Il ristorante Perbellini chiude per Coronavirus. Questa รจ lโinformazione divulgata qualche giorno fa a mezzo stampa e web, in merito alla chiusura definitiva di una storica insegna veronese, in attivitร dal 1989. Informazione corretta, ma non sufficiente โ se recepita in modo superficiale โ a fare chiarezza. Perchรฉ, se in ambito locale la storia e le vicissitudini del ristorante di Isola Rizza sono ben conosciute, sul versante nazionale il nome della famiglia รจ identificato principalmente con il volto di Giancarlo Perbellini, cuoco apprezzato in Italia e allโestero. Ma Giancarlo, che in effetti lโattivitร di Isola Rizza (alle porte di Verona) lโha avviata con la sua ex moglie Paola Secchi alla fine degli anni Ottanta, dal 2014 ha preso unโaltra strada, e oggi conduce un gruppo di ristorazione articolato e diversificato, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto crescere ancora. Ma prima torniamo a Isola Rizza: con 30 anni di storia alle spalle, il ristorante ha continuato a lavorare anche a seguito della partenza di Giancarlo, sotto la guida di Paola e con Francesco Baldissarutti – giร sous chef di Perbellini โ in cucina. โIo ho scelto di andare via perchรฉ giร allora la proprietร non credeva piรน nel ristorante, non cโera piรน fiducia nel mio lavoroโ spiega ora Giancarlo โe credo che la decisione di chiudere definitivamente sia maturata nel tempoโ.
In concreto, nellโannunciare la chiusura di Perbellini a Isola Rizza, รจ stata la stessa Paola Secchi a sottolineare che la crisi determinata dalla situazione contingente โ inevitabilmente dolorosa per chiunque conduca unโattivitร di ristorazione โ รจ solo concausa di una decisione sofferta giร nellโaria da un poโ. Dunque il ristorante non chiude โper Coronavirusโ, anche se lo stop forzato ha accelerato le cose: โMi stavo allontanando sempre di piรน dalla cucina stellata che per quasi 30 anni รจ stato il mio mondoโ racconta Paola Secchi al Corriere del Veneto โPoi sono successe un paio di cose e infine il Coronavirusโ. Da tempo, cioรจ, il lavoro a Isola Rizza era cambiato: una clientela prevalentemente locale, tante cerimonie tra battesimi e comunioniโฆ E infatti negli ultimi mesi erano giร partiti lo chef (in procinto di aprire un locale suo) e il maitre Riccardo Migotto. Certo, perรฒ, la difficoltร di prevedere i tempi per un ritorno alla normalitร e il venir meno (ormai probabilissimo) di Vinitaly e del suo indotto hanno pesato in modo incontrovertibile sulla decisione finale, presa di comune accordo con tutta la famiglia.
Intanto, a Verona, Giancarlo Perbellini attende con preoccupazione di poter ripartire: la sua Casa, in piazza San Zeno, aveva riaperto da qualche settimana dopo la chiusura stagionale di gennaio, quando tutto si รจ fermato. โI nuovi piatti erano in carta da pochi giorni, studiati su prodotti stagionali che iniziassero a suggerire lโavvicinarsi della primaveraโฆIl luppolo, i carletti (anche detti strigoli, ndr), tutti ingredienti che probabilmente non avremo piรน quando riapriremo. Stiamo utilizzando questo tempo per scrivere il futuro, perderemo la Pasqua, e quasi per certo anche Vinitaly. E anche la ripartenza non sarร facile: penso allโestate, quando si lavora con i turisti stranieri che questโanno non arriveranno. E anche la stagione lirica รจ in forseโ. Perbellini, peraltro, con sette insegne allโattivo e una trattoria ai blocchi di partenza, conta circa un centinaio di dipendenti, e lโintenzione รจ quella di tenerli tutti con sรฉ: โNoi abbiamo fermato tutte le attivitร ancor prima dellโordinanza. Non cโerano i termini per continuare, e anche ragionare sul delivery non ci avrebbe permesso di mantenerci, sto continuando solo a rinfrescare il lievito madre in pasticceria (la Dolce Locanda, ndr), vado ogni giorno, abito lรฌ vicino. Ma questโanno non produrremo neanche le uova di Pasqua. Perรฒ ora la situazione รจ critica, il decreto Cura Italia mi lascia perplesso, come datore dovrei anticipare la cassa integrazione per tutti, e poi attendere il rimborso dello Stato. Ma come si fa? Cโรจ poca chiarezzaโ.
E pensare che questo, in casa Perbellini, sarebbe dovuto essere un periodo di lavoro intenso, con lโinaugurazione di Venti & Trenta, in via Mondo dโOro, nei locali dellโex osteria Mondodoro, sempre in pieno centro a Verona: โLa nostra prima prova con la trattoria tradizionale, a differenza della Locanda, che รจ un format incentrato su piatti classici ripensati perรฒ in chiave modernaโ. Tutto era pronto, da Venti & Trenta, per i primi giorni di rodaggio con amici e parenti, e poi lโapertura al pubblico: โPer due mesi abbiamo testato il menu nella cucina di Casa Perbellini, completato qualche lavoro in sala avremmo dovuto inaugurare domenica scorsaโ. Ne riparleremo, quando la situazione lo permetterร . Lโincertezza prevale, ma non cโรจ timore di impegnarsi: โRipartire sarร difficilissimo, ma da una batosta del genere si viene fuori per forza con piรน energia, e tanta voglia di fareโ. Un augurio per tutti.
foto Brambilla Serrani
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