Quello dei cibi ultra-processati รจ un tema sul quale la comunitร scientifica si sta occupando sempre di piรน negli ultimi tempi. Un argomento che sembrava mettere d’accordo tutti gli esperti tra scienziati, nutrizionisti, dietologi e ricercatori. In realtร non รจ quello che รจ successo mercoledรฌ scorso nella capitale del Regno Unito. In occasione di un briefing organizzato dal Science Media Centre a Londra, un gruppo di scienziati ha suggerito ai consumatori di non farsi condizionare troppo dalle preoccupazioni causate dai cibi ultra-processati affermando che a volte potrebbero addirittura essere utili per le persone. Una serie di dichiarazioni che hanno generato titoli come “Gli alimenti ultra-lavorati sono buoni come quelli fatti in casa, dicono gli esperti” o “Gli alimenti ultra-lavorati possono a volte essere migliori, sostengono gli esperti“. In realtร ci ha pensato il Guardian a svelare il conflitto di interessi dietro a queste dichiarazioni: tre dei cinque scienziati che hanno partecipato a questa riunione hanno legami con i maggiori produttori mondiali di questi prodotti.
Lo scoop del quotidiano britannico ha riguardato tre partecipanti al briefing che si รจ scoperto aver ricevuto un sostegno finanziario per la ricerca da parte dei produttori o che addirittura occupano posizioni chiave in organizzazioni finanziate. Ma vediamo i profili degli esperti citati dal Guardian. La professoressa Janet Cade, dell’Universitร di Leeds, ha dichiarato al briefing che la maggior parte delle ricerche che suggeriscono un legame tra cibi ultra-processati e problemi di salute “non รจ in grado di dimostrare la causa e l’effetto” e che alcuni prodotti che rientrano in quella categoria sono alimenti “che incoraggeremmo, come il pane integrale, i cereali integrali per la colazione, gli yogurt e cosรฌ via“. Cade รจ la presidente del comitato consultivo della British Nutrition Foundation, i cui membri aziendali includono McDonald’s, British Sugar e Mars ed รจ finanziata da aziende tra cui Nestlรฉ, Mondel?z e Coca-Cola. Il professor Pete Wilde, del Quadram Institute di Norwich, ha dichiarato al briefing: โLe torte o le cheesecake fatte in casa non sono considerate lavorate ma contengono alti livelli di zucchero, grassi e sale. Sono piรน salutari di una versione commerciale di quel prodotto?โ. Wilde ha ricevuto sostegno per la sua ricerca da Unilever, Mondel?z e Nestlรฉ. Il professor Ciarรกn Forde, dellโUniversitร di Wageningen, nei Paesi Bassi, ha dichiarato durante il briefing che il consiglio di evitare il cibo ultra-processato โrischia di demonizzare alimenti che sono nutrizionalmente beneficiโ. Forde รจ stato precedentemente impiegato presso Nestlรฉ e ha ricevuto sostegno finanziario per la ricerca da aziende tra cui PepsiCo e General Mills.
Non si sono fatte attendere le repliche da parte degli scienziati che perรฒ sono risultate un poโ vacillanti. Cade ha dichiarato al Guardian che il suo ruolo di consulente della British Nutrition Foundation non รจ retribuito. “La BNF vuole avere scienziati indipendenti che rappresentino le prove. Questo รจ ciรฒ che mi propongo di fare in quel ruolo. Credo che per migliorare il nostro sistema alimentare sia necessario discutere con tutte le parti“. Wilde ha dichiarato che la sua integritร รจ “completamente intatta” e che le sue “opinioni e i suoi punti di vista non sono influenzati” dai suoi legami con le aziende alimentari. “Stavamo semplicemente cercando di ottenere un dibattito equilibrato su questo tema, e titoli del genere non sempre aiutano, ma se questo porta a un sano dibattito pubblico sull’argomento e la gente comprende meglio le argomentazioni, allora credo che ne valga la pena“. Forde ha aggiunto: “Non credo che nessuno abbia affermato che tutti i cibi ultra-processati siano buoni o cattivi, ma piuttosto che l’attuale sistema di classificazione non sia adatto a formulare raccomandazioni per la salute pubblica. Il consiglio di evitare tutti gli alimenti ultra-lavorati puรฒ anche indurre i consumatori a eliminare dalla loro dieta alimenti nutrizionalmente equilibrati“.
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