Dentro Il Bulgari hotel tra le nuove Terme di Caracalla e la cucina di Niko Romito

9 Giu 2023, 09:59 | a cura di
14mila metri quadrati, 7 piani, 114 tra camere e suite con vista sulla piazza.A Roma arriva il Bulgari Hotel con la cucina di Niko Romito

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A questo punto non resta che aprire le porte. Il Bulgari Hotel di Roma è pronto per cominciare la sua storia nella città dove il marchio è nato nel 1884, e di farlo in piazza Augusto Imperatore dove archeologia, architettura contemporanea e vita quotidiana si incontrano.

È dunque un ritorno a casa per il brand, la realizzazione di un sogno accarezzato da 10 anni: tanti ci sono voluti a trovare lo spazio giusto e a restaurarlo, ma ora la collezione Bulgari Hotel & Resort si arricchisce di questa nuova destinazione. La nona dopo Milano, Londra, Parigi, Dubai, Pechino, Shanghai e Bali e Tokyo (ma sono già annunciate le prossime aperture di di Maldive, Miami e Los Angeles), destinata a rappresentare un unicum, un tributo alla Città Eterna di cui si vuole esprimerne il suo genius loci in chiave contemporanea, fuori dai cliché e dalla rappresentazioni da cartolina: “vogliamo che Bulgari Hotel Roma diventi una fucina di innovazione, un laboratorio di creatività, un atelier per nuovi servizi e progetti” annuncia Silvio Ursini, Vicepresidente esecutivo di Bulgari e responsabile per la divisione ospitalità.

Bulgari Hotel Roma

Il Bulgari Hotel e la piazza

Il palazzo è l'ex sede INPS, una tipica architettura razionalista degli anni '30 (coevo dunque alla boutique Bulgari di via dei Condotti) progettata da Vittorio Ballio Morpurgo, con il monumentale rigore dell'epoca ammorbidito da affreschi, mosaici, sculture ad opera degli artisti dell'epoca come Antonio Barrera o Ferruccio Ferrazzi (autore del mosaico di 70 mq sulla fondazione della città, sulla facciata sud dell’edificio) che celebrano la storia capitolina e tracciano un legame con i reperti archeologici della piazza con il Mausoleo di Augusto e l'Ara Pacis con il museo di Richard Meier. “Questo è il luogo dove l’anima dell’imperatore Augusto vola nell’aria” recita una scritta latina vicina al mosaico. Legame rinsaldato anche ora, con la statua di epoca romana che accoglie all'ingresso, un Augusto seduto.

A rinnovare gli spazi, come negli altri hotel del gruppo, ACPV Architects di Antonio Citterio Patricia Viel, chiamato a bilanciare materiali caratteristici della Roma imperiale con l'austerità dell'edificio, in un design che fa sue palette colori diversi e ricche texture, puntand sul miglior design e artigianato italiano, come le collezioni Richard Ginori firmate da Gio Ponti degli anni '30, o i vetri e lampadari di Murano, rosoni in mosaico di marmo realizzati a mano, tappezzerie su misura “per ricreare quella ricerca di bellezza e sofisticazione, così come la varietà di gusti e storie affinatasi in tecniche artigianali policromi, tipiche dell'età di Augusto”. Oltre 4500 piante sono distribuite nell'edificio e nel porticato, “Bulgari Hotel Roma è un vero e proprio 'tempio' dell’ospitalità di lusso e incarna tutti i valori del brand come la straordinaria maestria artigianale, l’utilizzo di materiali pregiati, il design italiano contemporaneo e senza tempo, la ricerca dell’eccellenza e di glamour semplicemente unico” commenta Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato di Bulgari.

Piazza Augusto Imperatore: destinazione nella destinazione

14mila metri quadrati, 7 piani, 114 tra camere e suite (da 33 a 300 metri quadri per la Bulgari suite al terzo piano) con vista sulla piazza, e sul retro, su via della Frezza e un impiego espressivo di palette che riportano alla tradizione orafa della maison e all'architettura augustea. dove, a rinforzare il legame con l'Antica Roma, c'è anche una super Spa: 1500 metri quadrati con una piscina di 20 metri, colonne rivestite in marmo arabescato, statue di terracotta del XIX secolo e mosaici Bisazza che richiamano i motivi delle Terme di Caracalla, gli stessi che hanno ispirato la Collezione Divas Dream di Bulgari. E poi sale per trattamenti, centro fitness, hair stilist con un nome noto ai romani, Roberto D'Antonio. 

Niko Romito

Foto di Alberto Zanetti

Una posizione strategica, a un passo dalla storica boutique Bulgari di Via Condotti e nel cuore del quartiere Campo Marzio, in quell'angolo d'oro che promette di diventare una destinazione tra le destinazioni, epicentro del lusso pure in una Roma in grande renassaince per l'alta ospitalità e la ristorazione d'autore: solo a poche centinaia di metri ci sono l'Hotel The First Arte (com il ristorante Acquolina di Daniele Lippi, Palazzo Ripetta con la proposta pop dining e la pasticceria firmata da Giuseppe Solfrizzi e, a breve, il Romeo che ha affidato la proposta ristorativa ad Alain Ducasse. Insomma: una vera cittadella del bon vivre e dell'alta cucina. Che ha come punto fermo, l'arrivo di Niko Romito con il suo format di alta cucina italiana, tutta classicismo e grandi sapori.

I ristoranti del Bulgari Hotel di Roma

È lo chef del Reale a Castel di Sangro, e Tre Forchette nella guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso,  Tre Stelle Michelin, uno dei ristoranti destinazione più ambiti al mondo, a firmare dal 2017 la ristorazione dei Bulgari Hotel di tutto il mondo, con un menu uguale in ogni destinazione. Cucina italiana in stile Romito, che significa elegante, pulita, focalizzata sul gusto. Nell'hotel di Roma, però, la proposta è articolata con cinque differenti aree e format gastronomici, “in cui vogliamo trasmettere i valori di italianità e identità” dice Romito.

Il locale all'ultimo piano è l'ammiraglia: Niko Romito – il Ristorante, con l'executive chef Claudio Catino (già a Pechino e Milano): 54 coperti, più altri 66 in terrazza e 12 nella sala privata, e una carta che celebra l'italianità ridefinendone i codici: pasta al pomodoro, antipasto all'italiana, cotoletta di vitello alla milanese.

Sullo stesso piano il Bulgari Bar: 33 posti interni e 108 esterni dalla vista spettacolare – con una lista che unisce i grandi classici ai signature dell'head barlady Desirée Verdecchia e un menu informale firmato sempre Romito, il famoso toast, supplì, insalate, carpacci. Uno spazio intimo è dedicato allo Champagne Bar.

Il Caffè

C'è poi il Caffè sotto i portici della piazza, che a breve verrà restituita ai cittadini dopo un imponente restauro: oltre 120 coperti tra interno e esterno, design ispirato alla Belle Epoque per un bar con cucina all'italiana, e una proposta che si muove dalla colazione con i classici locali – immancabili maritozzo e crostata di ricotta e visciole – e quelli dello chef, come il pandolce con lo zabaione, ma anche crepes e toast e poi procede nel corso della giornata declinando i piatti tipici capitolini: tonnarelli cacio e pepe, saltimbocca alla romana, costolette di agnello fritte, o ancora baccalà con peperoni, ma non mancano proposte all day long, per esempio focacce o le famose bombe farcite di Romito.

Bulgari Dolci

Sempre al piano terra, ma con ingresso da via della Frezza, Bulgari Dolci, con un'antologia di cioccolatini e dolci di stampo classico, cannoli, millefoglie, caprese, quelli della Pasticceria – Niko Romito, format che per la prima volta arriva in Italia. Una boutique per i più golosi decorata con i mosaici di Bisazza. Spazi aperti a tutti, per un hotel che si pone in aperto dialogo con la città di cui punta a esprimere l'anima più autentica.

Bulgari Hotel Roma - piazza Augusto Imperatore, 10 - https://www.bulgarihotels.com/it_IT/rome

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