Nell’utopia comune, il frigorifero delle famiglie americane รจ il paradigma dell’abbondanza: viene facile immaginarlo pieno zeppo di prodotti confezionati, bibite e snack. In realtร , ancora troppi americani sono tagliati fuori dal rifornimento privilegiato di generi alimentari. Gli ultimi aggiornamenti arrivano dalla California, uno degli stati piรน colpiti dal Covid-19, dove la situazione non fa che peggiorare: si stima che i cittadini senza fissa dimora rischino di morire tre volte tanto rispetto ai benestanti a causa della malnutrizione, con un rapporto di 16 a 5 ogni 100 mila persone. Non a caso, negli ultimi mesi, tra le piรน efficaci operazioni solidali americane si รจ distinto il movimento Los Angeles Community Fridges, composto da una rete di commercianti e volontari che si impegnano a installare frigoriferi pubblici nelle zone critiche della cittร . Elettrodomestici che, con la collaborazione di tutti, vengono riempiti di cibo fresco da offrire gratuitamente ai bisognosi.
Lโidea dei frigoriferi di comunitร , a dire il vero, รจ nata a New York qualche tempo fa, ma nella cittร della California meridionale si รจ sviluppata con sorprendente rapiditร , puntando anche sulla forza dei social come strumento di aggregazione (la pagina Instagram di L.A. Community Fridges, aperta da poco, ha giร raggiunto 24 mila followers).
Il progetto ruota attorno a un network indipendente, composto da volontari del tutto privi di supporto istituzionale o governativo, che hanno fatto dei valori umani il proprio manifesto dโintenti. Come? Mettendo a disposizione frigoriferi usati – ancora in buono stato- e coinvolgendo tutti i commercianti disposti a ospitarli nei propri negozi, per coprire le spese della corrente elettrica. Ad esempio, a Leimert Park ha aderito Hot and Cool Cafe, un locale a conduzione familiare che si fa promotore anche di esperienze artistiche e musicali negli spazi allโaperto adiacenti allโedificio. Oltre ai punti vendita di prodotti alimentari, poi, stanno dando il proprio contributo anche attivitร come librerie, fiorai e shop di oggettistica.
Poche le regole del gioco: chiunque puรฒ donare del cibo iscrivendosi alla piattaforma online dellโiniziativa come volontario, in modo da coordinare gli sforzi con gli altri collaboratori; i destinatari sono invitati a prelevare ciรฒ di cui necessitano 24 h su 24 senza limiti quantitativi, sempre mantenendo pulita la postazione, aspettando il proprio turno e indossando le mascherine anti-contagio; infine, la manutenzione viene effettuata a turno dai volontari, e chiunque noti delle anomalie che non รจ in grado di risolvere deve segnalarlo nellโimmediato. Oltre agli alimenti freschi -fra cui anche il pane, conservato in sacchetti fuori dai frigoriferi – sono ben accetti acqua e bevande energetiche, disinfettanti per le mani, utensili da cucina e prodotti per neonati; esclusi, invece, alcolici e somme in denaro (la comunitร non accetta donazioni). I frigoriferi, dipinti con immagini dai colori accesi che risultano visibili anche a distanza, mostrano scritte amichevoli capaci di strappare un sorriso ai passanti, come โEverybody eats!โ oโComida Gratisโ.
Perchรฉ i cittadini hanno deciso di rispondere all’emergenza sanitaria con i frigoriferi pubblici? La risposta รจ semplice: allestire da zero nuove mense dei poveri in una fase simile sarebbe risultato davvero difficile; fra autorizzazioni governative, finanziamenti e misure di sicurezza per servire i pasti, le procedure avrebbero richiesto un grande spreco di tempo e di risorse, che cosรฌ sono state incanalate in un progetto a breve termine per far fronte all’incubo della fame. Questa soluzione, inoltre, presenta numerosi vantaggi, dalla possibilitร di coprire le zone maggiormente a rischio (sia “deserti alimentari” sprovvisti di cibo fresco, che “paludi alimentari” con sovrabbondanza di fast food) alla libera disponibilitร delle provviste, senza razionamenti imposti dal reddito o dal nucleo familiare. Banditi anche limiti di orario, moduli da compilare e lunghe code per attendere la preparazione dei pasti, sostituiti da cibo pronto all’uso. Chiaro che l’accoglienza nelle strutture specializzate rappresentasse un valido aiuto per i senzatetto in condizioni normali, ma L.A Community Fridges sta salvando centinaia di persone, vittime inconsapevoli dellโindifferenza governativa. E la rete cresce a vista dโocchio.
Pagina Los Angeles Community Fridges
a cura di Lucia Facchini
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