ยซLa mia amata cittร natale si รจ trasformata in un inferno turistico. Dobbiamo davvero viaggiare in questo modo?ยป scrive sul New York Times la giornalista italiana Ilaria Maria Sala parlando della sua Bologna. Nell’articolo pubblicato sul New York Times che denuncia l’overtourism, Sala racconta: ยซPoco piรน di dieci anni fa, Bologna, la mia cittร natale, non era considerata una grande destinazione turistica. I gruppi turistici arrivavano, ma la cittร era conosciuta soprattutto per essere il luogo in cui si trovava una delle piรน antiche universitร d’Europa. Anche la sua cucina – piatti come tortellini e tagliatelle – era un’attrazione, ma in modo sommessoยป.
Le compagnie aeree low-cost, gli affitti a breve termine e i social media hanno cambiato tutto. Alcuni effetti sono stati tipici: i proprietari che convertono i propri appartamenti in affitti a breve termine, cosa che ha fatto aumentare i prezzi dei soggiorni, e ha spinto gli studenti ad allontanarsi dall’universitร e a spostarsi nelle cittร piรน piccole della periferia. ยซMa un risultato รจ stato molto particolare per Bologna: il consumo di quantitร assurde di mortadellaยป.
Il lento “divorare” della cittร โ prosegue Sala โ รจ iniziato prima del Covid, ma ha avuto un’accelerazione quando, come in molte cittร , molti negozi, caffรจ e ristoranti indipendenti a Bologna hanno cessato l’attivitร durante la pandemia. Molte storiche attivitร del centro storico sono state acquistate da catene con tasche profonde e una visione precisa: vendere mortadella agli stranieri.
Il centro รจ cambiato completamente, prosegue Sala. Nelle strade intorno a Piazza Maggiore c’erano molti negozietti, le storiche cartolerie – una in particolare vendeva penne stilografiche, inchiostri di ogni colore e quaderni rilegati a mano. Era lรฌ da sempre, ma recentemente รจ stata trasformata in una “Antica salumeria”. Fa parte di una catena. Proprio di fronte, in quella che credo fosse una gioielleria, cโรจ una seconda sedicente macelleria antica della stessa catena. Quando ho chiesto alla commessa “antica quanto”, mi ha risposto che erano aperti da tre mesi. La perdita d’identitร delle vecchie botteghe non รจ l’unico sintomo di un turismo mordi e fuggi (letteralmente).
I gruppi di turisti che seguono per i vicoli di Bologna guide megafono-munite tendono a fermarsi davanti ai negozi che hanno ceduto all’ondata, e che ora espongono montagne di mortadella in vetrina. A colpire Sala sono anche le infinite rappresentazioni di maiali. ยซDavanti a un negozio, ho visto statue di maiali felici con in mano i coltelli con cui presumibilmente si macelleranno per ottenere la mortadella. Musi di maiale sul logo di un altro. Maiali naturalistici, stilizzati e sorridenti guardano benevoli i camerieri sottostanti, che girano con vassoi pieni di carne di maialeยป. E vedendo turisti che mangiano tortellini fritti da un cono di carta unto, l’autrice si interroga se davvero quel tipo di turista รจ convinto di vivere un’esperienza locale e autentica.
Con le estati che diventano ogni anno piรน calde, volare da una parte all’altra di un pianeta di per se surriscaldato per consumare grandi quantitร di carne รจ un segnale di pericolo. La massa di turisti che affollano gli antichi vicoli di Bologna sembrano insistere ostinatamente sul fatto che sรฌ, si possono ancora avere tutte queste cose, quando tutti i segnali invece ci dicono il contrario.
Se gli studenti della piรน antica e venerabile universitร d’Europa scappano dove gli affitti sono piรน abbordabili, Bologna non รจ piรน la Dotta. E neanche piรน la Turrita (la torre della Garisenda รจ pericolante e transennata), Sala riflette che quel che resta del nomignolo della cittร petroniana รจ solo “la Grassa”. ยซDobbiamo davvero viaggiare in questo modo?ยป.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, reagisce allโarticolo del New York Times che ha raccontato il degrado della cittร dovuto al turismo di massa e alla perdita di riferimenti tradizionali. ยซDi solito evito di replicare ai luoghi comuni su Bologna, ma questa volta non posso esimermi giacchรฉ a parlarne รจ il giornale piรน letto al mondoยป, scrive il sindaco in una lettera rivolta alla testata statunitense. ยซLโarticolo รจ a firma di tale Maria Sala, una giornalista che afferma di essere nata sotto le due torri, ma vive allโestero e scrive da Hong Kong. Come sindaco voglio esprimere la mia piรน forte indignazione nei confronti di chi insulta la nostra cittร dipingendola come un magnifico di mortadella e anche per questo ho deciso di scrivere direttamente al prestigioso giornale americano evidenziando il danno di immagine prodotto nei nostri confrontiยป.
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