"L'essere donna non è mai stato un limite per la mia carriera", Martina Avitabile, General Manager dell'Hotel Vilòn

12 Mag 2023, 12:48 | a cura di
Per la rubrica promossa dalla Fondazione Gambero Rosso e dedicata alle donne oggi intervistiamo Martina Avitabile, General Manager dell'Hotel Vilòn di Roma.

La Fondazione Gambero Rosso, creata con lo scopo di dare attenzione e risalto ai temi di ordine sociale e della ricerca, porta avanti questa rubrica dedicata alle donne, non tanto perché crediamo nelle quote rosa ma perché è fondamentale parlare e sensibilizzare sulla parità di genere. Ed è altrettanto fondamentale farci portavoce di donne che hanno raggiunto importanti obiettivi nel proprio settore. Qui l'intervista a Martina Avitabile, General Manager dell'Hotel Vilòn di Roma.

Intervista a Martina Avitabile

Nella sua esperienza lavorativa quali sono stati – se ce ne sono stati - gli ostacoli che lei ha dovuto affrontare in quanto donna? 

L'essere donna non ha mai rappresentato un limite nell’evoluzione della mia carriera professionale. Le mie qualità, il know-how e le competenze acquisite nel corso degli anni sono sempre state riconosciute e ampiamente valorizzate nei diversi ambienti di lavoro e nei ruoli in cui mi sono trovata ad operare. Non posso dire di aver affrontato ostacoli legati al genere, né di essere stata oggetto di discriminazioni o di disparità. A dimostrazione di tutto questo il ruolo di General Manager, che ricopro in giovanissima età, in uno delle più belle e importati strutture 5 stelle lusso di Roma.

Nel suo attuale ruolo quali leve gestionali sta utilizzando per facilitare il mondo femminile?

Fortunatamente non ho mai dovuto utilizzare particolari leve gestionali per facilitare il mondo femminile in quanto posso affermare con certezza che, perlomeno all’interno della mia realtà lavorativa, non è mai stato necessario. Già il fatto che tutti i direttori che si sono susseguiti al Vilòn dall’apertura ad oggi siano donne la dice lunga sul tipo di rilevanza attribuita presso Shedir Collection alla professionalità femminile.

Quali proposte o modifiche proporrebbe alle autorità di governo per accelerare il raggiungimento della parità?

Il raggiungimento della parità potrebbe indubbiamente essere facilitato con l 'introduzione di incentivi alle aziende, aiuti economici e altre forme di supporto per le neomamme o per le mamme e in carriera, come già avviene in alcuni contesti aziendali e paesi europei dove sono stati attivate alcune policy specifiche centrate su queste tematiche.  Al di là delle misure legislative penso però che occorrerebbe un cambio culturale, di mentalità: un aiuto potrebbe arrivare da specifiche campagne informative e di sensibilizzazione, o da campagne di orientamento al lavoro mirate a informare sull’importanza di garantire la parità di genere e di valorizzare il contributo di ogni lavoratore, indipendentemente dal suo essere uomo o donna.

Quali modalità e quali formule suggerisce per sensibilizzare e rendere consapevole il mondo maschile di questo gap? Un gap che, peraltro, ha conseguenze anche sul Pil.

Sarebbe bello se un giorno non si dovesse neanche più parlare di parità di genere: il genere non dovrebbe proprio essere considerato come un problema, come un ostacolo da superare per il raggiungimento di determinati obiettivi personali e professionali. La differenza di genere non dovrebbe essere fonte di divario, bensì di complementarità, forza e opportunità. Penso che questa nuova consapevolezza si possa ottenere agendo non solo a livello culturale ma prevedendo delle misure che favoriscano la formazione tecnica e scientifica delle donne, leggi e politiche sociali che permettano il lavoro flessibile, allontanando sempre di più il concetto di discriminazione di genere.

Ci racconti un aneddoto (positivo o negativo) di una delle sue esperienze sul tema.

La mia carriera è stata particolarmente fortunata da questo punto di vista, in quanto nella mia esperienza, la parità di genere non è mai stata percepita come un reale problema. Anzi, credo che il mio percorso possa essere considerato come esempio di evoluzione e crescita del ruolo femminile negli anni. Come aneddoto non posso far altro che citare la mia recente promozione, a soli 33 anni, a General Manager dell’Hotel Vilòn.

Ci vuole raccontare a quale nuovo progetto sta lavorando?

Il Vilòn ha aperto nel 2018 e da allora non ci siamo mai fermati. Lavoriamo ogni giorno con impegno, passione e sincero entusiasmo per offrire ai nostri ospiti esperienze esclusive, squisite parentesi all’insegna della riservatezza e dello charme, soggiorni indimenticabili arricchiti dalla sensazione di trovarsi a casa propria, anche nel cuore di Roma. L’esperienza Vilòn si è appena arricchita ulteriormente con l’apertura di Palazzo Vilòn. Una esclusiva e lussuosa dimora situata all’interno di una delle sette meraviglie di Roma, Palazzo Borghese.

Illustrazione di Ilenia Tiberti

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