Non sarร un risultato immediato. Lโesenzione dai dazi statunitensi al 15% su una vasta gamma di prodotti europei, tra cui alcolici, vino, birra, dispositivi medici e chimici, richiederร ancora mesi di lavoro diplomatico. A confermarlo รจ un alto funzionario dellโUnione europea, a margine dei negoziati in corso con Washington: ยซNon tutti i prodotti di interesse Ue saranno subito nelle liste di esenzione. L’obiettivo รจ ottenere dazi zero o, quantomeno, ridurli alla tariffa della nazione piรน favorita (4,8%)ยป, spiega la fonte, aggiungendo che ยซil lavoro continuerร nei prossimi mesiยป.
Se per il comparto aeronautico lโintesa sui dazi zero รจ giร stata raggiunta โ e verrร formalizzata nella dichiarazione congiunta attesa nelle prossime settimane โ per il settore agroalimentare, il percorso si preannuncia piรน complesso. A preoccupare sono soprattutto i produttori di vino europei, Italia in testa, che rischiano di subire un impatto significativo sulle esportazioni verso il mercato americano, il secondo per importanza dopo la Svizzera. Lunedรฌ 4 agosto, a Palazzo Chigi, il governo ha riunito le principali associazioni del vino che alla premier Giorgia Meloni e ai ministro Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida hanno chiesto una serie di iniziative per cercare di ammortizzare l’aumento dei costi delle esportazioni.
Del tema dei dazi se ne discute da mesi, ma il dibattito si รจ fatto piรน acceso dopo la decisione, annunciata a fine luglio dallโamministrazione statunitense, di applicare nuove tariffe del 15% su una serie di prodotti europei strategici, nellโambito di una revisione delle politiche commerciali bilaterali. Bruxelles, indebolita nella trattativa con Donald Trump, ha reagito attivando negoziati per arrivare a possibili esenzioni, puntando a tutelare settori cruciali per lโeconomia del vecchio continente, come il vino e lโagroalimentare, che giร scontano le difficoltร di un mercato internazionale in frenata (qui il caso unico del Parmigiano Reggiano a cui, invece, la tassazione verrร abbassata).
Secondo i dati dellโOsservatorio del vino, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti valgono circa il 12% dei volumi totali, con oltre 19 milioni di bottiglie vendute nel 2024 (anche se le stime del primo semestre prevedono un calo delle uscite). Lโintroduzione di dazi permanenti rischierebbe di compromettere la competitivitร dei produttori italiani proprio in una fase di mercato giร segnata da cali nei consumi e un crescente clima di incertezza.
ยซLโEuropa si impegna per ottenere il numero massimo di esenzioni โ ribadisce il funzionario Ue โ ma per alcuni settori strategici, come gli alcolici, il dossier รจ ancora apertoยป La tempistica, dunque, non sarร breve: serviranno ulteriori tavoli di confronto nei prossimi mesi, con lโobiettivo di arrivare a unโintesa che scongiuri nuove penalizzazioni tariffarie e consenta ai produttori europei di mantenere quote di mercato cruciali oltreoceano.
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