"La proprietà voleva alzare l'affitto". Chiude la storica Osteria del Povero Diavolo. La smentita della società

1 Dic 2023, 16:20 | a cura di
L'Osteria del Povero Diavolo di Torriana, storico nome della ristorazione romagnola, chiuderà a febbraio. Lo ha annunciato con rammarico lo chef Giuseppe Gasperoni. Non è chiaro quale sarà il futuro della storia insegna, che rimane proprietà del fondatore Fausto Fratti

Dalla conferma della stella Michelin all'annuncio di chiusura sono passati appena quindici giorni. L'Osteria del Povero Diavolo di Torriana, storico nome della ristorazione romagnola, chiuderà a febbraio. Lo ha annunciato con rammarico lo chef Giuseppe Gasperoni che era entrato in quella cucina nel 2018 e nel 2020 aveva portato a casa il riconoscimento “brillante”.

«Clienti, amici, parenti e colleghi, volevamo informarvi con molto rammarico che il nostro ristorante chiuderà i battenti a fine febbraio. I motivi sono semplici, purtroppo non abbiamo trovato un accordo economico per il rinnovo del contratto con la proprietà, questo è quanto – ha scritto lo stesso Giuseppe Gasperoni sulla pagina Facebook del locale –. Vi comunichiamo la notizia con enorme dispiacere e tristezza, quindi se avete voglia di venirci a trovare, voi che avete fatto parte di noi, per un saluto o una stretta di mano ci riscalderebbe il cuore. La famiglia del Povero Diavolo: Giuseppe, Maily, Carla, Claudio, Francesco, Luca, Alice, Silvia, Luca».

Lavori di miglioramento e affitto

Lo chef Giuseppe Gasperoni racconta che «a febbraio scadevano i primi sei anni di affitto. Io volevo crescere di livello, investire anche dei soldi nella struttura per migliorarla. Struttura che sicuramente è bellissima ma ha anche dei limiti che andavano aggiornati. Quindi l'affitto che adesso già pagavo avevo chiesto di abbassarlo in cambio avrei fatto dei lavori strutturali che poi sarebbero rimasti, però la proprietà non era del parere e anzi voleva alzare l'affitto». Da qui la decisione di chiudere questa esperienza e pensare a una soluzione altrove.

La chiusura, in questo caso, comporta anche la perdita del nome, del quale, oltre che dei muri dell’osteria, è proprietario il fondatore dello stesso ristorante, Fausto Fratti, ex ristoratore a sua volta e oggi organizzatore di molti eventi enogastronomici di successo come “Spessore” o “Scorticata-La collina dei piaceri”. Contattata in merito la proprietà non ha voluto rilasciare alcun commento. Se è chiara la volontà di Giuseppe Gasperoni di proseguire anche i suoi progetti di cucina in qualche altro luogo della Romagna, non è invece dato sapere al momento quale sarà il futuro della storica insegna della collina riminese che resta in capo alla storica proprietà.

La stella Michelin

Lo chef ha già informato “la rossa”, la quale da marzo eliminerà dalla versione online della guida la scheda del Povero Diavolo. “Lavoreremo per riguadagnarci la stella”, assicura lo chef. La cucina del Povero Diavolo con Gasperoni alla guida, terrà quindi i fornelli accesi fino al 28 febbraio, poi traslocherà. L'intenzione è infatti è infatti quello di proseguire l'avventura. «Cercheremo altrove ma sempre in provincia di Rimini». Lo staff intero, una brigata di cucina composta da tre persone oltre allo chef più quattro in sala, è pronto a seguire Gasperoni che da Torriana è riuscito a far passare un'idea di cucina ricca di territorio quanto di inventiva. Intanto andranno in tavola i menù della Vigilia di Natale e Capodanno: per il 24 una grande tavolata su cui condividere piatti di pesce e per San Silvestro invece un menù che affianca sostanza e ricercatezza, mare ed entroterra ancora una volta.

La smentita

A smentire la versione dei fatti riferiti dallo chef (versione di parte, che il Gambero Rosso è ampiamente in grado di documentare) arriva una nota della società: "Fausto Fratti e la proprietà del Povero Diavolo non hanno mai avanzato a Giuseppe Gasperoni e alla società attuale affittuaria dell’omonimo ristorante e locanda di Torriana alcuna richiesta d’aumento del canone di affitto. Al contrario, c’è stata massima disponibilità a diminuire il canone mensile, come sempre accaduto nel corso dei 6 anni passati con importanti e ripetuti sconti di affitto. La proposta di rinnovo della proprietà prevedeva infatti una ulteriore consistente riduzione rispetto a quanto previsto dal contratto originario (sottoscritto e registrato nel febbraio del 2018). Ma la proposta in questione non è stata nemmeno presa in considerazione da Giuseppe Gasperoni".

 

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