Attualitร 

Stelle basse e commenti ingannevoli. Il 60% dei ristoranti paga il conto di recensioni false

Il 70% dei consumatori sceglie il ristorante basandosi su recensioni online spesso false, danneggiando reputazione e fatturato di locali e ristoranti. La proposta del governo per tutelare il mercato digitale della ristorazione

  • 16 Giugno, 2025

Nel mondo della ristorazioneย  una recensione puรฒ valere piรน di una cena, anche quando รจ falsa. Per il 60% dei gestori, stelline basse e commenti ingannevoli possono infatti trasformarsi in un danno concreto per la propria attivitร , capace di minare reputazione e fatturato, in un mercato dove le opinioni online influenzano fino al 30% del giro dโ€™affari. Un problema che non colpisce solo lโ€™immagine dei locali, ma mette a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese, soprattutto micro e piccole attivitร , sempre piรน vulnerabili a un fenomeno in crescita e difficile da arginare.

Il peso di stelline e commenti

Secondo gli ultimi calcoli dellโ€™Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, le recensioni online sono ormai un elemento imprescindibile nella scelta di un ristorante per il 70% dei consumatori italiani, con un impatto che puรฒ arrivare a incidere fino a circa un terzo sul fatturato di un locale. Un’arma a doppio taglio se si considera che, nel 2024, lโ€™8,6% delle recensioni pubblicate sulle principali piattaforme digitali come TripAdvisor รจ risultato falso, mentre il 66% dei consumatori dichiara di imbattersi regolarmente in commenti inattendibili. Il danno รจ tangibile. Basti pensare che secondo un sondaggio di Epam, lโ€™Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Milano, per il 77% degli operatori milanesi le recensioni online rappresentano un fattore non solo significativo ma determinante sullโ€™andamento delle proprie attivitร , spesso compresse a livello di business da decine di giudizi malevoli.

roma ristorante

La proposta di legge contro le recensioni false

Per contrastare questo fenomeno, il governo ha inserito nel diseยญgno di legge annuale sulle Pmi una proposta di legge, attualmente allโ€™attenzione del Senato. Un provvedimento che, come ricordato dal ministro Adolfo Urso, che introduce misure concrete comeย la limitazione temporale per la pubblicazione delle recensioni entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, lโ€™obbligo di verificarne lโ€™autenticitร  e il diritto per le imprese recensite di replicare e chiedere la rimozione di commenti ingannevoli o superati. Nuove regole che per la prima volta riconoscerebbero alle imprese un diritto allโ€™oblio digitale, vietando esplicitamente il commercio di recensioni false. L’iniziativa a detta di Lino Stoppani, presidente di Epam e Fipe, rappresenta ยซun passaggio decisivo per la credibilitร  del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole attivitร , che non possono difendersi da recensioni false o malevoleยป. Ma ยซรจ fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionaliยป che finora si sono opposte a queste misure.

Le resistenze delle piattaforme digitali

La proposta italiana ha, infatti, suscitato un ampio confronto con le istituzioni europee e i principali operatori digitali, da TripAdvisor a Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. Per questo, Fipe-Confcommercio, insieme ad Hotrec, lโ€™associazione europea di riferimento per il turismo, ha deciso di sostenerla tramite contributi tecnici e la campagna “Stop Fake Reviews“, per ribadire lโ€™urgenza di un quadro normativo piรน trasparente ed efficace. Il percorso รจ ancora lungo e complesso. Solo lโ€™evoluzione dei lavori parlamentari chiarirร  se le nuove misure riusciranno davvero a restituire trasparenza e fiducia al mercato digitale della ristorazione, tutelando le imprese oneste e garantendo ai consumatori informazioni affidabili.

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd