Giunge alla settima edizione il premio ideato da uno dei piรน importanti e influenti centri di formazione gastronomica del mondo, il Basque Culinary Center di San Sebastian, che โ insieme al governo Basco – premia con 100mila euro le persone che, attraverso il cibo, stanno portando un cambiamento positivo nella societร . In diversi modi e ambiti: innovazione culinaria, salute, nutrizione, istruzione, ambiente, industria alimentare, sviluppo sociale o economico. Si tratti di lotta allo spreco o rigenerazione sociale, crescita economica o educazione alimentare, contrasto alla povertร o all’obesitร infantile: il premio ogni anno continua la sua instancabile ricerca di individui che possano incarnare la capacitร della gastronomia di trasformare la societร . โOra piรน che mai abbiamo bisogno di storie ed esempi ispiratori di come l’impatto sociale possa iniziare in cucina;ย questi”ย spiega Joxe Mari Aizega, Direttore Generale del Basque Culinary Center “sono tre chef con storie ed esperienze stimolanti che producono impatto sociale partendo dalla cucina, chef che hanno messo a frutto al meglio la loro missione imprenditoriale, le loro conoscenze e la loro creativitร per influenzare la sostenibilitร , l’educazione gastronomica e l’integrazione sociale attraverso vari progetti e iniziativeโ.
Il cibo e la cucina possono, dunque, produrre davvero un cambiamento nella vita delle persone, non solo nell’Occidente industrializzato, ma in tutto il mondo, come dimostra il BCWP 2022, assegnato a una chef africana: Fatmata Binta. โIl premio di quest’annoโ commenta Joan Roca, presidente della giuria โmette il focus sull’Africa e sul fatto che รจ possibile crescere attraverso la cucina, l’economia circolare, le conoscenze culinarie e la salvaguardia delle tradizioni di una comunitร in cui le tradizioni sono fondamentali. Nel fare questo, Binta manda al mondo il messaggio che la sostenibilitร , basata sul sapere comune, deve essere la norma e non lโeccezione, rafforza l’emancipazione femminile e la base matriarcale di queste comunitร โ.
Originaria della Sierra Leone, Fatmataย Binta รจ un punto di riferimento per le comunitร fulani, una delle piรน grandi tribรน nomadi dell’Africa, che conta oltre 20 milioni di persone in costante movimento che custodiscono un patrimonio di saperi e tradizioni che rischia di andare perso. Chef Binta ha saputo far conoscere questa cultura gastronomica, attraverso un’iniziativa di cucina pop up, dall’emblematico nome Dine on a Mat, ovvero: mangia su un tappeto, progetto itinerante che mira a diffondere la cucina nomade, una cucina della condivisione, basata su cereali e spezie, ma anche su incontro, dialogo, narrazione, oltre che su pratiche sostenibili, tecniche arcaiche e ritualitร di consumo originali. Una cultura (non solo gastronomica) dalle radici profonde, che รจ ancora sconosciuta nel mondo e che vale la pena di preservare.
Attraverso Dine on a Mat, inoltre, Binta finanzia la Fulani Kitchen Foundation che aiuta donne di tutte le regioni fulani con progetti sociali, educativi e di comunitร anche grazie a un progetto di trasformazione del fonio, cereale antico tipico dell’Africa rurale, che puรฒ costituire per queste comunitร fonte di nutrimento, ma anche di reddito e autonomia economica e sociale. Attualmente piรน di 300 famiglie di 12 comunitร e 4 regioni del Ghana beneficiano dell’iniziativa. Non solo: nel futuro รจ prevista la costruzione di un centro per rispondere alle esigenze sociali, educative e comunitarie delle donne, che qui potranno anche trovare un rifugio sicuro dove lavorare e confezionare diversi tipi di prodotti. La Fondazione ha iniziato a lavorare su quattro ettari di terreno agricolo con l’obiettivo di espandersi a 500 nel prossimo futuro: per poter esportare almeno 200 tonnellate di fonio in diversi Paesi dell’Africa e all’estero.
โChef Bintaโ ha commentato Narda Lepes, tra i nuovi membri della giuria โpropone un approccio autosufficiente i cui profitti vengono reinvestiti nella comunitร e costituiscono il seme di un progetto che puรฒ crescere da solo. Che non dipende dalla buona volontร ma dal lavoro. Binta รจ una persona nata e tornata in Africa, che รจ partita e rientrata con soluzioni economicamente sostenibili. Lei vive lรฌ e questo cambia tutto”.
โร un vero onoreโ ha dichiarato Binta, ringraziando per il premio โnon solo per me ma per tutte le donne che saranno legittimate e ispirate a raggiungere il loro massimo potenziale. Contribuirร a evidenziare le sfide che le donne affrontano, e soprattutto a trovarne le soluzioniโ. Perchรฉ il suo impegno a favore della sua comunitร fulani, passa attraverso l’affrancamento e la piena espressione del potenziale femminile che โ dice – non possiamo piรน permetterci di disconoscere. In questo contesto, educazione, formazione, inserimento lavorativo e sociale sono i cardini di una rinascita che parte dalle donne: โIl mondo deve sfruttare pienamente il talento e la saggezza delle donne. Che si tratti di sicurezza alimentare, ripresa economica o pace, la partecipazione delle donne รจ ora piรน che mai necessaria”. Soprattutto se all’interno di un progetto di sviluppo che si basa su risorse indigene, come il fonio, alla base di una โgestione sociale ed economica con un forte legame identitarioโ sottolinea Pia Leรณn, altro nuovo membro della giuria: โla sua missione รจ quella di creare un’attivitร imprenditoriale basata su risorse come il fonio, che le donne possano produrre localmente per valorizzare ciรฒ che รจ indigeno rafforzando al contempo la loro economia. La sua cucina crea ponti virtuali ai commensali per apprezzare e avere contatto con la terra e le personeโ
La giuria del BCWP ha inoltre assegnato due menzioni speciali a due personaggi del mondo della gastronomia.
Sostenibilitร e zero waste: il lavoro di Douglas McMaster si concentra sull’impegno nella riduzione degli scarti. A partire dal suo ristorante Silo a Brighton, aperto nel 2014 e ora trasferito a Hackney, Londra, il primo a rifiuti zero nel Regno Unito โ un paese in cui vengono sprecate 6,7 milioni di tonnellate di cibo all’anno, con una perdit di circa 10,2 miliardi di sterline – e capofila di un impegno condiviso che ha la forza di un movimento. Alla base di tutto, l’idea di utilizzare ingredienti solitamente scartati e trasformarli in piatti gourmet: non come ripiego, ma come prodottiย “lussuosi, deliziosi, eleganti e belli”. Si tratti di siero di latte, sottoprodotto del processo di caseificazione, o di piante infestanti. I rifiuti alimentari non utilizzati, poi, vengono immessi in una compostatrice ย che trasformare 60 kg di rifiuti organici in compost i 24 ore. Ma questo approccio non riguarda solo i cibi: le bottiglie di vino vuote vengono macinate e trasformate in piatti. A Silo, dunque, non ci sono bidoni per i rifiuti.ย Per sensibilizzare e motivare una nuova generazione di chef, McMasterย ha fondato la Zero Waste Cooking Schoolย piattaforma online in cui pubblica video settimanali per insegnare a cucinare in modo piรน sostenibile.
Cresciuto a Jardim Sรฃo Luiz, periferia di Sรฃo Paulo, una localitร di forte pressione sociale, Edson Leite ha lavorato in Portogallo e Spagna, esplorando la cucina mediterranea prima di tornare in Brasile con l’intenzione di cambiare la vita nelle favelas dove povertร , criminalitร , emarginazione strangolano talenti e speranze. Anche di chi vuole cercare una via di uscita e migliorare la propria vita. Leite, insieme alla psicologa Adรฉlia Rodrรญguez, ha creato un centro di formazione sociale con l’obiettivo di “trasformare la vita attraverso il cibo e difendere l’inclusione sociale come diritto universale“. Una scuola di cucina itinerante,ย Gastronomia Perifรฉrica, che offre corsi, supporto psicologico e sostegno nell’inserimento lavorativo, dando la possibilitร di uscire da contesti violenti e intraprendere nuove strade. I percorsi di formazione si tengono in diverse aree periferiche: identificata una cucina in cui lavorare collettivamente, Leite e il suo team indagano il contesto e le caratteristiche del territorio, al fine di proporre programmi che soddisfino i bisogni reali delle persone a cui ci si rivolge. Cosรฌ, spiega, oltre a creare opportunitร per migliorare la situazione economica, si scardina un circuito chiuso di emarginazione e mancanza di prospettive. Piรน di 2000 le persone hanno beneficiato dei suoi corsi gratuiti; 440 persone si sono laureate nel 2021 e 118 studenti si sono assicurati un lavoro grazie alla sua scuola.
Il premio, supportato da accademici ed esperti internazionali, valorizza il lavoro di alcuni chef e piรน in generale il ruolo che la gastronomia puรฒ avere sulla societร , come ha ribadito Bittor Oroz, Vice Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e delle Politiche Alimentari del Governo Basco โSi deve comprendere che la gastronomia รจ un anello aggiuntivo nella catena alimentare e un motore di cambiamento, che puรฒ dare una visione diversa degli schemi convenzionali e che puรฒ aiutare nella ricerca di soluzioni a problemi sociali che riguardano tutti noiโ. Questo il motivo per cui ย โ spiega โ i Paesi Baschi vogliono continuare a essere il punto di riferimento internazionale per la gastronomia. Anche attraverso iniziative come il BCWP, “grazie alle quali contribuiamo alla definizione di un nuovo modello sociale, piรน equo e sostenibile, al servizio delle personeโ
Quest’ano ci sono stati piรน di 1.000 candidature e 700 candidati per quello ormai universalmente viene riconosciuto come il Nobel della gastronomia. Questi nomi, presentati da professionisti e istituzioni dell’industria e del settore alimentare, vengono verificati e analizzati da gruppo di persone coordinato dal Basque Culinary Center prima di passare al vaglio della giuria che include alcuni dei nomi piรน importanti del mondo della ristorazione mondiale, presieduta da Joan Roca (El Cellar de Can Roca), a composta da nomi come Gastรณn Acurio (Acurio Restaurants), Manu Buffara (Manu), Dominique Crenn (Atelier Crenn), Enrique Olvera (Pujol), Trine Hahnemann (Hahnemanns Kรธkken) Michel Bras, Mauro Colagreco (Mirazur), Pia Leon (Kjolle), Josh Niland (Saint Peter), Elena Reygadas (Rosetta), Narda Lepes (Narda Comedor).
Il BCWP quest’anno parla di tutela della cultura alimentare e di sviluppo attraverso il cibo, dopo aver premiato, lo scorso anno, Xanty Elรญas per il suo impegno contro l’obesitร infantile, l’anno precedente รจ stato riconosciuto il lavoro profuso da Josรฉ Andrรฉs per contrastare l’emergenza alimentare dovuta alla pandemia con il suo progetto World Central Kitchen. Prima di lui, Anthony Myint per la sua lotta al cambiamento climatico e lo scozzese Jock Zonfrilloย (premiato a Modena durante l’ottavo meeting del board del Basque Culinary Center) per l’impegno nel preservare la memoria alimentare dei popoli nativi australiani, Leonor Espinosaย ha vinto il premio nel 2017 per aver recuperato la conoscenza ancestrale delle popolazioni colombiane attraverso la sua organizzazione Funleo. Nel suo anno inaugurale (2016), รจ stata premiata la chef venezuelana Marรญa Fernanda di Giacobbe per la sua iniziativa che ruota attorno al cacao come fonte di identitร , cultura e ricchezza economica in Venezuela.
a cura di Antonella De Santis
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