Stavolta รจ Strasburgo a ospitare la cerimonia di premiazione della Michelin Francia, per la seconda volta lontana da Parigi. Un’edizione, questa, che giร si preannunciava foriera di grandi novitร , con le anticipazioni che hanno rivelato la perdita delle Tre Stelle e la cerimonia che ha chiamato a raccolta 21 dei tristellati d’Europa โ italiani inclusi. E italiano รจ anche uno dei nuovi Stellati: Martino Ruggieri che a pochi mesi dall’apertura del suo ristorante omonimo a Parigi convince la Rossa che gli assegna il suo primo macaron. Cosรฌ come lo scorso anno, quando a ricevere il macaron erano Oliver Piras e Alessandra Del Favero, la Rossa conferma il valore del made in Italy oltralpe.
Alexandre Couillon. Foto: Laurent Dupont
Gli scossoni piรน grandi, annunciati giร qualche giorno fa, sono al vertice della classifica. Con la clamorosa uscita di Guy Savoy e di Christopher Coutanceau dal gruppo di testa, e l’ingresso di La Marine, di Alexandre Couillon, โcuoco selvaggio e liberoโ lo definisce la Rossa, nel raccontare questo coraggioso chef cosรฌ profondamente radicato alla sua terra d’origine, l’isola di Noirmoutier. La sua รจ una cucina semplice, quasi scarna, che elabora l’anima gastronomica dell’isola, i prodotti del suo orto e quello dell’oceano lasciandoli germinare alla luce delle conoscenze acquisite nel corso di viaggi ed esperienze, mescolando tecniche tradizionali e modernissime. Sono cosรฌ 29 i ristoranti Tre Stelle d’Oltralpe.
4 nuovi ristoranti premiati con Due Stelle che per una volta non si concentrano nella capitale, segno evidente del valore che assume l’identitร e l’anima dei luoghi nell’alta ristorazione, anche quella โ รจ il caso di Cyril Attrazic ad Aumont-Aubrac che fa sua la tradizione contadina di questo altopiano d’alta quota e la rielabora alla luce degli insegnamenti di un maestro come Michel Bras in una proposta che gli รจ valsa anche la Stella Verde. C’รจ poi Chรขteau de Beaulieu di Christophe Dufossรฉ che da Busnes: un ristorante-serra immerso nel parco, con un suggestivo tetto di vetro che pare voler eliminare ogni filtro tra dentro e fuori, per raccontare una cucina che celebra l’armonia con gli elementi naturali.ย Cรฉdric Burtin de L’Amaryllis racconta la Borgogna con i tratti propri di un sensibile acquarellista: fine, elegante, creativo senza mai cercare stridori, ma puntando su delicatezza e garbo in uno spazio bucolico e rasserenante: un tranquillo mulino costeggiato dal suo torrente e da un grazioso orto. L’Auberge de Montmin (anche Stella Verde) a Talloires-Montmin รจ l’elaborazione gourmet di un ristorante di montagna, negli oltre mille metri del passo della Forclaz in cui chef Florian Favario sa rendere omaggio – con tecnica, elaborazione, personalitร – ai prodotti locali, siano essi carni (agnello e maialino su tutte) ortaggi, erbe e fiori selvatici.
Sono 39 i nuovi ristoranti che hanno conquistato la loro prima Stella, 6 (soltanto, quest’anno) vanno nella Ville Lumiรจre, tra questi anche quello che premia il pugliese Martino Ruggieri, giร braccio destro di Yannick Allรฉno al Pavillon Ledoyen e finalista per il Bocus d’Or,, che nella sua nuova casa nell’8 arrondissement- Maison Ruggieri รจ il nome del ristorante aperto nell’autunno del 2022 โ punta su una cucina convincente, elegante, armoniosa, dove la formula “il cliente al centro” ha davvero un valore, per quella possibilitร di personalizzare l’esperienza in ogni aspetto e il recupero di un certo servizio con le pietanze che arrivano in piatti da portata per tutto il tavolo, con quell’afflato intimo e familiare che restituisce il senso di una cena a casa.
Chรขteau de Beaulieu – Christophe Dufossรฉ
Sono 8 le stelle nuove Stelle Verdi, quelle che premiano i ristoranti sostenibili: a parte il nuovo bistellato Le Chรขteau de Beaulieu-Christophe Duffosรฉ – con il suo frutteto e il grande orto in permacultura, un sistema di irrigazione con recupero e reimpiego delle acque, una fattoria didattica โ ci sono de:ja รจ l’incarnaizone del nuovo concetto di ristorante attento all’ambiente: prevalenza di verdure, estrazioni, fermentazioni, attenzione al benessere degli animali, carta dei vini naturali, zero sprechi.ย Jardin secret (chef Benoรฎt Witz) con alveari, un orto biologico alimentato con compost fatto in casa sui 3 ettari di terreno di proprietร dove pascolano gli animali e una cucina a rifiuti zero). La Bรฒria, fattoria nella regione delle Cรฉvennes, costruito con materiali locali e secondo criteri di sostenibilitร e autarchia energetica, Le Doyennรฉ, farm rstaurant a Le Doyennรฉ (Saint-Vrain) che applica alla lettera il concetto del “farm to table” con un orto che offre piรน di cento varietร di piante, frutta e verdura secondo i metodi di coltivazione piรน virtuosi e allevamento di maiali. Les Chemins โ Domaine de Primard dove Romain Meder โ lunghe esperienze al Plaza Athรฉnรฉe con Alain Ducasse, oggi alla guida delle cucine dell’hotel nell’ex casa di campagna di Catherine Deneuve a Guainville (Eure-et-Loir) i una tenuta di 40 ettari, con orto bio e frutteto coltivato secondo i principi della permacultura, un roseto e una collezione di alberi e arbusti rari, mucche delle Highlands, pecore dell’Ouessant, caprioli e uccelli acquatici, Ruche nel Domaine les Bruyรจres, ex locanda i la cui storia risale al 1850, con un orto in permacultura, serra e frutteto. Villa Pinewood (Payrin-Augmontel) che punta tutto sulla raccolta di erbe spontanee, sui prodotti dell’orto forestale in permacultura, su galline proprie e sul lavoro di piccoli produttori locali con i quali c’รจ un rapporto diretto, che salta il passaggio in frigo per una cucina il piรน immediata possibile.
Passione Dessert. Sono 7 i nuovi ristoranti del dessert (52 in totale), quelli che valorizzano ai massimi liovelli l’arte dolce, grazie a talentuosi pasticceri che rinnovano grandi classici o portano il dessert verso nuove frontiere: Flocons de Sel (Aurรฉlie Collomb-Clerc) a Megรจve; Le Baudelaire (Pierre-Jean Quinonero) a Parigi; Le Jules Verne (Germain Decreton) a Parigi; Les Explorateurs – Hรดtel Pashmina (Sรฉbastien Delรฉglise) a Val Thorens; Mirazur (Marius Dufay) a Mentone; Rouge (Franรงois Josse) a Nรฎmes; Troisgros – Le Bois sans Feuilles (Cรฉsar Troisgros e Romain Puybareau) a Ouches.
Michelin Young Chef Award. Vince il 26enne belga Mallory Gabsi, fresco di Stella, “per il suo ristorante omonimo, premiato per โil suo approccio rilassato alla gastronomia e si รจ giร fatto una solida reputazione per la sua cucinaโ.
Michelin Mentor Chef 2023 va a Michel Troisgrosย โper il suo lavoro di trasformazione della casa Troisgros da Roanne a Ouches, per aver trasmesso la sua esperienza ai figli Cรฉsar e Lรฉo e per aver sostenuto numerosi chef di talento nel corso della sua carrieraโ.
Michelin Sommellerie 2023ย va, parimerito, a Cyril Kocherย delย Thierry Schwartz – Le Restaurant (Obernai) eย Gaby Benicioย del Aponem – Auberge du Presbytรจre (Vailhan).
Michelin Service 2023:ย Frรฉdรฉric Rouenย del L’Alter-Native (Bรฉziers) eย Claire Sonnetย del Le Lous XV – Alain Ducasse ร l’Hotel de Paris (Monaco).
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