Nella Laguna del Festival di Venezia c’è anche un Cinema Galleggiante. E si mangia sull’acqua

2 Set 2020, 11:59 | a cura di
Fino al 5 settembre, il cinema galleggiante di Acque Sconosciute illumina il suo schermo sulle acque della Giudecca. I film si guardano dalla barca, o su una zattera galleggiante. Ma si può anche mangiare, grazie all’incontro tra Africa Experience e Tocia!

A Venezia il Festival del Cinema non mancherà l’appuntamento neppure quest’anno. Nonostante le comprensibili difficoltà organizzative, la 77esima edizione della Mostra dell’Arte Cinematografica si svolgerà in Laguna dal 2 al 12 settembre, ripensata nell’organizzazione degli spazi e degli eventi che scandiscono il concorso (la cerimonia di premiazione, per esempio, si terrà all’aperto, in Campo Santa Sofia, non lontano dal Ponte di Rialto).

Il Cinema Galleggiante alla Giudecca

A Venezia, però, lo spettacolo del cinema è già arrivato da qualche giorno, grazie all’iniziativa dell’associazione Microclima di Edoardo Aruta e Paolo Rosso, che hanno coinvolto nell’allestimento di un vero e proprio cinema galleggiante un bel numero di istituzioni e realtà culturali della Laguna, da Palazzo Grassi alla Fondazione Querini Stampalia, alla Fondazione dei Musei Civici di Venezia, passando per la Collezione Peggy Guggenheim. Insieme hanno concertato il cartellone di una “sala proiezioni” circondata dall’acqua, come una sorta di drive in acquatico dove alle macchine si sostituiscono le barche.

Allestimento del cinema galleggiante di Venezia

Per allestire la piattaforma galleggiante che ospita lo schermo, nella secca retrostante l’isola della Giudecca, è stato necessario il lavoro di molte persone, cui si aggiungono i rematori che ogni sera agevolano gli spostamenti degli spettatori, garantendo il rispetto delle distanze di sicurezza. Il Cinema galleggiante Acque Sconosciute, infatti, accoglie – previa prenotazione – pubblico in possesso di imbarcazione propria (in questo caso l’accesso è gratuito), ma anche chi ne è sprovvisto, attraverso un servizio di trasporto in barca organizzato dall'associazione (offerta consigliata 8 euro), che permette agli spettatori confluiti al Cantiere Nautico Chia di raggiungere la seconda zattera galleggiante allestita sull’acqua, come fosse la platea di un cinema. La capienza non può superare le 60 persone, cui si aggiungono, tutt’intorno circa 50 postazioni per le barche private. Le proiezioni iniziano al tramonto, dalle 19, e proseguono per tutta la sera, alternando cortometraggi, parentesi musicali, film in prima visione e pellicole selezionate dalle diverse realtà culturali coinvolte (il programma completo è disponibile sul sito della rassegna). Del resto, il cinema galleggiante, operativo dallo scorso 27 agosto, si protrarrà ancora per qualche giorno in concomitanza con il Festival del Lido. Ultima giornata prevista per il 5 settembre.

Lo schermo del cinema galleggiante di Venezia

La proposta gastronomica: African Experience e Tocia!

Finora l’evento ha fatto registrare il sold out, premiando l’idea di valorizzare la dimensione acquatica della città, e la sua vocazione culturale. Ma in questo contesto, c’è spazio anche per la ristorazione di qualità, nella formula che più si addice alla fruizione di un “drive in”. Il punto ristoro di Acque Sconosciute nasce dalla collaborazione tra due realtà veneziane che in modo diverso rappresentano l’indole accogliente e ospitale di Venezia. Da un lato c’è l’esperienza di Africa Experience, hub di cucina multietnica avviato ormai diversi anni fa da Hamed Ahmadi, per celebrare la cultura del viaggio attraverso la creatività e le storie dei migranti approdati in Laguna. Dall’altro il progetto Tocia! Cucina e Comunità (da tocio, intingolo in veneziano, e quindi tociar: fare la scarpetta nel sugo), anch’esso caratterizzato dalla valorizzazione dell’incontro e della socialità in cucina, da un’idea di Marco Bravetti, chef che vanta esperienze internazionali alle spalle e oggi si muove a Venezia con il suo laboratorio di cucina itinerante, aperto all’inclusione e al coinvolgimento della comunità, attraverso il cibo. Filosofie entrambe affini all’idea del cinema galleggiante: ogni sera il menu cambia, le pietanze sono preparate sulla terraferma, ritirate direttamente dal pubblico a piedi, o consegnate in barca dall’organizzazione. La “box” con mezzè e chicheti (8 euro), per esempio, include un tramezzino con piovra, patate e tzatziki, un falafel farcito al baccalà mantecato con cannella e caffè etiope, pane e burro con pinoli, sarde e limone salato marocchino, un arancino di riso allo zafferano con ragù di agnello, polpette di carne e un burek di feta con erbe lagunari. Un bel mix di sapori dal mondo e prodotti locali. Ma si può optare anche per un panino (5 euro), come quello con pollo yassa, peperone, arachidi e misticanza di foglie rosse, o per il primo piatto del giorno, come la pasta e fagioli estiva con cozze e patate al curry (10 euro). Da bere i vini in bottiglia o al calice (plastic free) di Raina di Francesco Mariani e Piovene Porto Godi.  C’è ancora qualche giorno per provare.

https://www.cinemagalleggiante.it/

a cura di Livia Montagnoli

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