Chi mangerebbe un panino o una pizza sul pavimento del ristorante? ร la domanda retorica che si pone il nostro Maurizio Gaddi nella sua inchiesta sulla clamorosa (ma purtroppo non incredibile) falla scoperta nella catena del food delivery pubblicata sul mensile Gambero Rosso di luglio.
Ci siamo fatti dare dai rider a fine turno le sacche che avevano usato per tutto il giorno, e le abbiamo portate in laboratorio per unโanalisi. Sono risultate piene di batteri. Per capirci: se sul pavimento di un ristorante i Nas riscontrassero una situazione igienica come quella che abbiamo trovato nelle sacche che ci hanno dato i rider, questo verrebbe chiuso allโistante. Allora abbiamo indagato un poโ. Abbiamo cosรฌ scoperto che il contratto che lega i lavoratori alle piattaforme proprietarie degli algoritmi prevede che lโonere di lavare e sterilizzare la sacca sia a carico del rider e non dellโazienda. Lโesito รจ scritto nel presupposto: il rider, pare quasi di vederlo, stremato dai chilometri macinati durante una giornata interminabile trascorsa obbedendo agli ordini frenetici del suo cellulare, arrivato a fine turno, invece di dedicarsi alla โpulizia con sapone, lavaggio, disinfezione e risciacquo con carta e infine asciugaturaโ โ come ipocritamente previsto dal contratto stipulato con la multinazionale โ si butta sul letto della sua stanza condivisa chissร con quanti altri โcolleghiโ.
Un macroscopico e scandaloso scarico di responsabilitร unidirezionale, dallโalto verso il basso. Anzi dallโaltissimo al bassissimo. Quanto ai consumatori – clienti? cittadini? utenti? chiamateli come volete, non riuscirete anzi non riusciremo comunque a chiamarci fuori – ย quanto ai consumatori, dicevamo, a loro non resta che tornare ad aggrovigliarsi nel fatale e ormai quasi quotidiano dilemma: rinunciare a ordinare cibo a domicilio per non alimentare un sistema โalgocraticoโ (cioรจ guidato dallโalgoritmo) come direbbero gli americani, paraschiavistico, e โ a questo punto โ anche pericoloso? Oppure continuare a fregarsene lasciando cinquanta centesimi in piรน di mancia prima di gettarsi a capofitto nel prossimo sushi?
Cโรจ perรฒ qualcosa che rileva di piรน dei nostri dilemmi. Ed รจ la seconda domanda retorica che pone lโinchiesta che il Gambero Rosso ha scelto di mettere in copertina: quanto tempo ancora dovremo aspettare prima che tutto il settore venga posto sotto lโegida di una normativa sensata, sicura e, soprattutto, giusta?
Ps: In questo numero Michela Becchi e Marzio Taccetti ci raccontano anche di un fenomeno coloratissimo e un poโ inquietante: quello dei bubble tea. Una moda che si sta diffondendo molto rapidamente, specie tra i piรน giovani. Bene, siamo andati nei locali piรน gettonati e abbiamo chiesto di poter dare โ come previsto dalla legge โ unโocchiata alle schede dei prodotti usati per comporre le misture. Non erano esposte da nessuna parte e ci sono state negate. A proposito di normative sensate, sicure e giuste.
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