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L’appuntamento di fine settembre dellaย Settimana della Moda di Milano รจ quello per presentare le collezioni primavera estate 2024, ma anche l’occasione per vivere la cittร con un clima meno torrido delle settimane precedenti, guardando la cittร in pieno fermentoย con il corredo di modelle e modelli, influencer, fashion editor, buyres italiani e internazionali in una cittร che riprende il consueto ritmo dio il fermo agostano. La Fashion Week รจย uno dei grandi appuntamenti della cittร che non manca di coinvolgere anche alcuni locali cittadini. Non una novitร il connubio tra moda e cibo: e non solo in ambito di assetto societario con acquisizioni piรน o meno note, come nel caso della storica Pasticceria Marchesi, a Corso Magenta, Via Montenapoleone e in Galleria Vittorio Emanuele II, acquisita dal gruppo Prada o del gruppo del lusso LVMH che riunisce brand del calibro di Louis Vuitton, Tiffany, Bvlgari, Fendi, Givenchy e Dior, che giร da anni investe nell’hotellerie di lusso e nel food & wine, con marchi quali Ruinart e Moet&Chandon ma anche store come La Grande Epicerie De Paris e ora anche Cova Milano a Via Montenapoleone. Non รจ solo questo, dicevamo: sempre piรน di frequente il mondo della moda corteggia quello del buon cibo, e i brand piรน noti sono in prima linea nel settore della ristorazione con caffรจ, ristoranti, hotel e concept store. E se negli anni ’90, ai tempi della Milano da bere il marchio era l’elemento trainante, adesso anche sul fronte F&B si punta in alto. Basti pensare che una delle aperture piรน attese nel mondo gastronomico meneghino รจ legata a doppio filo al gruppo Ferragamo, nell’hotel Portrait. Ma andiamo con ordine (alfabetico).
Uscito Alberto Quadrioย dall’organigramma, rimane il Portrait, cinque stelle lusso di Lungarno Collection che fa capo al gruppo Ferragamo, nell’ex Seminario Arcivescovile (che nella sua vita รจ stato anche caserma, ospedale, biblioteca prima di cadere nell’oblio per oltre 20 anni), nel pieno del Quadrilatero della Moda. La struttura del ‘500, restituita alla cittร dopo il restyling firmato De Lucchi, conta 73 camere (20 sono le suites), il Beefbar, elegante steakhouse di Riccardo Giraudi, e il 10_11 (o se preferite Ten Eleven), casual restaurant dalla proposta rilassata. Un nuovo punto di riferimento per la cittร , grazie anche al grande cortile (ben 2400 metri quadrati) con boutique e spazi per la ristorazione, destinato a diventare una delle piazze di incontro della zona, ancora di piรน durante la fashion week.
10_11 al Portrait Hotel – Milano – Via Sant’Andrea, 10 – +39 02 3679 95850 – https://www.lungarnocollection.com/it/10-11-ristorante/
Classico con vista โ quella che dalla Madonnina e si allunga fino allo skyline di Porta Nuova – รจ la proposta del nono piano del Brian&Berry Building, concept store che unisce marchi di abbigliamento, gioielleria, orologeria, ma anche parrucchiere, palestra, diversi punti ristoro: Starbucks al piano terra, Ham Holy Burger al terzo piano, Rossopomodoro al quarto. Ma รจ agli ultimi due che il panorama offre un contesto speciale a una proposta mediterranea, prettamente ittica, quella elaborata dal resident chef Marco Fossati. Che al rooftop (dove la vista รจ ancor piรน ampia) si declina sull’abbinata cocktail e finger food a base pesce.
Terrazza 12 โ Milano โ via Durini, 28 โ 02 92853651 – https://thebrianebarrybuilding.it/floor/
Lo stile inconfondibile di Re Giorgio, nell’hotel di casa Armani, che ospita un ristorante di rango al settimo piano (con l’inevitabile valore aggiunto della vista che va dal Duomo ai futuristici grattacieli del quartiere di Porta Nuova.), quello guidato da Francesco Mascheroni. Che sa mescolare sapori nostrani e spunti internazionali โ orientali soprattutto – sempre all’insegna di un misurato equilibrio di sapori, si tratti di foie gras o di trippa (ma di mare), di proposte vegetali (cui รจ dedicato un intero menu). Elegante, equilibrato, perfettamente coerente con lo spazio e il marchio che lo ospita.
Un posto dove andare per guardare e farsi guardare, con la vista โ splendida โ che si gode dall’ultimo piano, intorno a una piscina che nella bella stagione รจ una delle destinazioni cittadine piรน ambite. Ma accanto a questo c’รจ una grande cantina, un cocktail bar all’altezza delle aspettative e la proposta, precisissima, di Elio Sironi, pensata, elaborata e messa in opera con grande maestria (basti pensare a uno dei suoi piatti: anatra e foie gras, con spinaci, carote e mostarda di arance). Il tutto sotto l’egida di Dsquared.
Aperto da poco anche la sede di Roma, in piazza Augusto Imperatore, il Bulgari Hotel di Milano รจ l’avamposto meneghino della catena che ha, dalla sua, un cavallo di razza come Niko Romito a gestire l’offerta gastronomica. Nel ristorante che porta il suo nome (executive chef: Lorenzo Baldacci), una proposta pienamente italiana, ma che sa perfettamente declinare lo stile Romito. Che significa: pulizia dei sapori, minimalismo profondo, rigoroso e potente, nei sapori come nella filosofia, piatti di disarmante (apparente) semplicitร . Che parlano a un pubblico internazionale come a quello domestico.
Nel bel mezzo delle strade dello shopping milanese, un locale che unisce due grandi nomi del made in Italy, marchi noti in tutto il mondo e simbolo del lifestyle tricolore. Lo stile รจ quello D&G, deciso, sgargiante, colorato, di impronta sicula. Sicule e piรน in generale mediterranee le proposte gastronomiche che prendono a piene mani dai profumi e sapori del sud per piatti immediati, golosi, da accompagnare alla lista dei drink.
Martini Bar Dolce & Gabbana โ Milano – corso Venezia, 15 โ 02 76011154 – www.dolcegabbana.it/martini/
A via della Spiga c’รจ invece il primo locale italiano firmato da Ralph Lauren, un bar all’interno del flagship store che offre una proposta pienamente made in Usa, ma declinata con un twist milanese, con tutti i classici del genere, avocado toast, insalate, i โpreferiti di Ralphโ ovvero hamburger, mini lobster rolls e cosรฌ via. Aperta dalla mattina per la colazione, il brunch, l’aperitivo fino alla prima serata, รจ all’interno di un tipico edificio milanese: 5 piani dedicati allo stile Ralph Lauren, con un cortile interno incorniciato da un pergolato di viti, e spazi accoglienti, eleganti con dettagli di ottone, legno, cuoio, marmo, ghisa e pietra calcarea, che richiamano i tipici codici stilistici del marchio, quelli che fanno riferimento alla vita di campagna, all’equitazione a un certo lifestyle. in cui il bar-ristorante รจ separato solo da pochi passi dallaย boutique Ralph Laurenย sempre allโinterno dello stesso locale.
The Bar at Ralph Lauren โ Milano – via della Spiga, 5 – 02 3056 9060 – https://www.ralphlauren.it/it/global/milan-restaurant/712799
Come in un set cinematografico, lo spazio collegato dal concept store Replay โ firmato dallo Studio di Roman and Williams Buildings and Interiors – riproduce gli interni di una nave, tutta legni e ottoni lucenti. Un vero palcoscenico in cui trovano spazio l’american bar, il caffรจ, il ristorante dove opera Elias Caschili. La sua รจ una cucina che si muove con disinvoltura tra classici milanesi e non solo (il risotto giallo con midollo e stinco, il tagliolino con bottarga e battuta di gamberi rossi) e altre proposte piรน originali come la pancia di maialino con salsa ponzu e cruschi di Senise.
The Stage โ Dining โ Milano – piazza Gae Aulenti, 4 โ 02 63793539 – www.replaythestage.com
Ha scelto Milano per aprire il suo primo caffรจ al mondo, Tommy Hilfiger, marchio americano che ha proprio nel capoluogo lombardo uno dei suoi punti vendita piรน all’avanguardia. 142 metri quadrati in cui il bianco/rosso tipico del brand segna lo spazio dello store come quello del caffรจ, con opere d’arte, e i classici richiami all’estetica pop a stelle e strisce. Aperto all day long, dalle 10 del mattino alle 10 di sera, con i tre momenti del pranzo, aperitivo e casual dinner, e brunch del fine settimana in cui si declina un’offerta eclettica – curata da Zerobriciole – che accosta vitello tonnato (con un twist internazionale) a Smรธrrebrรธd, Pulled Pork a riso o Lobster Roll.
Tommyโs Cafe โ Milano – piazza Guglielmo Oberdan, 2/A – 02 29522824 – https://tommyscafe.exum.eu
Foto di Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Piรน discosto rispetto al quadrilatero della moda c’รจ l’head quarter di Fondazione Prada, spazio espositivo, epicentro di progetti culturali, con annesso ristorante e caffรจ. Uno spazio ex industriale di 19.000 mq, nell’ex distilleria di largo Isarco, ristrutturata con l’intervento dell’archistar Rem Koolhaas e del suo studio di architettura Oma. Qui, a 60 metri d’altezza, il ristorante Torre โ vista stratosferica d’ordinanza โ รจ la sede operativa di Lorenzo Lunghi, alle spalle esperienze con Fulvio Pierangelini prima di approdare nella Parigi della bistronomia, con Iรฑaki Aizpitarte allo Chateaubriand e al Dauphin e da Saturneรฌ con Sven Chartierย come sous-chef. Insegnamenti che hanno lasciato il segno in una cucina fresca, originale, diretta, che sa mescolare materie prime con guizzi di imprevedibilitร . Il tutto al servizio del piacere. Cambio di proposta e di ambientazione per il Bar Luce, progettato dal regista americano Wes Anderson nel 2015, che ricrea le atmosfere di un tipico caffรจ della vecchia Milano con richiami cromatici e negli arredi agli anni ’50 (ma in salsa Anderson), allโinterno del primo edificio che i visitatori incontrano entrando alla Fondazione Prada.
A un passo dalla Scala, torna a vivere una nuova stagione il locale di casa Trussardi, che nel corso degli anni ha visto passare nelle sue cucine alcuni dei grandi nomi della ristorazione italiana. L’ultimo, ma giร andato per la sua strada, Giancarlo Perbellini. Dopo una separazione a tempo record, con il cuoco veronese che ha riaperto il suo ristorante principale a I 12 apostoli, nulla si sa del ristorante meneghino all’ombra della Scala, mentre rimane aperto il caffรจ.
Trussardi by Giancarlo Perbellini โ Milano – via della Scala, 5 โ 02 80688201 – https://www.trussardi.com/it/it/food/ristorante
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