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Luoghi del vino

Dove bere a Torino. Le migliori enoteche con cucina scelte dal Gambero Rosso

In una terra di vini straordinari, il capoluogo sabaudo non offre che l'imbarazzo della scelta in fatto di vinerie

  • 14 Maggio, 2025

Dopo aver passato in rassegna i templi del bere di Roma e di Milano, eccoci atterrati sotto la Mole, nel cuore di una regione che in fatto di vini ha parecchio da dire. E infatti nel capoluogo di ritrovi da intenditori non c’è che l’imbarazzo della scelta, anche qui tra enoteche/vinerie dal sapore d’antan e posti giovani dove comunque spesso si mantiene l’ambiente da “piola”. Ottimi calici, quindi, e cucina (in qualche caso “fredda” ma di gran spessore) più che interessante. Ecco i migliori wine bar (e non solo) di Torino.

Dove bere a Torino

Banco Vini e Alimenti

Questa costola del pluripremiato Consorzio (Tre Gamberi sulla guida Ristoranti d’Italia 2025) continua a mietere successo grazie a una formula informale, all’ambiente caldo, a una scelta vini che riserva diverse chicche, soprattutto bio. Non mancano birre e distillati, mentre sul fronte “spilucco” (non c’è cucina)necco i nachos con bagnetto rosso piccante, acciughe con burro montato e crostini, sottoli, salumi e formaggi di pregio. Aperto dalle 18 alle 2.

Banco Vini e Alimenti – via Giovanni Botero 11F – 011 2767661 – Facebook

Luogo Divino Wine Bistrot

Nell’autunno 2023 si è aggiunto il Social Wine Club, l’”alter ego” aperto proprio di fronte alla sede principale (via Maria Vittoria 30) con offerta più semplice all’insegna di tapas, taglieri e assaggi vari sempre in accompagnamento a ottimi vini (peraltro attiva tutta l’estate). Luogo Divino in sé rimane un gran bel posto per appassionati e per chi vuole trascorrere una serata piacevole con calici al top e piatti fatti con criterio. La cantina è una raccolta larga e profonda di bottiglie, che spazia dal Piemonte al mondo, la cucina fresca, stimolante e internazionale.

Luogo Divino Wine Bistrot – via San Massimo, 13 – 011 19323530 – luogodivino.com

Madama Piola Vini e Piattini

Fratellino neonato del Madama Piola di via Ormea (uno dei luoghi cult in città per il bollito), a differenza della casa madre propone piattini in formato small da accompagnare a una mirata scelta di vini. Una piola moderna, aperta dalle 18 in poi, dove il menu parla di classici come plin, tonnato e acciughe al verde e di sfizi vari come la mousse di fegato con pan brioche tostato o i bon bon di guancia con maionese alla nocciola (in foto).

Madama Piola Vini e Piattini – via Tarino 11 – 011 9615842 – Instagram

Magazzino 52

La sfilata di bottiglie a scaffale – anche in vendita – è solo il primo impatto. Tocca passare in rassegna le etichette per realizzare di essere in una delle enotavole più stimolanti della città. Si è conquistato giusta fama sul campo questo ex magazzino rinato wine bar con una selezione di Francia e Italia (non solo, ovviamante) che conquista curiosi, appassionati, tanti esperti. Punti di forza altresì l’ambiente ricercato ma friendly e un menu a variazione frequente da costruire secondo appetito e voglie da completare con un assaggio di formaggi e il dessert. La cucina, italiana, piemontese, mediterranea secondo periodo e mercato, sa intrigare. Staff motivato e partecipe.

Magazzino 52 – via G. Giolitti, 52a – 011 4271938 –magazzino52.it

Enoteca Mastrovino

Una delle enoteche più quotate della zona, con un’offerta da asporto davvero interessante su tutti i fronti. Non mancano validi miscelati così come qualcosa di sfizioso da mettere sotto i denti per accompagnare il calice se si viene per l’aperitivo, salumi, formaggi, focacce farcite ecc. Ambiente confortevole, personale competente e disponibile.

Enoteca Mastrovino – via Nizza, 29 – 392 9200267 – Instagram

Caffè dell’Orologio

Nonostante la denominazione lasci pensare a un bar, si tratta invece di un’amata vineria/osteria – conosciuta pure come “la piola di San Salvario” – e ospita in un ambiente da da bistrot parigino. La scelta dei vini proposti, a calice e non è ampia, curata, concepita con focus sui naturali e proposta a prezzi onesti. Si può venire tutti i giorni, e mangiare e bere dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 17.30 alle 21.30. In tavola piattini da “merenda sinoira” (approntati da Elisabetta Desana, ex Scannabue ed ex Rossorubino), cui si aggiunge l’extra del giorno.

Caffè dell’Orologio – via Oddino Morgari, 16 – 011 2644254 – caffedellorologio.net

Orma

In zona Vanchiglia, una vineria moderna aperta qualche anno fa che non ci ha messo molto a diventare un punto di riferimento del quartiere. Ambiente intimo simil bistrot con pareti ricolme di bottiglie, italiane ed estere con parecchie etichette naturali, e da stuzzicare selezioni di formaggi, tapas (che qui si chiamano “sciocchezze”) tipo il paninetto con stinco, insalata di carote, sedano e cedro e piatti “seri” e non banali come l’insalata di verza rossa, carote, rape, vinaigrette alla mela cotogna e semi di zucca insieme a classici (vitello tonnato in primis).

Orma – via Sant’Ottavio 52 – 011 057367ormabistrot.it

Caffè-Vini Emilio Ranzini

Luogo di culto in città, che ha visto passare chiunque e continua ad accogliere ogni generazione in una saletta striminzita con bancone, lavagna, qualche tavolo, il cortiletto estivo. Aperto dalle 10.30 alle 16 e dalle 17 alle 22.30, è frequentato per un bicchiere di rosso, un panino burro e acciughe ma anche, a pranzo, per la merenda sinoira. A quell’ora ci si sfama con le acciughe al verde, i tomini, elettrici e non, la salsiccia, la lingua, il vitello tonnato, le uova sode, “friciulin”.

Caffè-Vini Emilio Ranzini – via Porta Palatina, 9G – 011 7650477 – Facebook

Rossorubino

“In bolla dal 2003”, per loro stessa definizione, è un’ormai rodatissima enoteca/vineria del centro che sfodera una notevole selezione di etichette (piemontesi e internazionali) nonché un menu che cambia frequentemente e si adatta a pranzi, spuntini, aperitivi e cene (15, 25, 35 euro rispettivamente per uno, due e tre piatti): vitello tonnato, paninetto di foie gras con cipolla caramellata, pane burro e acciuga, “schiciole” e pucce variamente farcite e pietanze come gli agnolotti Castelmagno e nocciole. Occhio agli incontri e alle degustazioni in calendario.

Rossorubino – via Madama Cristina, 21 – 011 6502183 – rossorubino.net

Sorso

Andrea (in cucina) e Veronica (grande esperta di vini in sala), dopo un passato nel m0ndo della ristorazione, nel 2022 hanno aperto in pieno centro un “nido” a loro immagine e somiglianza. Un bar à vin, come si legge da fuori, per soste easy ma piene di contenuto grazie alla competenza della padrona di casa, che non lesina racconti sui vignaioli artigiani che predilige nella sua personale selezione. Andrea appronta intanto cresce e piattini a variazione frequente, anche veg, ideali per merende, aperitivi o cene, in piena libertà.

Sorso – via San Massimo, 42 – 351 7853021 – Facebook

foto di copertina Magazzino 52

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