La recensione

Cucina d'autore in un concessionario di moto? Succede a Roma

Un ristorante in un concessionario di moto? รˆ stata la sfida dei fratelli Maurizio e Stefano Celon, con la complicitร  del figlio (di Maurizio) Riccardo, che si sono affidati alle mani e al manico del cuoco Edoardo Conti. Sfida vinta

  • 12 Giugno, 2025

ยซIl ristorante Gusta รจ nato per offrire una esperienza multisensoriale ai clienti del concessionario romano a marchio MV Agustaยป. Oggi vive di vita propria grazie alla bravura di tutto il team e a un menu concreto che si riconferma appagante e divertente.

Un ristorante in un concessionario. Perchรฉ no?

Piazza Carlo Magno, Roma, sembra di stare un po’ a Copenaghen. Qui al posto del vecchio deposito Atac hanno tirato su un complesso immobiliare super moderno (prossimamente verrร  pure inaugurata una biblioteca civica su due piani), peccato per la poca manutenzione degli specchi d’acqua ma il fascino rimane. Cosรฌ come รจ affascinante la storia dei fratelli Maurizio e Stefano Celon, imprenditori romani nel settore dellโ€™automotive di lusso, che nel 2021 hanno convinto il ceo di MV Agusta Motor, storica casa motociclistica lombarda, Timur Sardarov a โ€œconcedereโ€ il marchio al loro negozio di Roma, facendolo diventare il primo โ€œstoreโ€ esclusivo nella Capitale, nonchรฉ primo โ€œconcept storeโ€ del marchio MV con un bar e un ristorante all’interno (a esser precisi: non proprio all’interno, il ristorante Gusta gode di un’entrata apposita). ยซDa unโ€™idea condivisa รจ nata una realtร  davvero unica, uno store a marchio MV Agusta con una marcia in piรน, in grado di offrire nuove emozioni ai nostri clientiยป, aveva dichiarato agli esordi Sardarov, aggiungendo di essere felice della partecipazione dei fratelli Celon, garanti, anche, di un ยซItalian style a 360 gradiยป.

I fondatori e lo chef di Gusta a Roma. Foto di Alessandro Micarelli

I fondatori e lo chef

Il menu di Gusta, difficile scegliere

Quello che forse non si aspettava (o forse non ce lo aspettavamo noi) รจ che da Gusta – il nome del ristorante – si mangia davvero bene. Il menu, ideato dal cuoco Edoardo Conti, รจ concreto e appagante, tanto da invogliare la scelta praticamente di tutti i piatti presenti in carta. Noi abbiamo optato per le ottime polpette di agnello con yogurt e maionese al chipotle, la focaccia con il pastrami, chiaramente home made, lo yakitori di pollo, friggitelli, maionese ed erbe spontanee, o ancora il diaframma alla brace, chimichurri, salsa mole ed erbe amare arrostite. Piatti (con prezzi che oscillano dai 12 ai 26 euro) ad alto tasso di golositร  che non risultano mai eccessivi, nonostante l’utilizzo diffuso di salse e maionesi.

farfalle zafferano e vignarola. Foto di Alessandro Micarelli

Farfalle zafferano e vignarola. Foto di Alessandro Micarelli

Piacevolmente imperfette le farfalle zafferano e vignarola (intrigante la masticabilitร ) e di senso compiuto le fettuccine con broccoletti, cozze, ‘nduja e olio al mandarino. Insomma, una proposta divertente, risultato di un background, quello di chef Conti, vario, che ha spaziato da ristoranti d’hotel in Trentino e Israele (dunque grandi numeri), a indirizzi fusion come Zuma, a realtร  piรน raccolte, come Madre (che nel frattempo ha chiuso) o Pianostrada.

Alessandro Mastrofini, Riccardo Celon e Edoardo Conti. Foto di Alessandro Micarelli

E se la cucina ci ha convinti, non sono da meno l’accoglienza di Alessandro Mastrofini e la carta dei vini curata dal sommelier e proprietario Riccardo Celon โ€“ ยซUna carta suddivisa per vitigni, frutto di rapporti diretti con i produttori, privilegiando vini in purezzaยป – che รจ pure pasticcere, con l’ausilio della mamma. Da provare il pan brioche caramellato con gelato alle rose e meringa.

foto di Alessandro Micarelli

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