Dove mangiare a Courmayeur, i migliori ristoranti scelti dal Gambero Rosso

2 Dic 2023, 15:32 | a cura di
Ultimo comune prima di prendere il traforo che collega l’Italia alla Francia, Courmayeur – “Curma” per i milanesi, suoi assidui frequentatori, che la raggiungono in meno di tre ore d’auto – non ha bisogno di presentazioni, vista la sua fama come meta di montagna

Ai piedi del Monte Bianco, si adagia naturalmente su una conca a 1.200 metri di altitudine, da cui si gode di una vista impareggiabile. L’apertura degli impianti di Courmayeur, prevista per l’1 dicembre, consentirà di approfittare di 33 piste di diverso livello di difficoltà, per chi ama il movimento “tranquillo” c’è l’opportunità di praticare sci di fondo, ciaspole, nordic walking e snow bike

A tavola comandano sapori decisi tipici della cucina valdostana, adatti al clima e a soddisfare l’appetito dopo una giornata trascorsa all’aperto.

Mangiare a COURMAYEUR

Courtesy of Courmayeur Mont Blanc

Dove mangiare a Courmayeur

L’Armadillo

Bistrot. È enoteca, wine & cocktail bar e location informale per eventi, degustazioni e serate a tema. Ma è anche un bistrot che propone piatti che variano a seconda di stagione e mercato. Tra i must il Black Dillo (hamburger con Fontina e cipolla caramellata), la tartare di manzo valdostano con salsa di uovo allo yuzu, la trota di Morgex in saôr. Anche la proposta vegetariana è interessante. La cantina ospita etichette valdostane, italiane e dei cugini d’Oltralpe, con un occhio attento per i vini naturali sapientemente selezionati dal titolare sommelier.
L’Armadillo – strada La Palud, 27 – 340 9610226 – pagina Facebook

L’Aubergine Restaurant de L’Auberge de La Maison

Ristorante. L'Auberge de la Maison è una dimora di charme a 5 stelle con ampio uso di legno e pietra, gestita dalla famiglia Garin. Il fine dining della struttura è all'altezza delle camere, della spa e dello spettacolare panorama. Intelligente il doppio binario in carta: ogni sezione ha alcuni piatti che seguono la tradizione locale e piemontese, mentre altri allargano l'orizzonte con azzeccate rivisitazioni o escono dai confini regionali. Senza mai forzare ma trovando un buon tasso di golosità. Cantina molto ben fornita.
L’Aubergine Restaurant de L’Auberge de La Maison – frazione Entrèves via Passerin d’Entrèves, 16/A – 0165 869811 – aubergemaison.it

Le Cadran Solaire

Ristorante. Una grande terrazza, stanze in stile alpino accoglienti ed eleganti. Legno, pietra, soffitti a volta e oggetti delle collezioni di famiglia. Insomma, un gran bel posto - per di più al centro della passeggiata. Ricette della tradizione di famiglia, sapori alpini, immancabili le ricette della cucina valdostana insieme ad alcune piccole contaminazioni della cucina italiana contemporanea. Si beve bene, anche al calice.
Le Cadran Solaire – via Roma, 122 – 0165 844609 – cadransolaire.it

Fuoripista

Pizzeria. Un locale dalla doppia anima, da un lato è Lo Sciatore, specializzato nell'offerta di carni di alta qualità; dall'altro è Fuoripista, una pizzeria moderna e di design con forno a legna. Qui la pizza è prodotta con un impasto di farine bio di tipo 0 e integrale. Tra le opzioni gourmet la Omega 3 (con bufala e acciughe del Cantabrico), tra quelle a km0 la Courmayeur (Fontina e mocetta). E ancora taglieri, tartare, primi piatti e secondi tipici. La carta dei vini spazia dalle bollicine italiane e valdostane ai rossi più "importanti".
Fuoripista – località Dolonne strada Vittoria, 13 – 0165 842118 – losciatore.com

 

Pan per Focaccia

Street Food. I due punti vendita di Alessandro Liberatore (il secondo, “Pan x Focaccia Giù” è in vicolo Dolonne 22), ligure di nascita ma valdostano d'adozione, sono arredati in stile country chic e propongono una varietà di prodotti sfornati freschi più volte al giorno: focaccia con olio ligure, pizze farcite, torte salate e l'immancabile farinata di ceci. Troverete inoltre crêpes dolci e salate per l'asporto. In vendita anche specialità liguri come pesto alla genovese, pasta e biscotti. Scelta contenuta di birre e soft drink.
Pan per Focaccia – via dei Giardini, 4 – 0165 842303

Petit Royal del Grand Hotel Royal e Golf

Ristorante. La nuova stagione di questo lussuoso 5 stelle – che ri-apre al pubblico l’1 dicembre – si presenta con una sensazionale novità, l’arrivo dello chef Emin Haziri al timone del fine dining. Giovane, ma con un bagaglio di esperienze di caratura internazionale, Haziri è deciso a portare qui la sua visione personale dell’alta gastronomia di montagna. Saranno tre i percorsi di degustazione, di cui uno vegetariano, gli atri due rispettivamente di carne e di pesce. Il tutto supportato da un servizio impeccabile e da una corposa lista dei vini.
Petit Royal del Grand Hotel Royal e Golf – via Roma, 87 – 0165 831611 – hotelroyalegolf.com

Pierre Alexis 1877

Ristorante. L'insegna ricorda che la maison viaggia verso i suoi 150 anni: oggi è un salotto elegante che sa mixare arredamenti in stile montano a pezzi di moderno design. La cucina è tra le più eclettiche della cittadina, con grande attenzione alla carne e pochissimi riferimenti alla tradizione locale. Né mancano un paio di proposte a base di pesce. Si passa così dal piccione, anguilla affumicata, gel di fiori di sambuco, yogurt, gnocchi di topinambur assoluti, cenere di carbone ai bottoni ripieni di tuorlo, salsa al parmigiano, tartufo nero, mini asparagi.
Pierre Alexis 1877 – via G. Marconi, 50/A – 0165 846700 – pierrealexiscourmayeur.it

La Retze

Pausa Gourmet. Si viene qui per godere di una magnifica vista sul Monte Bianco, ma anche per placare l’appetito e rifocillarsi con uno spuntino, poche proposte semplici e genuine, a partire dalla polenta – squisita – preparata ancora come usava una volta sulla vecchia stufa a legna e accompagnata da formaggio, o uova, o speck o funghi. E poi minestrone, zuppa della Val Ferret, taglieri di salumi e formaggi, panini. Da non perdere i dolci fatti in casa e i frutti di bosco accompagnati da panna o gelato di crema. Servizio caffetteria.
La Retze – frazione Le Pont, 2 – 339 8047749

La Sapinière

Ristorante. Un posticino accogliente e di calda atmosfera, pavimenti in cotto, arredi e rivestimenti tutto legno, di sera a lume di candela. La proposta culinaria tiene sempre presente la tradizione, ma sa dare quel tocco in più che non guasta. In carta la zuppa valpellinentze e la tradizionale favò, ma anche la pancia di maialino brasata, le costolette di cervo, il tortino tiepido di zucca con crema gianduia e profumo di vaniglia. Da segnalare le specialità conviviali: raclette, pierrade, bourguignonne, la tartiflette di patate e via dicendo. Cantina all’altezza.
La Sapinière – strada Larzey, 2 – 0165 1856551 – lasapiniere.it

Du Tunnel

Pizzeria. Dagli anni ‘70 questa insegna – due sale in legno e pietra più un piccolo soppalco – è una certezza per chi cerca una buona pizzeria. In carta una trentina di ottime pizze "extra large", sottili e molto digeribili grazie alla farina di qualità, alle ore di lievitazione e alle guarnizioni eccellenti. Dalle più classiche, come la Margherita e la Marinara, alle più fantasiose. In menu anche antipasti della casa e i piatti tipici (come zuppe e polente). Da bere birre, vini del territorio, anche al calice, e lo sfuso della casa. Meglio prenotare.
Du Tunnel – via Circonvallazione, 80 – 0165 841705 – pizzeriadutunnel.it

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