigottita la Commissione Ue, che risponde con un ยซno commentยป, come riporta l’Ansa, mentre il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic fa sapere che nel pomeriggio sentirร uno dei due capi negoziatori Usa, Jamieson Greer. La telefonata dovrebbe servire a chiarire le posizioni per il negoziato, anche se da quanto trapela le parti si sono giร scambiate una lista di richieste, con Bruxelles convinta di aver dettagliato e strutturato la propria, ribadendo la disponibilitร ad affrontare gli squilibri e la proposta di ‘zero dazi’ sui prodotti industriali.
Lo scorso 9 aprile, Trump aveva annunciato una tregua di 90 giorni per le importazioni dall’Europa, con tariffe aggiuntive del 10%. Un’apertura nei confronti dei paesi europei, dopo l’annuncio di dazi al 20% (nelle settimane precedenti aveva parlato anche di 200%).ย Ma non sufficiente a far dormire sonni tranquilli al settore agroalimentare europeo e italiano (uno dei piรน colpiti dalla guerra commerciale).ย Tant’รจ che, proprio nei giorni scorsi, ilย presidente del settore vino diย Fedagripesca Confcooperative Luca Rigotti aveva avvisato:ย ยซSe i dazi alle esportazioni di vino al 10% negli Stati Uniti venisseroย confermati dallโamministrazione Trump, gli impatti nel medio e lungo temine per le cantine italiane sarebberoย devastantiยป, visto che, secondo le stime di Confcooperative, ad oggi lโItalia perderebbe ยซtra lโ8% e il 12% dei volumiย esportati, fino aย 190 milioni di euro in valoreยป. Il 50% sarebbe, dunque, un’ecatombe.
Non รจ escluso che la nuova minaccia sia in realtร un modo per accelerare le trattative. Una tattica a cui, in questi mesi, il tycoon ci ha abituato con continue dichiarazioni di guerra e clamorosi passi indietro. Ma che qualcosa non stesse andando nel modo giusto lo aveva fatto capire la black list presentata nelle scorse settimane dalla Commissione Ue, dove dentro erano stati inseriti anche vino e whisky americani, nonostante la richiesta, arrivata dalla associazioni vitivinicole, di non inserire i prodotti agroalimentari in un conflitto commerciale.
ยซL’export di vino europeo verso gli Usa vale quasi 5 miliardi di euro lโanno di cui 2 miliardi per lโItalia, quello proveniente da oltreoceano arriva ad appena a 318 milioni di euro: la disparitร del rischio appare piuttosto eloquenteยป era il ragionamento del presidente di Unione italiana vini Lamberto Frescobaldi che chiedeva all’Europa di non coinvolgere il vino in ยซuna escalation a perdereยป. Ma tant’รจ.
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