Notizie / Attualità / “Dazi al 50% per tutti i prodotti europei”. La nuova minaccia di Trump fa tremare il mondo del vino e del cibo

La terra trema

"Dazi al 50% per tutti i prodotti europei". La nuova minaccia di Trump fa tremare il mondo del vino e del cibo

Secondo il presidente Usa le trattative non starebbero portando da nessuna parte. Sbigottita la Commissione Ue risponde con un "no comment"

  • 23 Maggio, 2025

Ci risiamo. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a minacciare l’Europa, annunciando dazi al 50% dal primo giugno. «Molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea, formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio». Sono le sue parole, affidate al social Truth, dove aggiunge che le discussioni con «l’Europa non stanno andando da nessuna parte». Fine della tregua e delle trattative?

Il commento dell’Europa

Sbigottita la Commissione Ue, che risponde con un «no comment», come riporta l’Ansa, mentre il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic fa sapere che nel pomeriggio sentirà uno dei due capi negoziatori Usa, Jamieson Greer. La telefonata dovrebbe servire a chiarire le posizioni per il negoziato, anche se da quanto trapela le parti si sono già scambiate una lista di richieste, con Bruxelles convinta di aver dettagliato e strutturato la propria, ribadendo la disponibilità ad affrontare gli squilibri e la proposta di ‘zero dazi’ sui prodotti industriali.

La tregua di 90 giorni e i danni per il vino

Lo scorso 9 aprile, Trump aveva annunciato una tregua di 90 giorni per le importazioni dall’Europa, con tariffe aggiuntive del 10%. Un’apertura nei confronti dei paesi europei, dopo l’annuncio di dazi al 20% (nelle settimane precedenti aveva parlato anche di 200%).  Ma non sufficiente a far dormire sonni tranquilli al settore agroalimentare europeo e italiano (uno dei più colpiti dalla guerra commerciale).  Tant’è che, proprio nei giorni scorsi, il presidente del settore vino di Fedagripesca Confcooperative Luca Rigotti aveva avvisato: «Se i dazi alle esportazioni di vino al 10% negli Stati Uniti venissero confermati dall’amministrazione Trump, gli impatti nel medio e lungo temine per le cantine italiane sarebbero devastanti», visto che, secondo le stime di Confcooperative, ad oggi l’Italia perderebbe «tra l’8% e il 12% dei volumi esportati, fino a 190 milioni di euro in valore». Il 50% sarebbe, dunque, un’ecatombe.

I contro dazi dell’Europa

Non è escluso che la nuova minaccia sia in realtà un modo per accelerare le trattative. Una tattica a cui, in questi mesi, il tycoon ci ha abituato con continue dichiarazioni di guerra e clamorosi passi indietro. Ma che qualcosa non stesse andando nel modo giusto lo aveva fatto capire la black list presentata nelle scorse settimane dalla Commissione Ue, dove dentro erano stati inseriti anche vino e whisky americani, nonostante la richiesta, arrivata dalla associazioni vitivinicole, di non inserire i prodotti agroalimentari in un conflitto commerciale.

«L’export di vino europeo verso gli Usa vale quasi 5 miliardi di euro l’anno di cui 2 miliardi per l’Italia, quello proveniente da oltreoceano arriva ad appena a 318 milioni di euro: la disparità del rischio appare piuttosto eloquente» era il ragionamento del presidente di Unione italiana vini Lamberto Frescobaldi che chiedeva all’Europa di non coinvolgere il vino in «una escalation a perdere». Ma tant’è.

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati