โร come vincere uno scudetto che non immaginavamo di poter conquistareโ insomma, una โgioia enormeโ per Marco Ambrosino (procidano doc, chef e patron del ristorante 28 Posti a Milano) la nomina di Procida a Capitale della Cultura 2022. Un’investitura che consegna all’isola immortalata da Elsa Morante, un ruolo da protagonista nella vita culturale italiana, quasi a ufficializzare una rilevanza giร emersa tra le pagine dei libri e i fotogrammi dei film che negli anni hanno tradotto l’incanto di questo paradiso formato mignon. Neanche 4 chilometri quadrati, appena 16 chilometri di coste e una vita che conserva orgogliosamente la propria identitร senza mai sottrarsi all’incontro con il mondo.
Una nomina che ha il sapore della vittoria inaspettata di una squadra cadetta nel campionato maggiore, โรจ da sempre la nostra condizione: un po’ perchรฉ siamo piccolissimi, rimaniamo nell’ombra di altre isole; e un po’ per scelta: siamo rimasti in disparte, anche volontariamenteโ. Un riserbo innato, di chi alla visibilitร urlata ha preferito l’understatement, mai troppo glamour, mai troppo pop, mai scomposto. Per questo tanto amata da intellettuali, nomi del mondo della cultura e della politica che sin dagli anni ’50 e ’60 hanno battuto le stradine che si snodano tra le celebri case colorate. โMai come in questo momentoโ aggiunge lo chef โci sarร modo per raccontare in modo corretto questo aspetto. Ora il passo da fare รจ internazionalizzare, far conoscere al mondo questo carattere che fa parte del nostro bagaglio; questa รจ un’occasione importanteโ continua Ambrosino. Che pur se da 15 anni ormai ha lasciato l’isola, non ha reciso il cordone che lo rende figlio di questa terra e di questo mare โnoiโ commenta โrimaniamo procidani anche dopo anni di lontananza; ho sempre cercato di fare un racconto del Mediterraneo con i miei mezzi e i miei linguaggiโ dice e aggiunge: โIn fondo non penso mai di essere andato via da Procida, penso di essere rimasto in Italiaโ.
Corricella Foto www.procida.net
Questa designazione รจ un traguardo importante che porterร visibilitร , movimento e darร nuovo slancio a questi luoghi – โรจ anche la conferma che ci stiamo muovendo nel modo giustoโ – ma oltre a essere una conquista รจ anche โun percorso da fare per crescere e mettere a posto una serie di coseโ. Ci sono ancora 12 mesi a fare da cerniera tra l’annus horribilis funestato dal Covid e il futuro da Capitale. In mezzo c’รจ un anno di rinascita e ripartenza da perseguire anche attraverso la cultura, risorsa essenziale spesso lasciata in secondo piano nel nostro paese, โla cultura รจ un mezzo per fare delle cose, noi procidiani siamo coscienti di questo valoreโ. Adesso partirร la macchina dell’organizzazione, con le molte iniziative che nasceranno sulla scia di una vivacitร culturale diffusa. โCi sono tantissime persone che si dedicano in modo disinteressato ad attivitร culturali, eventi letterari, iniziative volte alla condivisione, all’accoglienza. Mettono in campo storie, professionalitร , informazioni. Oraโ continua Marco Ambrosino โProcida รจ pronta ad accogliere gli artisti che arriveranno per raccontare l’isola, un po’ come รจ successo in passato, cosรฌ potrร essere un megafono e raccogliere la potenzialitร di tutta l’area dei Campi Flegreiโ. E in questo senso il tema La cultura non isola risulta quando mai azzeccato.
Procida รจ una estensione della terraferma โha sempre avuto una vocazione turistica blanda. Questoโ aggiunge โรจ sempre stato un posto dove le persone viaggiavano per lavoro, qui ci sono marittimi, pescatori, gente che andava in mare, poi tornava a casa per stare nel suo piccolo spazioโ. L’isola di Arturo รจ un luogo dell’anima, non solo nell’immaginario collettivo ma anche in chi in questo angolo immerso nel mare รจ nato e cresciuto. Poco incline a lasciarsi prendere, anche se le cose stanno cambiando: โnegli ultimi anni c’รจ stata una crescita esponenziale rispetto a quel che era prima, rispetto a se stessa. Credo ci sia stata una presa di coscienza dell’enorme attrattiva turistica, anche internazionale, non solo come posto di mare. Quello di Procidaโ aggiunge โรจ un turismo rilassato, riflessivoโ.
Foto Marco Varoli
Luogo di marinai, Procida, in cui generazioni hanno attraversato il mondo, raggiungendo posti lontanissimi, โche non sapevano neanche esistessero davvero, e ci sono arrivati imbarcandosi per mesi. Mio nonno, per esempio, รจ stato in Giappone e anche mio padre รจ andato lontanoโ. Molti dei cuochi procidani, soprattutto quelli della vecchia guardia, hanno cominciato a cucinare a bordo. โAnche io ho lavorato con qualche cuoco anziano che veniva da lรฌโ. E cosa รจ rimasto di questa storia di lunghe traversate? โPer un po’ di anni si trovava un richiamo alle cucine di bordo, per esempio nell’uso di spezie che per noi era nuovo ma sulle navi era una pratica comuneโ. Non abbastanza da condizionare la cucina isolana: โin realtร quella di Procida รจ una cucina di prossimitร , di prodotti locali, una cucina che ha cercato sempre di consacrare quel che ha a disposizione, come nell’insalata di limone, il nostro limone pane, o nella pasta con i ricci di mare, che ognuno raccoglieva per sรฉ, senza finalitร commerciali: bastava solo un fornello per fare un piatto di pastaโ. E poi c’รจ la colazione dei contadini: โuna cosa cosรฌ poetica, la zuppa con il pesce fijuto, con pane spugnato pomodoro e quel che c’era nell’orto. Pesce no, per questo era fujutoโ. E cosa porti tu di Procida nella tua cucina? โAl di lร di prodotti e preparazioni specifiche, porto l’approccio del procidano: una persona che si รจ spostata, รจ andata in giro, รจ curiosa ma consapevole della sua condizione di isolano, che รจ una condizione anche privilegiata: Procida ti offre riparo, protezioneโ.
โIl momento migliore, il piรน caratteristico, รจ Pasqua, che รจ piรน sentita del Natale da noiโ racconta ancora Ambrosino che non manca mai agli appuntamenti della Settimana Santa โla piรน bella dell’annoโ, quando cucina e riti religiosi si mescolano: โper le strade c’รจ il profumo della cannella che viene messa nella pastiera e si ritrova anche sulle statue che vanno in processione: l’odore della cannella รจ l’odore di quel periodo dell’anno per noiโ. E poi ci sono i cortei religiosi e le tavole allegoriche che si rifanno alla passione di Cristo: โuna delle cose piรน riprodotte รจ l’ultima cena, e ovunque c’รจ l’agnello alla brace e l’odore dell’alloroโ, รจ allora che sapori profumi e tradizioni si mescolano al di lร dell’aspetto strettamente religioso.
In un posto cosรฌ piccolo, ci si conosce tutti, e i locali che si frequentano sono quelli di amici. Posti storici, immutabili, e altri che hanno conquistato vigore con l’arrivo delle nuove generazioni, giovanissimi impegnati nelle attivitร ricettive, in strutture alberghiere nuove o rinnovate, nei ristoranti che segnano un nuovo corso. Come La Medusa, al Porto, โsono due fratelli molto giovani, che stanno facendo moto beneโ, poi c’รจ la Vineria Letteraria, โun posto fantastico che mette insieme vino e letteratura soprattutto quella legata all’isolaโ, e poi c’รจ Gorgonia, a Marina di Corricella, โsono stati pionieri, uno dei locali piรน longevi di Procidaโ, mentre a Chiaiolella c’รจ un personaggio incredibile, della ristorazione procidana โsi chiama Girone, e poi c’รจ suo fratello Crescenzo che ha la struttura piรน antica di Chiaioliellaโ. Una cucina di mare genuina, โdove il menu cambia anche piรน di una volta al giorno in base a quel che c’รจโ. Si tratta da una parte di persone cresciute lavorativamente sull’isola, che hanno preso coscienza del valore delle caratteristiche di questo luogo, anche sul piano gastronomico; piรน recentemente, invece tanti ragazzi vanno fuori a imparare: โรจ una generazione che sta prendendo sempre piรน consapevolezza, รจ un passaggio che sta avvenendo e questo grande risultato, la nomina a Capitale della Cultura, deve essere uno stimolo per perfezionare quel che giร abbiamoโ.
La Medusa – Procida (NA) – via Roma, 116 – 081 8967481
Gorgonia – Procida (NA) – via Marina di Corricella, 50 – 081 8101060
Girone Lungomare – Procida (NA) โ via Cristoforo Colombo, 4, – 081 8967367
Crescenzo – Procida (NA) – Via Marina Chiaiolella, 3 – 081 8967255
Vineria Letteraria – Procida (NA) – via Marina di Corricella, 40 – A 081 896 9500
a cura di Antonella De Santis
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