Diversi studi hanno dimostrato che il sapore del vino può essere influenzato da aspettative e condizionamenti che nulla hanno a che fare con le nostre papille gustative. La scienza che studia questi processi si chiama gastrofisica. Questi meccanismi sono tanto potenti da coinvolgere anche gli esperti. In un interessante studio condotto presso lāUniversitĆ di Bordeaux da Morrot et al. (2001), ĆØ stato chiesto a un gruppo di 54 esperti di fare una valutazione sensoriale di due vini: uno rosso e lāaltro bianco ma colorato di rosso con enocianina (colorante rosso inodore e insapore). La ricerca era finalizzata a valutare lāeffetto del colore del vino sulla sua valutazione sensoriale da parte di un gruppo di esperti.
I risultati confermarono il ruolo delle aspettative condizionate dalla vista del colore del vino nella percezione dellāodore e del gusto. Le parole utilizzate per descrivere sia il vino rosso che quello bianco (ma colorato di rosso) furono pressochĆ© identiche. Sappiamo che le due tipologie di vino provocano sensazioni gustative differenti, ma lāeffetto delle aspettative condizionate dal colore del vino furono tanto forti da annullare la capacitĆ di riconoscimento sensoriale del gusto e del profumo. Gli autori dimostrarono come il colore del vino avesse indotto allāerrore anche i più raffinati esperti, convincendoli sul fatto che i due vini fossero entrambi della stessa tipologia e quindi passibili di medesima descrizione. Lo stesso effetto fu registrato in Nuova Zelanda, ancora una volta con un gruppo di esperti, a cui era stato chiesto di valutare un bicchiere di Chardonnay barricato colorato di rosso. Se immesso in un bicchiere opaco, la descrizione fu corretta (come vino bianco), ma quando il vino fu fatto degustare in un bicchiere trasparente gli esperti si lasciarono condizionare dal colore e lo descrissero come vino rosso.
In questi casi, lāinterferenza tra visione e percezione olfattiva e gustativa ĆØ stata determinata dal ruolo che ha la corteccia visiva primaria. Attraverso lāimmagine rilevata con la Pet (Risonanza con emissione di positroni) si evince, infatti, come la corteccia visiva abbia un effetto di condizionamento sulla sensazione olfattiva e gustativa, poichĆ© la vista ĆØ un senso dominante. Dāaltra parte, sappiamo che il 50% delle cellule del nostro cervello ĆØ dedicato alla vista e solo l’1 per cento al gusto.
<<<< Questo articolo ĆØ stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
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