Ready to drink

Del Vecchio si prende la bibita di Fedez e Lazza. Dopo la crisi, Boem punta su crescita ed estero

Dopo le perdite di quasi 5 milioni di euro negli ultimi due anni, il socio di maggioranza Leonardo Maria Del Vecchio ha deciso per la scalata completa acquisendo totalmente il marchio di hard seltzer

  • 02 Settembre, 2025

Il marchio italiano di bevande ready-to-drink Boem, fondato dai cantanti Fedez e Lazza poco più di due anni fa, è stato acquisito da LMDV Capital. Il family office di Leonardo Maria Del Vecchio, ha assunto il controllo del 100% della società con l’obiettivo di guidarne il rilancio e l’espansione sui mercati internazionali.

I progetti della nuova proprietà

Il nuovo assetto garantisce una governance unitaria in un settore in rapida evoluzione. L’ingresso a pieno titolo di LMDV Capital promette di valorizzare le sinergie con il portafoglio di partecipazioni del gruppo, rafforzando l’identità del brand. Fedez e Lazza, già protagonisti nella fase di lancio, continueranno a sostenere il progetto come Ambassador in Italia. Con la nuova proprietà il marchio punta a rafforzare la presenza sul mercato nazionale, migliorare la redditività e avviare i primi, concreti passi verso l’internazionalizzazione.

Un percorso già iniziato nei primi mesi del 2025 nei quali il fatturato quadrimestrale ha superato del 69% l’intero risultato dell’anno precedente. A trainare la crescita sono stati il lancio di due nuove referenze, la definizione di una nuova identità visiva e una distribuzione più capillare, sia nel canale Horeca che nella grande distribuzione.

Tentativi di ripresa dopo i bilanci in rosso

Un percorso inevitabile dopo le forti difficoltà del marchio a decollare. Nonostante la visibilità garantita dai soci celebri, Boem ha passato vari momenti in terreno negativo. L’ultimo bilancio della società, prima presieduta dalla madre e manager di Fedez Annamaria Berrinzaghi, ha registrato nel 2024 ricavi per 240mila euro a fronte di una perdita di 3,1 milioni.

Un dato in peggioramento rispetto al 2023, quando a fronte di volumi simili i conti si erano chiusi con un rosso di 1,8 milioni. A sostenere l’azienda è stato l’intervento di Leonardo Maria Del Vecchio, erede della dinastia Luxottica, che attraverso la sua holding LMDV Capital ha sottoscritto un aumento di capitale da 3 milioni di euro. L’operazione gli ha permesso di diventare primo azionista, garantendo la continuità operativa del progetto, fino ad arrivare alla scalata completa di oggi.

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