La Spagna dei “record” costretta a distillare i suoi vini

25 Giu 2023, 13:58 | a cura di
Il Paese iberico dopo un 2022 ai massimi livelli di fatturato per l'export, deve affrontare un calo dei consumi interni e le difficoltà dei vini Dop in bottiglia. Intanto, Catalogna ed Extremadura devono fare i conti con giacenze troppo alte, che hanno spinto il Governo di Madrid a intervenire

Sembra un paradosso quello che sta vivendo la Spagna, terzo produttore al mondo di vino e tra i principali esportatori assieme a Italia e Francia. Dopo un 2022 costellato dal record a valore delle vendite estere, ora deve correre ai ripari per rimettere in piedi un mercato a rischio squilibrio, tra eccessi di giacenze e flessione dei consumi interni, facendo ricorso alla distillazione di crisi. Eppure, il 2022 si era chiuso ottimamente. Il giro d'affari del commercio estero aveva toccato i 3 miliardi di euro, una cifra mai raggiunta nelle serie storiche spagnole. Tuttavia, il risultato, a ben guardare, è ottenuto non coi vini Dop in bottiglia, quanto con sfusi, spumanti, bag in box e imbottigliati non a Dop. Il mercato, evidentemente, ha preferito acquistare i prodotti più convenienti.

Spagna - Rioja - botti cantina - commercio vino

Spagna - Rioja - botti cantina - commercio vino

Sale il valore dell’export tra il 2022 e il 2023

Analizzando le singole voci di mercato, l'export totale di vino spagnolo nel 2022 è cresciuto in valore del 3,1% (2,98 miliardi di euro), ma ha subito una flessione nei volumi di 9,2%, scendendo a 2 miliardi di litri. A crescere nei fatturati sono stati sia i prodotti confezionati (+1,4%), sia gli sfusi (+11,8%). Tra i confezionati, spiccano gli spumanti (+5,1%, col Cava a +4,6%), i bag in box (+12,9%) e i frizzanti (+9,5%). Mentre a perdere terreno sono stati i liquorosi (-18,9%) e i vini Dop in bottiglia (-1%). Tra i mercati, male i prodotti in bottiglia verso Regno Unito, Germania, Canada e Cina. Anche l'Italia (cliente soprattutto per gli sfusi) ha dimezzato gli acquisti dalla Spagna. Se, poi, si guarda ai quantitativi esportati, il 2022 ha pesato sui vini liquorosi (-25,5%), seguiti da Dop in bottiglia (-13,5%), sfusi (-11,5%) e senza Dop in bottiglia (-8%); positivi i frizzanti (+13,9%), gli spumanti (+1,7%, proprio grazie al +1,7% del Cava) e i bag in box (+9,5%). Nei primi quattro mesi 2023, si sono visti miglioramenti, secondo dati Oemv, con valori a +5,7% e volumi a +2%, anche se il solo mese di aprile ha segnato nuovamente il passo.

Spagna: consumi interni di vino in calo del 10%

A fronte di un export sostanzialmente positivo la Spagna deve fronteggiare il calo dei consumi interni. Prima della crisi da Covid-19, a febbraio 2020, si raggiunse il massimo storico oltre gli 11,1 milioni di ettolitri. Dopo un anno, a febbraio 2021, i consumi erano, invece, ai minimi (8,8 mln di ettolitri), per poi risalire fino ai 10,5 mln/hl del febbraio/marzo 2022. Tuttavia, nonostante la crisi pandemica fosse ormai in fase di risoluzione, nei 12 mesi successivi, paradossalmente, non c'è stata l'attesa ripresa ma una pericolosa discesa degli indici di quasi 10% in un anno.

Giacenze - bottiglie generiche - Foto di phideg da Pixabay

Foto di Phideg da Pixabay

Giacenze in aumento in Spagna

Pertanto, con l'avvicinarsi della raccolta 2023, produttori e associazioni di categoria sono preoccupati, perché la Spagna parte da livelli di stock superiori ai 78 milioni di ettolitri, nettamente sopra i 72,8 milioni di ettolitri del 2021/2022 e oltre il livello medio raggiunto dalle cinque campagne precedenti (71,6 mln/hl). Il quadro ha spinto sindacati e cantine cooperative a sollecitare un intervento del Governo per dare ossigeno alle imprese vitivinicole attivando la distillazione di crisi.

Al via la distillazione per Catalogna ed Extremadura

Non è certo la prima volta che la Spagna deve mettere mano a questo tipo di provvedimento straordinario. Accadde anche tre anni fa quando, in piena crisi pandemica, il Governo mise a disposizione 65 milioni di euro per ritirare dal mercato due milioni di ettolitri di vino. Stavolta, si replica in due importanti aree: Catalogna ed Extremadura. La distillazione interessa 16,6mila ettolitri per la Catalogna e oltre 43mila ettolitri per l'Extremadura, per un totale di 6 milioni di litri di vino, finanziata con fondi settoriali per 2,3 milioni di euro.

Le stime sulla vendemmia 2023

Dopo le previsioni catastrofiste di inizio anno avanzate da alcune sigle sindacali, in merito a un rischio di dimezzamento della produzione di vino 2023 (rispetto ai 40 milioni di ettolitri del 2022), le piogge di maggio e giugno hanno ridato speranza ai viticoltori, con buoni riscontri, in particolare, in Castilla-La Mancha. Se le fitopatie non guasteranno l'annata, la stima dei sindacati agricoli spagnoli è di 40 milioni di ettolitri.

  • 940mila ettari
  • 150 varietà vitigni autoctoni
  • 40/42 mln/hl produzione media vino
  • 97 vini a Dop
  • 25% quota sulla produzione Ue
  • 5,3 mld/euro giro d'affari vini e mosti
  • 4.200 cantine
  • 3 mld/euro valore dell'export
  • 430mila occupati
  • 3 milioni visitatori enoturistici

Foto di copertina: Bearfotos da Freepik

L'articolo completo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 22 giugno 2023

Per riceverlo gratuitamente via e-mail ogni giovedì ed essere sempre aggiornato sui temi legali, istituzionali, economici attorno al vino Iscriviti alla Newsletter di Gambero Rosso

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram