Dove mangiare a Pescara: i migliori ristoranti

11 Set 2023, 16:35 | a cura di
Dove mangiare nella città di Ennio Flaiano e di Gabriele D’Annunzio, che qualcuno chiama la Miami dell’Adriatico. Viaggio tra locali storici e nuove realtà

Qualcuno la chiama la Miami dell’Adriatico. La città di Ennio Flaiano e di Gabriele D’Annunzio, celebrato con un festival per i 160 anni dalla sua nascita conclusosi il 10 settembre, è il porto e l’aeroporto d’Abruzzo, luogo di transito e cittadina sempre più gettonata per turismo di svago e d’affari.

Pasolini l’ha definita “l’unico caso di città, di vera e propria città, che esista totalmente in quanto città balneare”. Nata ufficialmente meno di un secolo fa, è oggi il capoluogo abruzzese col maggior numero di abitanti, sede del più grande ponte ciclopedonale d’Italia, capitale del fitness e del bien vivre. Gaudente d’estate, sede di eventi e manifestazioni tutto l’anno, Bandiera Blu nel 2023, è una piazza culinaria giovane, intraprendente, soggetta alle mode del momento ma con qualche certezza che resiste alle migrazioni delle masse. Un plus? Le albe spettacolari e i tramonti in technicolor sopra la Bella Addormentata da contemplare sul molo dei trabocchi.

Dove mangiare a Pescara. Ristoranti, trattorie, bistrot, wine bar

Da Bacone

Ristorante. Pescatori da generazioni, i Romano sono artefici di una delle più affidabili cucine da stabilimento. Anche il “solo” antipasto misto (tra classici e qualche spunto moderno) vi rende sazi e felici, ma tenete uno spazio per i primi con pasta fatta in casa e il brodetto. Sala moderna con bancone, terrazza fronte spiaggia. E si beve molto bene.

Da Bacone – l.mare G. Matteotti, 54 – 085 4212280 - http://www.ristorantedabacone.it/

Botanico

Bistrot. Pizza, sushi e cocktail, con un giardino interno che d’estate è una favola. Il posto è alla moda e di sostanza insieme. Quindi le pizze sono ben fatte e con topping anche pregiati (bufala affumicata, funghi porcini, uovo bio, scaglie di tartufo nero, olio evo), la sezione fusion (tartare, sushi, maki, tacos) riserva belle sorprese e si rinnova spesso, la mixology propone classici e signature realizzati a mestiere. Soddisfazioni pure sul fronte vini e bolle.

Botanico – via Piave, 66 - 389 4451962 - https://www.botanicopescara.it/

casaMatta

Ristorante. La "casa" di Mauro Del Pizzo - che d'estate in genere si trasferisce al mare - è senza dubbio uno dei locali più belli della città. Le grandi vetrate al primo piano del palazzo lasciano intravedere da fuori un posto raffinato, contemporaneo, con luci giuste e tante bottiglie alle pareti. Il menu è principalmente carnivoro, con occhio alla tradizione e tocchi d'autore.

casaMatta - via Venezia, 47 - 085 4682544 - Pagina Facebook casaMatta

CICCHELLI

Cicchelli

Wine Bar. Tecnicamente è un generi alimentari “luxury” con cucina, il primo format del genere in città. In pieno centro e in zona pedonale, con tavoli all’aperto, dà modo di fare una spesa a cinque stelle (bancone notevole per le selezioni di salumi e formaggi, pane di Niko Romito, scaffali col meglio d’Abruzzo ed eccellenze d’Italia e dal mondo), un pranzo come si deve (ci sono anche le “stozze”), un aperitivo all’insegna di calici giusti e birre artigianali. Enoteca fornita. Il tutto al grido di “mangiamo meno ma meglio”.

Cicchelli – via Trento, 84 – 085 2056970 - https://www.cicchelli.eu/

DON GENNARO

Don Gennaro

Wine Bar. Nasce nel 1918 come generi alimentari, e oggi è una delle più frequentate (nel fine settimana la folla fuori blocca la via) e caratteristiche enoteche con mescita della città. Da spizzicare i taralli di Ardito (vedi), proprio di fronte e poco altro, da bere c’è invece l’imbarazzo della scelta (naturali e non, amari, liquori, Champagne e birre, da Abruzzo, Italia e mondo). Si sta principalmente all’aperto, in piedi, e benissimo.

Don Gennaro – via C. Battisti, 113 - 085 4429259 – Pagina Facebook Don Gennaro

La Fabbrica del Vino

Bistrot. Una chicca lontana dalla riviera e dai luoghi della movida, in un ex capannone industriale. C’è una squadra giovane e motivata alla guida, e la formula funziona anche per aperitivo, mentre la sera ci sono piatti da “mangiare per bere” o da “mangiare per mangiare”. Cantina di tutto rispetto e mescita ampia grazie al Coravin.

La Fabbrica del Vino – via Raiale 114/Gate2 - 392 6365423 - https://lafabbricadelvino.it

Officina Frate Tac

Griglieria. Esiste da diversi anni e conta altre tre sedi (la prima ai Colli, l’ultima in pieno centro). Senza troppe pretese, con un servizio rapido e senza convenevoli, macina parecchi coperti e accontenta gli amanti della brace. Antipasti e contorni tipici, hamburger e tagliate ma soprattutto validi arrosticini (cosa rara in città).

Officina Frate Tac – via dei Bastioni, 55 – 085 8423703 – Pagina Facebook Officina Frate Tac

Nole

Ristorante. Da una parte c’è il gourmet, dall’altra il bistrot caffetteria, separati da una bella cucina a vista e illuminati da ampie vetrate sul viale alberato. Daniele D’Alberto, lo chef, ha portato freschezza e innovazione quando si è messo in proprio qualche anno fa. Da provare i tortelli cacio e pepe con pecorino di Farindola, crema al Parmigiano e zenzero, la “sua” tradizione col tocco fusion. In sala e in cantina il bravo Pino Della Valle, patron e fondatore insieme a D'Alberto.

Nole – v.le Regina Margherita, 84 – 085 4458925 – Pagina Facebook noleristorante

Osteria del Mare

Ristorante. Peccato per il locale e la posizione infelici. Perché in questo posto di “cucina atipica marinara pescarese” Daniele Di Russo, malato per il suo lavoro, racconta davvero un’altra storia. Pesci frollati, salumi di mare, carpacci di ogni tipo, oppure cose più “basiche” ma altrettanto ragguardevoli, come lo gnocchetto in bianco con seppioline e gamberi rosa. Non c’è una carta ma i vini buoni non mancano.

Osteria del Mare – via Puglie, 14 – 391 4792525 - Instagram osteriadelmare

Primo Passo

Bistrot. Alessandro Iovacchini nasce maestro di tennis, ma la passione per vino e cibo lo porta a investire (a fine 2022) in questo locale chic dalla cucina senza pretese ma ben fatta, perlopiù di tradizione e non solo abruzzese (e con la consulenza di Marcello Spadone de La Bandiera). La cantina – Primo Passo è stato in primis il nome del suo e-commerce di vini – è ben fornita.

Primo Passo – via Piave, 52 - 349 8586744 – Instagram primo_passo_ristorante 

SOMS

Soms

Ristorante. Dove prima c’era la Società Operaia del Mutuo Soccorso, oggi c’è la tavola più interessante della città. Una “osteria” contemporanea dove Moreno D’Antuono attualizza con buon senso e materie prime ottime ricette tipiche dell’entroterra, vedi la chitarrina all'aglio nero di Sulmona fermentato, ventricina teramana ed extravergine di Loreto Aprutino o la pizza dolce “a modo nostro”. Sala garbata e bei vini.

Soms – via Piave, 61 – 085 9430068 - https://www.somsristorante.it/

Taverna 58

Trattoria. Nel cuore di Pescara Vecchia e a un passo dalla casa natale di Ennio Flaiano, è un grande classico che funziona ancora a meraviglia grazie a un intramontabile menu tipico (la rigogliosa “fellata” è il tagliere d’apertura con pecorino “marcetto”, patè di anatra muta, arrosticini ecc.), a una sala con cimeli e foto d’epoca, a un servizio di mestiere. Cantina giustamente abruzzese.

Taverna 58 – c.so Manthoné, 46 – 085 690724 - https://www.taverna58.it/

La Zattera

Ristorante. È anche lido, al confine con Francavilla al Mare. Ma la cucina è sopra lo standard medio da stabilimento. Merito di una materia prima di ottima qualità e del tocco delicato e sapiente di Angelo Lanaro, che negli anni ha alzato l’asticella senza esagerazioni. Andateci per la sfilza di antipasti, dove i crudi fanno la felicità degli appassionati del genere senza nulla togliere a cotti e caldi.

La Zattera – v.le Primo Vere, 67 – 085 61279 - https://lazatteraristorante.com/

Dove mangiare a Pescara. Pizzerie, etnici e pause gourmet

Forno Ardito

Pausa Gourmet. Tecnicamente è una panetteria di nuova generazione e di contenuto (farine bio e da grani antichi e lievitazione naturale), che punta al poco – specie nella varietà di pagnotte, a variazione quotidiana – ma eccellente. Ma è altresì caffetteria (croissant e pane al cacao e cioccolato) e posto da pranzo al volo (pizze a taglio, croissant salati, panini) e da aperitivo con calici “naturali” o birre. Si trova nel clou della movida, e tempo permettendo si sta all’aperto nel bagno di folla. Menzione per i lievitati delle feste.

Ardito – via Cesare Battisti, 109 – 392 4610172 – Pagina Facebook Ardito

ALLA CHITARRA ANTICA

Alla Chitarra Antica

Pausa Gourmet. La domenica mattina c’è una fila che parte da fuori. Quella di Claudio – il frontman del gruppo – e famiglia è una gastronomia e pasta all’uovo storica, in attività dal 1965, oggetto persino di tesi di laurea. Da sempre gettonata per gnocchi, ravioli, tagliatelle, chitarra, deve la sua fama anche ai deliziosi fiadoncini, sfornati a getto continuo, e ai piatti caserecci. Oggi è pure tavola calda con dehors, ferma restando la rivendita fornita di specialità alimentari e vini.

Alla Chitarra Antica – via Sulmona, 2 – 085 4224010 – Pagina Facebook Alla Chitarra Antica

DIOUS

Dious

Pizzeria. Tovaglie plastificate e ambiente che è un eufemismo definire spartano, ed è così da 25 anni, anche (forse ancora di più) nella sede precedente. Ma Marinara e Margherita (4 e 5 euro) sono veramente napoletane, mastodontiche, col cornicione alto e la base scioglievole, soprattutto genuine e digeribili. Quello che è cresciuto nel tempo è il menu, oggi con più scelta.

Dious – via A. Doria, 27 – 333 7385215 – Pagina Facebook Pizzeria Dious

DONNA TINA

Donna Tina

Pizza al padellino. Upgrade della tradizionale pizzetta tonda grazie all’impasto di farina semintegrale (da monocultivar), alla lievitazione di 24 ore, a topping studiati e con prodotti spesso bio e di fliera “attiva”, come la chiamano loro. Ottimi anche i calzoni. Oltre a birre e bevande soft, vini naturali regionali e Champagne in bottiglie da 37.5 cl. Altra sede in piazza Sacro Cuore.

Donna Tina – via M. Polo, 54 – 085 2194600 - https://www.donnatinapizza.com/

Oishi

Giapponese. La casa madre è a Teramo, ma pure qui, in una traversa anonima vicino alla riviera, conferma la sua anima sofisticata e la proposta evoluta e ricercata, mosca bianca in città. La carta è concentrata e invitante, da provare la ceviche sbagliata o il "tonno subito". Cantina fornita e non banale, staff professionale e non distaccato, tutto al femminile.

Oishi – via Dante Alighieri, 22 – 320 6422230 - https://www.oishipescara.it/

Trieste Pizza

Pizza al padellino. È “la” pizzetta al mare dei pescaresi: una volta era il suo profumo - la sede storica è anche stabilimento, da sempre gestito dalla famiglia Ciferni – ad aprire ufficialmente la stagione, e c’era solo quella rossa (bianca da ordinare). Oggi il lido è aperto tutto l’anno e il marchio è diventato franchising con altre sedi in città e fuori, le farine e i condimenti sono perlopiù bio, i gusti molteplici. Ma leggerezza e sapore non cambiano.

Trieste Pizza – l.mare Matteotti, 102 - 085 4214038 - https://www.trieste.pizza/

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