Street food

La rinascita dei chioschi urbani. Lumen a Torino: street food e colazioni gourmet alla Gran Madre

Un chiosco lungo il Po, con vista sulla Gran Madre, in un'area da tempo lasciata all'incuria. รˆ il progetto di Lumen, spazio gastronomico su strada che vivrร  dalla mattina alla sera. Con un'offerta di qualitร 

  • 01 Gennaio, 2019

Riqualificare la cittร 

Incentivare la nascita di nuovi centri di aggregazione per riqualificare il tessuto urbano. E viceversa, a parti invertite. Quali che siano i ruoli, il rapporto di causa effetto produce lo stesso risultato: un nuovo spazio a disposizione della cittร  e di chi la abita. Per incontrarsi, condividere del tempo di qualitร , prendersi una pausa dalla routine. Succede da qualche giorno a Torino, in piazza Gran Madre, a pochi metri da uno dei monumentali simboli della cittร . Eppure in un’area che di riqualificazione necessitava da tempo, in quel tratto di lungo Po che coincide con l’inizio di Corso Moncalieri abbandonato a se stesso, tra vecchie cabine telefoniche e pavimentazione sconnessa, resti lasciati all’incuria di una vecchia pompa di benzina non piรน in attivitร . Dunque c’รจ voluto l’intervento di un privato, il giovane imprenditore Marco Greco (giร  titolare di un ristorante sul Corso), per individuare le potenzialitร  del vecchio chiosco dismesso che giaceva nell’incuria nell’area: con 50mila euro di investimento e la benedizione dell’amministrazione torinese, Greco ha commissionato allo studio di architettura De Ferrari la bonifica dell’area e un progetto di rinnovamento che ripensasse la struttura come moderno chiosco con cucina, adibito alla somministrazione di cibo, ricalcando la forma del basamento del monumento a Vittorio Emanuele I, che campeggia in piazza.

Lumen alla Gran Madre

รˆ nato cosรฌ Lumen โ€“ una โ€œlanternaโ€ per la cittร  – aperto dalle 7 del mattino e fino alle 22: bar per la prima colazione, cucina veloce per la pausa pranzo, ritrovo per l’aperitivo, โ€œdistributoreโ€ di street food di qualitร  per tutta la giornata. Tutt’intorno si รจ lavorato sulla pavimentazione in cemento idrorain, dotando lo spazio di panchine e preparando la strada per l’allestimento di un dehors attrezzato quando arriveranno tutti i permessi e la bella stagione renderร  piacevole sedersi per una colazione all’aperto vista fiume. E in fase di progettazione si รจ pensato da subito a privilegiare la qualitร  dell’offerta, partendo dalla selezione di prodotti del territorio e non solo, con un piede nella tradizione gastronomica locale e l’altro rivolto ai grandi ingredienti internazionali, dalle acciughe del Mar Cantabrico al salmone norvegese (agevola il lavoro la collaborazione con Selecta).

I croissant di Stratta

Nel segno dell’orgoglio locale รจ il sodalizio con Stratta, storica pasticceria e confetteria di piazza San Carlo (dal 1836), che fornirร  croissant e dolci per la colazione. Per il caffรจ, invece, c’รจ un accordo con Vergnano. E per uno spuntino veloce si punta sui panini farciti sul momento con salumi, formaggi e specialitร  regionali. Si consuma al banco, affacciati sulla cucina lasciata a vista da una superficie in gran parte vetrata; o sulle panchine che circondano il chiosco, in attesa che arrivino tavolini e sedie del dehors. Per contro, chi sa bene quanto il crocevia tra ponte Vittorio Emanuele I, Corso Moncalieri e piazza Gran Madre sia perennemente ingolfato dal traffico e dalle macchine posteggiate in doppia fila per una sosta volante al Gran Bar Torino, teme che l’apertura del chiosco possa aggravare la situazione, anzichรฉ garantire un’oasi di tranquillitร  a chi percorre la pista ciclabile.

I precedenti. Il successo dei chioschi gastronomici

La veritร  รจ che sulla riscoperta dei chioschi urbani, a patto che siano vissuti con senso civico, molte cittร  stanno facendo affidamento per creare nuovi poli di qualitร . E spesso con la complicitร  del cibo. Sempre a Torino, all’inizio dell’estate scorsa, il chiosco abbandonato di piazza Benefica (dove si svolge un mercato giornaliero) ha ripreso slancio con l’arrivo della famiglia Giammona, che a Catania gestisce da quattro generazioni uno dei chioschi di โ€œacquaioliโ€ piรน famosi della cittร , in piazza Umberto. Alla tradizione degli acquaioli, che vendevano in strada acqua aromatizzata al limone o all’anice, si rifร  l’attivitร  della famiglia specializzata in bevande rinfrescanti a base di sciroppi e seltz. A Torino, con il sostegno di un finanziatore privato, hanno dato vita al Chiosco Siciliano, dilagando per tutta l’estate con sciroppi al mandarino, al tamarindo, orzata con limone e anice, da frutta prodotta in famiglia. E per continuare a vivere tutto l’anno, l’offerta si รจ evoluta verso cioccolate calde, frappรจ e bevande calde piรน in linea con la tradizione e il clima di Torino. Ma lo stesso discorso vale per cittร  a travolgente propulsione gastronomica come Milano, dove non pochi sono i casi di riqualificazione di chioschi abbandonati; su tutti, spicca il progetto Exit โ€“ sotto l’egida di Matias Perdomo e la squadra di Contraste โ€“ che in piazza Erculea ha dato vita a un’idea di gastronomia urbana decisamente accattivante, e accessibile. Mentre, fuori dall’Italia, รจ di qualche mese fa l’iniziativa dell’amministrazione di Bruxelles per finanziare il rinnovo degli iconici chioschi delle frites. Perchรฉ anche una friggitoria su strada puรฒ essere bella e confortevole.

a cura di Livia Montagnoli

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