Roma: le nuove aperture dell’estate 2023

27 Lug 2023, 14:59 | a cura di
Drink innovativi e atmosfere sofisticate, attenzione ai prodotti, soprattutto del territorio. Alta cucina, ma anche proposte più semplici e l’intento di far sentire il cliente a casa

Le nuove aperture raccontano una città in movimento, che si rinnova diventando destinazione imperdibile per gli amanti del buon cibo e del bere bene. Una Roma dove la tradizione si fonde con l'innovazione, e dove mangiare fuori diventa un viaggio culinario che stimola non solo il gusto, ma tutti gli altri sensi. Sia per i romani, che per i turisti, le nuove aperture in città sono una promessa di scoperta e di piacere.


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Tutte le nuove aperture dell’estate romana

Enoteca La Torre Rinascente via del Tritone

Dopo Piazza Fiume, Enoteca La Torre apre al sesto piano de La Rinascente di via del Tritone. Un format con un’offerta di respiro internazionale e la cucina di Ricardo Takamitsu (o chef, nato a San Paolo da madre giapponese e padre brasiliano, già in forze all’Enoteca La Torre Prati). Prima di diventare membro del gruppo ha fondato - insieme all’imprenditore Riccardo Di Salvo - Sambamaki, ristorante fusion di successo con due sedi a Roma, in Prati e all’Eur. Enoteca La Torre Tritone è aperto tutti i giorni.

Food Hall 6° piano - Via del Tritone, 61 – 06 622 02 617 - Instagram: @enotecalatorre_tritone

Ginger Corte Laica

In via del Corso, tra piazza San Silvestro e piazza del Parlamento nella “Corte Laica” del settecentesco Palazzo Raggi, apre Ginger Corte Laica Alla guida della brigata, l’executive chef Sharon Landersz, già cuoco di Ginger Pantheon, dove realizza una proposta healthy con prodotti biologici e un’attenzione particolare ai superfood e alla cucina vegetale. Le new entry della squadra sono: Ciro De Vincenzo e Luca Dante, rispettivamente al comando di pizzeria e cocktail bar.

Ginger Corte Laica, via del Corso, 173 – 06 2296 8878 - Instagram @gingersaporiesalute

Bistrot 64

A distanza di dieci anni dalla sua inaugurazione, ritorna in pista uno dei primi esempi di bistronomie della capitale, Bistrot 64. L’idea e la gestione sono di Emanuele Cozzo, mentre la cucina è gestita da Giacomo Zezza, autore di piatti fra tradizione e innovazione concepiti su una base di sostenibilità e stagionalità, grazie all’orto di proprietà. Due i menu degustazione previsti (“I 10 anni” con 5 portate a 75 euro e “PrimaVera” con 8 portate a 95 euro), più una carta stringata con dessert dove si giocherà di fantasia, oltre al tagliere di formaggi a fine pasto. Ai vini e in sala, invece, il maître e sommelier Nicola Bacalu.

Bistrot 64 –  via Guglielmo Calderini 64 – www.bistrot64.it

Ciaparat

Un progetto di Emiliano Cataldo e Greta Bertoli che, dopo 21 anni dietro al banco dell’Enoteca Il Piccolo (via del Governo Vecchio) lui, e diverse esperienze tra la Mescita, Menabò e Pizzicarola lei, hanno deciso di aprire un’enoteca  proprio tra Piazza Re di Roma e Ponte Lungo. Molti i vini italiani, ma anche francesi e spagnoli.Per accompagnare il bere una proposta di cibo con una forte attenzione ai vegetali. Prezzi contenuti.

Ciaparat Enoteca - Piazza San Donà di Piave – 0689716513 – Instagram: @ciaparat_enoteca

Ninù

Ninù nasce da un’idea di Alessandra Marino, imprenditrice già nota e amata a Roma grazie al progetto avviato nel 1998: ‘Gusto (locale mitico della prima metà degli anni Zero della capitale, uno dei primi in città ad avere un’offerta che andava dalla colazione alla cena passando per il brunch, nel weekend e l’aperitivo, sempre). La zona è la stessa: siamo in via della Frezza, alle spalle del Mausoleo di Augusto e accanto al nuovissimo Bulgari hotel , che in parte occupa gli spazi che ospitavano lo stesso ‘Gusto. Da Ninù la cura della cucina è affidata a Marco Gallotta (da ‘Gusto da quasi dieci anni e poi creatore e chef di Primo al Pigneto dal 2006 al 2016). L’offerta di Ninù è all day long, la colazione sarà disponibile da dopo l’estate. Il menù cena verte su un’offerta prevalentemente di pesce e, inoltre, c’è un cocktail bar aperto anche per l’aperitivo che è possibile gustare seduti sui tavolini all'esterno. I prezzi sono contenuti.

Ninù – via della Frezza, 43 – 06 87644813 – Instagram: @ninu_roma

Vulcano

In zona Ponte Milvio ha aperto un locale su due piani e con una terrazza che affaccia sul Tevere, è il primo locale romano del napoletano Giuseppe Vesi. Maestro della pizza gourmet, Vesi per Roma ha pensato a un’offerta ad hoc, tecniche di cottura diverse per una pizza alla romana, dalla base scrocchiarella e con il cornicione basso.. Agli impasti con farine macinate a pietra si aggiunge il nuovo impasto al carbone vegetale. In merito al topping manterrà il suo tocco gourmet:come, per esempio, nella rivisitazione della Nerano con provola di Agerola, zucchine, provolone del Monaco DOP e speck artigianale Alto Adige. Il cocktail bar a cui è interamente dedicato il piano terra, è affidato al bartender Andrea Bernava, mentre la cucina è nelle mani di Daniele Barca.

Vulcano - Via Flaminia 479 – 06 8416419 - @giuseppevesi

Vico Pizza e vino

Il primo progetto fuori  Napoli per Enzo Coccia, uno dei grandi nomi della pizza napoletana che ha sempre prestato un’attenzione particolare alle materie prime e alla contemporaneità. Saranno questi i principi fondativi anche per Vico, progetto in cui il pizzaiolo ha coinvolto anche i figli Andrea e Marco. Come d’abitudine per Cocci,a la cura sarà anche sulla carta dei vini e l’offerta di birre artigianali che accompagnano la famosissima pizza di Enzo. L’edificio che ospita Vico si trova vicino al Pantheon e risale ai primi anni del 1500, ha un notevole valore storico e una superficie di 170 mq su cui sono distribuite le due sale adibite al pubblico.

Vico Pizza e vino – Piazza Rondanini, 47 – 06 87809501 - @vicopizzaandwine

Ruvido

In una stradina defilata nel quartiere Appio Latino a Roma ha aperto Ruvido, un’enoteca sui generis. Cemento, legno, orange wine, champagne e piatti studiati dal talentuoso Tommaso Tonioni. L'offerta culinaria proposta da Tonioni (per ora coinvolto anche in un altro progetto) prevede piatti realizzati senza l'utilizzo del fuoco, come spesso avviene nelle enoteche di nuova generazione. Dietro al progettoc'è  Alessandro Bernabei (ideatore, insieme a Paolo Fiorenza, anche di Acquasanta a Roma e di Terramadre a Nettuno), Daniele Yari e Luca Laurenti. Tre amici, ma soprattutto tre figure professionali complementari che hanno dato alla luce “un'enoteca di vini naturali” che non sembra un'enoteca di vini naturali.

Ruvido – Roma – via Apulia, 11 -Instagram: @ruvidoroma 

Fata Morgana

A vent’anni dalla prima apertura Maria Agnese Spagnuolo e Francesco Simon festeggiano con l'inaugurazione di un nuovo locale nel centro di Roma e nonostante i numerosi punti vendita, la materia prima di partenza rimane sempre buona, seguendo - ove possibile - il ritmo delle stagioni. Ampio il ventaglio di gusti (anche senza glutine, zucchero e latte), tra sorbetti e creme, declinate spesso in fantasiosi abbinamenti.

Fata Morgana – via della Croce, 46 – Instagram: @gelateriafatamorgana

Pinciano Ammare

Da settembre apre Pinciano Ammare, pescheria con cucina, un progetto di Pro Loco Pinciano, e quindi anche di Moma. La cucina sarà curata da Andrea Pasqualucci, chef del Moma.  Moma è nato nel 2002 dai fratelli Gastone e Franco Pierini, è il luogo di una cucina di ricerca contemporanea; la Pro Loco Pinciano, invece, è nata dall’incontro tra Gastone Pierini e Fiorentina Ceres nel 2015, oggi è il luogo che parla del territorio attraverso i prodotti e i produttori, con l'intento di stimolare un viaggio culinario alla scoperta delle radici italiane. Per l’occasione, Pro Loco Pinciano, parte integrante del progetto Moma, ha deciso di estendere il racconto dall’entroterra al litorale laziale, proponendo un format, Pinciano Ammare, che vedrà la luce a settembre con la firma dello chef del Moma, Andrea Pasqualucci.

 

 

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