Vino ma non solo. Ci sono anche agriturismi, musei e birrifici nel nuovo Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano, di cui รจ autrice Roberta Garibaldi, e che รจ stato realizzato sotto lโegida dellโAssociazione Italiana Turismo Enogastronomico. “Emergono decisi segnali di ripresa dopo un biennio difficileโ afferma Garibaldi โLโobiettivo per il prossimo futuro รจ generare valore economico e nuove opportunitร per le destinazioni, puntando su sostenibilitร , innovazione ed esperienzialitร โ. Dโaltronde oggi il viaggiatore รจ piรน esigente, attivo e presta particolare attenzione alla sicurezza e alla sostenibilitร .
Partiamo da un dato: nel 2021, il 13% circa delle prenotazioni effettuate sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato proposte a tema enogastronomico. Solo i tour culturali ne hanno accolte un numero maggiore (27%). A occupare stabilmente il trono del turismo enogastronomico รจ il vino. Il comparto ha superato la prova della pandemia, evidenziando nel biennio una crescita del 2% nel numero di aziende con coltivazione di uva e confermandosi come catalizzatore nelle prenotazioni online delle esperienze. Nel 2021, le proposte a tema enogastronomico piรน vendute nelle regioni italiane (in primis Toscana e Piemonte) sono quelle a tema vitivinicolo: il 6% delle prenotazioni effettuate sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato degustazioni e tour in cantina.
Accanto allโofferta delle singole aziende, un altro punto di forza รจ rappresentato dai luoghi di cultura legati allโenogastronoma. LโItalia puรฒ contare su ben 129 musei del gusto, confermandosi, in quest’ambito, leader in Europa davanti a Spagna (107) e Francia (88). Un patrimonio culturale consistente, diffuso su tutto il territorio, con quasi tutte le Regioni italiane (18 su 20) che accolgono almeno una struttura. Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto ne vantano il maggior numero โ rispettivamente con 20, 18 e 13 musei. Il vino รจ il piรน diffuso e valorizzato (46 sono i musei a tema vino, pari al 36% del totale), ma numerose sono le produzioni a cui questi musei sono dedicati (formaggi, olio, frutta e verdura, tartufi, prodotti trasformati). Tuttavia, il nostro Paese soffre per l’assenza di un museo di rilevanza nazionale, in grado di diventare elemento di richiamo per l’incoming estero, al contrario di quanto avviene, ad esempio, in Francia con La Citรฉ du Vin di Bordeaux โ museo che ha accolto oltre 416 mila visitatori nel 2019. Un numero elevato considerando che รจ di poco inferiore a quanto registrato dal Parco Archeologico di Paestum e dal Cenacolo Vinciano (MiC, 2020).Tra gli altri gap da colmare, cโรจ quello digitale. Secondo quanto evidenzia il Rapporto Enogastronomico, solo 36 musei su 129 hanno un proprio sito web ed รจ quasi sempre assente la possibilitร di effettuare una โvisita virtualeโ โ strumento efficace per attrarre la successiva โvisita in presenza”. Una mancanza che non ci si puรฒ permettere in un mondo che viaggia alla velocitร del 5G.
La capacitร di unire il benessere psico-fisico e il gusto, aggiungendovi lโamenitร dei luoghi rurali, ha dato impulso al comparto agrituristico. ร cresciuto il numero di aziende (+2% nel biennio 2019-20), in particolare quelle che offrono proposte di degustazione (+8%) e altre attivitร , soprattutto allโaria aperta (+10%). Nonostante il crollo delle presenze straniere, il rapporto tra clienti italiani e stranieri, che nel 2019 era di 11 a 10, รจ sceso a 23 a 10 nel 2020. Questo, perรฒ, ha anche inciso dal punto di vista economico, con il valore della produzione agrituristica sceso del 48,9% rispetto al 2019, assestandosi a 802 milioni di euro.
ร la Toscana ad avere la maggiore concentrazione di aziende agrituristiche: sono 5.406 al 2020, pari al 22% del totale nazionale. A seguire il Trentino-Alto Adige, che vanta il primato per densitร โ circa 27 agriturismi per 100 km2. Da evidenziare, lโexploit della Campania, che pur non essendo tra le regioni con la piรน alta concentrazione dellโofferta, ha visto il numero di agriturismi crescere del 13,2% tra il 2019-2020.
Sul modello vitivinicolo, ci sono anche nuovi settori che stanno intuendo le potenzialitร del turismo enogastronomico. In primis, lโolivicolo che ha appena visto approvata la nuova legge nazionale. Nella guida Oli d’Italia dedichiamo un premio alle aziende piรน virtuose in tal senso, quest’anno a primeggiare รจ stata laย Masseria Il Frantoio . E, poi, ci sono i birrifici artigianali che, come risposta alla crisi (nel 2020 sono state perse 85 unitร produttive a causa della chiusura dellโHoreca) hanno iniziato a guardare al connubio tra turismo e birra, giร sperimentato con successo in nazioni quali Germania, Belgio e Stati Uniti. A oggi la regione italiana che registra un maggior numero di birrifici รจ la Lombardia (128, pari al 17%); seguono Piemonte (con 72), Veneto e Toscana (entrambi a 65). Sebbene la tradizione brassicola italiana sia piรน recente rispetto ad altri Paesi europei, che possono contare su un tessuto imprenditoriale piรน rodato nel settore, lโinteresse da parte del pubblico di residenti e turistici cโรจ, ed รจ in crescita. Le precedenti edizioni del Rapporto avevano mostrato un buon livello di partecipazione a esperienze brassicole da parte dei turisti stranieri e italiani; al contempo avevano evidenziato un crescente desiderio di proposte che andassero oltre le tradizionali visite e degustazioni: il 65% dei turisti italiani gradirebbe vedere il processo produttivo, il 59% partecipare a tour tra birrifici e il 57% vivere una giornata come mastro-birrario. Lo spazio cโรจ dunque, รจ solo questione di saperlo colmare.
a cura di Loredana Sottile
Questo articolo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 12 maggio 2022
Per riceverlo gratuitamente via e-mail ogni giovedรฌ ed essere sempre aggiornato sui temiย legali, istituzionali, economici attorno al vinoย Iscriviti alla Newsletter di Gambero Rosso
Niente da mostrare
Resetยฉ Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.