Il โBenitosโ ha i colori dellโItalia. ยซStracciatella, prosciutto crudo e basilico, qui รจ uno di quelli che vanno piรน forteยป, spiega orgoglioso Giovanni Castiello. Qui ed ora, anno 2024: accade a Vico Equense, nel cuore della Penisola sorrentina, in una bottega gastronomica che – tra busti, calendari e ritagli di giornali dโantan – รจ un tempio a Mussolini e al Ventennio. ยซSono fascista da quando avevo 14 anni, ero iscritto al Movimento Socialeยป, spiega candidamente il titolare, sessantadue anni. ยซMa la prima cliente, tutte le mattine, รจ una comunista sfegatata ed รจ cosรฌ bello confrontarciยป, aggiunge.
A poche ore da una nuova sentenza della Cassazione, che ha ristretto la punibilitร del saluto romano e dellโapologia del fascismo, vincolandola ai casi in cui sarebbe ยซconcreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito (fascista)ยป, il nostalgico regno di salumi e formaggi di Giovanni รจ dunque una commistione tra irresistibili sapori del territorio (ยซSoprattutto della Penisola sorrentina, lo scrivaยป) e slanci verso un passato ripudiato dalla Costituzione.
Lui, Castiello, dร il meglio di sรฉ (o il peggio, fate voi) il sabato, quando indossa un grembiule (rigorosamente nero, รงa va sans dire) con la faccia del duce. Tra gli affollatissimi scaffali, Mussolini compare persino sulle etichette di una serie di bottiglie di vino: finirono al centro di uno scandalo nazionale nel 2007, dopo la protesta ufficiale dellโassociazione dei parenti delle vittime dellโOlocausto.
Poi, perรฒ, cโรจ tutto il resto. Grossolanamente sintetizzato nellโinsegna allโingresso del locale di corso Nicotera (ยซDi Giovanni tre cose tene belle โo pane, โo prosciutto e โa mozzarellaยป, non serve traduzione), tradotto in pranzi al sacco che i turisti, in particolare, apprezzano.
Nipote dโarte (la nonna produceva la delicatissima ricotta di fuscella), lui, rider ante litteram, iniziรฒ consegnando latticini casa per casa con la sua โGraziellaโ. Anche per questo tra le proposte spicca una lunga teoria di formaggi affinati in casa: semipiccante รจ il caciocavallo, fior di latte e provola li produce Giovanni in prima persona in un caseificio di Vico Equense. E poi le caciotte di pecora e il provolone del monaco Dop della famiglia Albano, una storia di produzione lattiero-casearia avviata addirittura a metร Ottocento, e, ampliando la prospettia al resto della Campania, la mozzarella di bufala campana Dop del Casertano e il Grottone, un formaggio a pasta filata prodotto allevamenti di vacche del Parco Regionale del Matese.
ยซChi entra qui – racconta Giovanni, la cui storia, raccontata in questi giorni da โRepubblicaโ, ha fatto il giro dโItalia, non senza la giusta dose di polemiche – ha lโimbarazzo della scelta, e neanche fa caso alla mia passione per il fascismo e per Mussolini. Se non gli sta bene, puรฒ anche girare alla larga, ehยป. Messaggio chiaro. E non tutti, in effetti, si limitano a considerarlo istrionico, provocatore, sopra le righe.
In paese, certo, รจ per tutti “Giovanni il fascista”: fuori tempo massimo, certo. Si dirร : neanche troppo, visti i tempi che corrono. ยซMa Meloni non lโavrei votata, รจ donnaยป, precisa. Ed allora รจ decisamente meglio tornare a parlare di formaggi, piรน o meno stagionati. A dargli una mano la moglie Angela e il figlio Luigi, neodiplomato al liceo linguistico: ยซAnche se preferirei che studiasse allโuniversitร ยป, taglia corto.
Non cโรจ solo il Benitos (con la โsโ finale, chissร perchรฉ) nel menu della bottega, che – sulla scia di un format molto popolare in Campania, tradotto in casi di successo sui social, soprattutto a Napoli – propone differenti tipologie di pane e suggerisce, tra i โmustโ, โuna baguette calda con pancetta paesana e melanzane sottโolio o con mortadella e provola, la mia provolaโ, aggiunge Giovanni. Vade retro, appassionati del nuovo corso dei panini gourmet: qui cโรจ soprattutto sostanza, per la forma girare alla larga.
Ancora: saltimbocca cicoli e ricotta, per gli appassionati del genere. Soluzioni ipercaloriche, qui conta soprattutto il gusto. Accessibili i prezzi: il Benitos costa 5 euro, ma si arriva fino a panini che ne costano 9. ยซE poi ci sono i taglieri, anche da asporto, per assaggiare di tutto un poโยป. Si fa tutto al momento, nellโattesa lโocchio cade – immancabilmente – sui dettagli. E il punto รจ proprio questo, in fondo: non sono forse proverbialmente i dettagli a fare la differenza?
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