Chi l’avrebbe mai detto che un peluche-mostro dai denti aguzzi sarebbe diventato la creatura più desiderata al mondo? Il suo nome è Labubu, e ovunque metta piede – o zampetta – scatena un’ondata di entusiasmo collettivo. Dalle vetrine di Pop Mart alle caffetterie, il Labubu non si accontenta di essere solo un giocattolo da collezione.
Nati dalla fantasia dell’artista hongkonghese-belga Kasing Lung, i Labubu prendono forma nel 2015 come personaggi delle sue illustrazioni per la serie The Monsters. Ma è solo nel 2019, grazie all’acquisto della licenza da parte di Pop Mart, che diventano icone pop in 3D da usare come peluche-portachiavi. Con i loro nove denti, il corpo peloso, gli occhi furbi e l’aspetto tra elfo e mostriciattolo, sono oggi tra i designer toy più ricercati al mondo.
I Labubu si acquistano principalmente in blind box, ovvero scatoline misteriose che nascondono un personaggio casuale. Ogni collezione include una dozzina di figure, tra versioni comuni e rarità segrete introvabili, che spesso diventano oggetti di culto.
Le blind box hanno un prezzo base che oscilla tra i 13 e i 30 dollari, ma le figure più rare possono valere molto di più. Ci sono versioni oversize che sfiorano i 1000 dollari nei negozi ufficiali, ma è nel mercato del resell che si tocca l’assurdo: un Labubu da collezione ha raggiunto i 150mila dollari all’asta negli Stati Uniti, e un altro è stato battuto per oltre 170mila in Asia. Edizioni limitate, colori esclusivi, crossover con artisti e stilisti fanno salire alle stelle il desiderio (e i prezzi).
Le file fuori dai negozi Pop Mart per i Labubu
In Cina, Corea del Sud, Giappone e persino in Europa e negli Stati Uniti, il lancio di ogni nuova collezione genera file chilometriche fuori dai negozi Pop Mart. Le persone si registrano settimane prima, sperando di essere selezionate per l’acquisto. Ogni drop si esaurisce in pochi minuti e trovare un Labubu in negozio è diventato praticamente impossibile.
Molte celebrità internazionali sono cadute sotto l’incantesimo del piccolo mostro: Lisa delle Blackpink ha mostrato la sua collezione su Instagram, seguita da Rosé. Rihanna ne possiede diversi, Kim Kardashian ha una serie intera a casa. Anche Dua Lipa, David Beckham, Marc Jacobs e persino Madonna sono stati avvistati con Labubu appesi a borse o inseriti nei loro outfit. In Italia, anche Chiara Ferragni ha mostrato di apprezzare il fenomeno.
Foto credit: sito ufficiale Pop Mart
La nuova collezione Wacky Mart lanciata da Pop Mart è ispirata ai cibi dei convenience store asiatici e ha portato Labubu direttamente nel mondo del food. Ci sono personaggi a forma di onigiri, sandwich, patatine, noodle istantanei, gamberetti in tempura, latte, insalata, pannocchia e perfino un Labubu che mangia i famosi wurstel giapponesi a forma di polipetto.
Sui social, il fenomeno è letteralmente esploso: caffetterie e ristoranti in Asia e Stati Uniti si sono inventati ogni tipo di piatto e bevanda a tema Labubu per attirare clienti e diventare virali. Si trovano cioccolatini Dubai chocolate a forma di Labubu, budini e gelatine colorate con la sua faccia, tè instagrammabili e addirittura cocktail serviti con piccole statuette galleggianti a forma di mostriciattolo.
Foto credit: TikTok @ichahomecafe
Ma non è finita. Alcuni chef e utenti sui social hanno iniziato a includere i Labubu in ricette assurde: pizza Labubu, cookies Labubu, sushi Labubu fritto servito con frutta tropicale. L’importante è creare qualcosa che sembri folle e carina.
Foto credit: TikTok @asanebo.restaurant
Dietro l’ondata di ricette a tema Labubu che invadono i social c’è la FOMO (Fear Of Missing Out), ovvero la paura di perdersi qualcosa. È quel senso di urgenza che ci fa dire: «Devo farlo anche io». Così Labubu finisce nei piatti, nei dolci e nei reel, perché rappresenta un modo per non restare fuori dal gioco. E più è originale la ricetta più va virale.
Foto copertina credit: sito ufficiale Pop Mart
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