I 52 migliori bar d'Italia secondo il Gambero Rosso

Nell’Italia dei bar si respira ancora vita vera: ce lo racconta la nuova guida Bar d’Italia 2026 del Gambero Rosso, – realizzata come di consueto in collaborazione con illy – è stata presentata al Teatro Manzoni di Milano ed è disponibile nelle librerie di tutta Italia e negli store online. Nonostante le difficoltà di un settore messo alla prova – nel 2024, secondo Fipe, si registra un calo del 3,3% nel numero delle insegne – il bar italiano continua a reinventarsi, confermandosi uno dei presìdi più dinamici e identitari del nostro Paese.

Una nuova visione di bar

A guidare il cambiamento non è solo l’adattamento al contesto economico, ma una nuova visione: quella di un locale che cambia pelle più volte nel corso della giornata, capace di accogliere in ogni momento con la stessa attenzione, dalla colazione all’aperitivo, passando per pranzi veloci, merende creative, eventi serali. Dal nostro osservatorio – con oltre 1100 insegne selezionate nella guida 2026 – rileviamo fenomeni in crescita che raccontano questa evoluzione. Sono 107 i nuovi ingressi, le caffetterie specialty sono sempre più presenti anche fuori dai grandi centri urbani, mentre le bakery con caffetteria, grazie al format flessibile, vivono una vera stagione d’oro.

Rinasce il bar di quartiere

I bar parlano a una clientela sempre più consapevole e informata, attenta alla sostenibilità, alla filiera, all’accoglienza vera. Siamo nei luoghi della socialità per eccellenza fuori casa, nei quali concedersi un’esperienza sempre più “slow”. Torna alla ribalta il concetto di bar di quartiere, reinterpretato in chiave moderna: un luogo pop e accessibile, dove sentirsi accolti, dove l’identità è un valore.

Dimenticatevi quindi locali polverosi o anonimi, sono posti dall’anima antica ma modernissimi nella filosofia. Premiano la cura del dettaglio, un’atmosfera confortevole, il rapporto diretto con il cliente – che nel tempo diventa fiducia – un’offerta artigianale che nei casi migliori sa valorizzare riti e tradizioni locali, territorio e produttori virtuosi.

Bar d’Italia 2026 del Gambero Rosso. I numeri e i premi

Cresce il numero dei locali premiati con il massimo dei voti, ovvero le Tre Tazzine e i Tre Chicchi, che arriva quest’anno a 52 insegne, con sei nuovi locali premiati: Torrefazione Vittoria (Cremona), Cafezal (Milano), Gustificio (Carmignano di Brenta), Mamm Pane, Vino e Cucina (Udine), Ritorno (Acerra), che è anche una novità in guida, e Morettino Lab (Palermo). Sono 20 le Stelle, il simbolo che segnala i locali che per almeno dieci anni consecutivi hanno ottenuto 3 Tazzine e 3 Chicchi, con Marelet di Treviglio (nella foto di copertina), Gino Fabbri Pasticcere a Bologna e Sal De Riso Costa d’Amalfi a Minori a raggiungere per la prima volta questo traguardo. Due Stelle invece vanno alle insegne che per almeno 20 anni consecutivi hanno ottenuto il massimo punteggio: in totale quest’anno sono 7, con l’ingresso di Colzani di Cassago Brianza (LC).

Mamm Pane, Vino e Cucina – Udine

Il Bar dell’Anno 2026

Annunciato anche il vincitore del Premio illy Bar dell’Anno: la giuria di esperti ha assegnato il premio per l’edizione 2026 a Mamm Pane, Vino e Cucina di Udine, anche nuovo Tre Tazzine e Tre Chicchi, come visto sopra. La motivazione è la seguente “La sostenibilità qui è punto di partenza e di arrivo di un progetto che la esplora in modo concreto e autentico in tutte le sue sfaccettature – ambientale, economica, sociale – e che si esprime in scelte strategiche e gesti quotidiani. Approvvigionamento energetico da fonti 100% rinnovabili, focus su prodotti etici, sani buoni e giusti da fornitori che condividano gli stessi valori, politiche attive anti spreco (come la birra realizzata con il pane invenduto, in collaborazione con un’azienda vicina), a promozione di sinergie con il territorio, tra cui iniziative di inserimento lavorativo con le carceri e per richiedenti asilo politico”.

> Scopri tutti i locali premiati con Tre Tazzine e Tre Chicchi