Vino

Settore vino in netta ripresa nel 2021 e il 2022 potrebbe chiudere a +5%. Il nuovo report Mediobanca

Lโ€™indagine annuale sul comparto conferma la ripartenza e prevede una crescita per lโ€™anno in corso. Sostenibilitร  e premiumizzazione i trend da seguire.

  • 03 Giugno, 2022

Export e spumanti spingeranno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiano in questo 2022 fino a quasi il 5%. La stima รจ contenuta nellโ€™ultima indagine sul settore vinicolo nazionale realizzata dallโ€™Area studi Mediobanca, da cui emerge un quadro generalmente positivo, a conferma della capacitร  dimostrata dal settore di saper reagire alla congiuntura economica negativa provocata dalla pandemia da Covid-19. Nonostante lโ€™aumento dei prezzi sia destinato a pesare sulla fiducia globale e sui costi per le imprese, il nuovo scenario internazionale, come scrivono gli analisti di Piazzetta Cuccia, sembra non compromettere i fatturati del vitivinicolo, dal momento che le attese per lโ€™anno in corso lasciano intravedere un aumento di vendite complessive del 4,8%, con un +5,6% per le sole esportazioni. Le bollicine saranno lโ€™elemento trainante, con ricavi attesi per questo specifico segmento a +5,7% ed esportazioni a +7,5 per cento.

Attese ottimistiche

Cโ€™รจ ottimismo per il futuro. Piรน di 9 imprese su 10 prevedono di incrementare i ricavi, con un 23,3% che si attende una crescita in doppia cifra. Le aspettative sono influenzate dallโ€™incertezza sugli aumenti dei prezzi dei vini nella grande distribuzione. Nei gruppi che prevedono un calo di fatturato, il 76,9% delle vendite deriva dal canale off trade (Gdo e dettaglio), la cui quota scende al 45,5% per quelli con attese di rialzo dei fatturati. Cโ€™รจ maggiore fiducia in chi fa piรน ricorso alla vendita diretta, soprattutto sullโ€™online, e in chi concentra il proprio business estero sul mercato europeo. Le spa e le srl (+7,2%) sono piรน ottimiste delle cooperative (+2,9%) per il 2022.

Vino: ripresa giร  nel 2021

Per i maggiori produttori di vino italiani, il 2021 ha registrato un incremento dei ricavi del 14,2% (+14,8% mercato interno, +13,6% estero). Il 95,8% hanno dichiarato un incremento del fatturato complessivo, di cui oltre metร  in doppia cifra. Ripresa evidente anche nellโ€™andamento degli indicatori di redditivitร : il margine Ebit ha riportato un lieve aumento al 6% rispetto al 5,4% del 2020 (+0,6 punti percentuali) e il risultato netto รจ passato tra 2020 e 2021 dal 4,2% al 4,3% del fatturato. In particolare, i vini frizzanti (+21%) hanno accelerato piรน dei vini fermi (+12,4%). Considerando la forma societaria, le cooperative hanno contenuto la crescita al +9,2% (+19,6% le non cooperative). Quanto alla destinazione dei vini, prevalgono i mercati di prossimitร  (Paesi dellโ€™Unione europea) col 41,2% dellโ€™export, seconda area di destinazione il Nord America (34,1%) e crescita importante (+22,8%) per lโ€™America centro-meridionale. Il 2021, da un lato, ha preservato il canale Gdo che, stabile con il 35,6% delle quote di mercato, รจ cresciuto a valore del 13,5% e, dallโ€™altro, ha decretato la ripresa dellโ€™Horeca (+28,1%), la cui quota passa dal 15,6% al 15,9%.

Vino: ripresa e nuovi trend

Le tendenze del 2021 si chiamano premiumizzazione e sostenibilitร . Innanzitutto, la ripartenza del fuori casa ha spinto le vendite dei vini di fascia alta rispetto a quella piรน bassa. I vini Icon fanno +33,2% e la loro quota passa dallโ€™1,8% del 2020 al 2,1% del 2021. In doppia cifra, sottolinea Mediobanca, anche tutti gli altri segmenti di fascia premium (premium +14,5%, super premium +24,5%, ultra premium +32,7%). I vini basic crescono meno (+8,7%) e vedono la loro quota di mercato scendere al 52%, dal 53,7% del 2020). Le societร  con maggiore specializzazione su vini piรน economici sono state svantaggiate: i gruppi in calo vendono vini basic per lโ€™82,2% del fatturato.

Per quanto riguarda lโ€™altro trend, il 2021 ha confermato la maggiore attenzione a sostenibilitร , salubritร  e rispetto per lโ€™ambiente. Lo scenario ribadisce lโ€™interesse per i vini biologici che, pur ancora una nicchia (3,3% delle vendite totali 2021), sono cresciuti dellโ€™11%. Guadagnano terreno anche i vini vegani (+24,8%), che valgono il 2,2% del fatturato, ma anche i vini cosiddetti naturali (+6,9%) e i biodinamici (+2,4%) ma con un peso marginale sul mercato.

Top player: nuovo podio

Al primo posto si conferma il brand Cantine Riunite-GIV, che passa da 579,1 milioni di euro del 2020 a 635,2 del 2021 (+9,7%). Cambiano, a seguito di importanti operazioni di acquisizione, gli altri due gradini del podio: seconda รจ Italian wine brands che dopo lโ€™acquisizione di Enoitalia e della statunitense Enovation Brands Inc., ha creato un gruppo da 423,6 mln di euro (cinque posizioni in piรน); terzo posto per il polo Botter-Mondodelvino (fondo Clessidra), con ricavi a 415 mln di euro (+19,3%). A seguire, cinque societร  sopra i 200 milioni: Caviro (389,9 mln di euro, +7,7%), Cavit (271 mln di euro, +29,2%), la toscana Antinori (265 mln di euro, +24,6%), Santa Margherita Gruppo Vinicolo (220,6 mln di euro, +28,3%) e la piemontese Fratelli Martini (219,4 mln di euro, +5,4%).

Top Sellers 2021

  • Cantine Riunite & Civ 635 mln/euro
  • Iwb 424 mln/euro
  • Botter-Mondodelvino 415 mln/euro
  • Caviro 390 mln/euro
  • Cavit 271 mln/euro
  • Antinori 265 mln/euro
  • Santa Margherita 221 mln/euro
  • Fratelli Martini 220 mln/euro
  • Zonin1821 199 mln/euro
  • Mezzacorona 197 mln/euro

Fonte: Mediobanca

a cura di Gianluca Atzeni

Lโ€™articolo completo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri delย 26 maggio 2022

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