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17 anni: tanti sono quelli siglati dall’accordo tra il Comune di Milano e l’associazione temporanea di imprese guidata dalla Fabbrica di Olinda che prende in carico l’area un tempo occupata dal convitto del Parco Trotter. Uno spazio che ha avuto diverse destinazioni: ai primi del ‘900 ippodromo, pista ciclistica, moto e automobilistica, e poi scuola all’aperto per bambini con tubercolosi โ la Casa del Sole, unโesperienza unica in Europa โ e successivamente per fanciulli che necessitavano cure elioterapiche; infine – per lunghi anni – area urbana fortemente degradata. Siamo nella zona nord est del capoluogo meneghino, via Padova, quartiere Turro. Ora questo spazio recupera quell’attitudine al sociale che l’ha caratterizzata per diverso tempo. E torna a nuova vita con il progetto mosso che inaugura oggi, a meno di un anno dalla firma della convenzione che ne segna la rinascita, ultimi passaggi di un percorso nato nel 2018, che vede la collaborazione di istituzioni pubbliche, private e terzo settore.
L’area dell’ex convitto si pone come PuntoCom, ovvero Punto di Comunitร , luogo di aggregazione e integrazione, inclusione sociale e lavorativa, partecipazione, formazione, spazio per servizi e crescita culturale. Tutto nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione e la Fondazione Cariplo che ha scommesso su questo luogo nell’ambito del programma Lacittร intorno, per creare uno spazio polifunzionale e rispondere cosรฌ all’esigenza di luoghi di incontro e integrazione con e per il territorio. Oltre che di riqualificare uno spazio per lungo tempo abbandonato che rinasce anche nel suo valore sociale e umano. L’obiettivo รจ disegnare nuove geografie urbane, continuando l’opera di decentralizzazione che ha visto l’emergere di nuove aree cittadine e il recupero di contesti urbani fragili attraverso la riattivazione di spazi abbandonati messi a servizio della cittร e dei cittadini. Un progetto che vuole avere un impatto sul territorio sia dal punto di vista economico che sociale, migliorando la qualitร della vita, generando processi rigenerativi e alleanze territoriali e soprattutto aumentando lo spirito di quartiere e di comunitร .
Un esempio รจ quello del Corvetto dove la Fondazione Cariplo รจ giร intervenuta con un PuntoCom nel mercato comunale, trasformato secondo un modello di mercato ibrido che integra attivitร legate all’agroalimentarie (produzione, vendita, trasformazione, somministrazione) ad altre di natura culturale, sociale, aggregativa.ย Oggi si inaugura un secondo Punto, in zona via Padova, e di nuovo il cibo diventa un tassello fondamentale, attraverso un progetto in grado di autosostenersi al termine della fase di avvio finanziata dalla Fondazione: 1,3 milioni di euro a favore dellโATI, che si aggiungono agli 8 investiti nel recupero dell’immobile nel 2012, ai 3 milioni del Comune di Milano, e all’investimento sostenuto da Olinda in fase di ristrutturazione e di avvio gestionale.ย โFinalmente il progetto รจ completo e, insieme ai padiglioni assegnati alla scuola e alle piscine rinnovate, anche l’ex Convitto, con il suo progetto mosso, si apre a nuova vitaโ ha dichiarato la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo che ha definito l’iniziativaย โuna ricchezza per il quartiere e la cittร tuttaโ. Un’iniziativa che perรฒ, dopo il primo periodo, dovrร reggersi sulle proprie forze, secondo il modello vincente delle migliori imprese sociali che sanno produrre valore sociale ed economico.
Oggi รจ la comunitร a diventare protagonista di questi luoghi, attraverso un programma articolato di attivitร rivolte alla cittadinanza. Tutta la cittadinanza. Non รจ un caso, dunque, che l’ATI che prende carico di questo spazio sia capitanata dalla Fabbrica di Olinda, societร cooperativa sociale onlus cui si deve la trasformazione dell’ex manicomio Paolo Pini in uno spazio culturale. Oggi impegnata in questo nuovo Punto di Comunitร – che, afferma Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariploย “nasce per unire energie” – insieme a realtร quali Centro servizi formazione, Comin, Salumeria del design e Ludwig-officina di linguaggi contemporanei.ย La coprogettazione รจ stata essenziale per capire attitudini e limiti di ognuno degli attori in gioco, โsarร strategico mettere a disposizione tutto ciรฒ che abbiamo imparato per futuri progetti in periferia urbana, a cominciare da una maggiore condivisione del rischio, perchรฉ da solo nessuno di noi sarebbe stato in grado di realizzare mossoโย ha commentato Thomas Emmenegger, Presidente di La Fabbrica di Olinda, a capofila dell’ATI che ha sviluppato il progetto secondo le indicazioni date dallโAmministrazione comunale e da Fondazione Cariplo.
Dei 7 padiglioni complessivi, 4 โ circa 2600 mq piรน l’area all’aperto โ sono destinati alle attivitร rivolte alla comunitร , con una visione a lungo termine: โci siamo costruiti un cannocchiale attraverso cui guardare il futuro del progetto, la sua configurazione spaziale e le opportunitร di sviluppo per i prossimi 17 anniโ ha commentato Thomas Emmenegger. Un’area molto grande รจ destinata alla ristorazione, con uno spazio che puรฒ ospitare 120 coperti allโinterno e 150 nel giardino. Il ristorante e la pizzeria (di cui vi parleremo piรน diffusamente a breve) sono aperti solo la cena a partire da sabato 18 giugno, con una proposta contenuta che si basa su materie prime di filiera e produttori artigianali. La proposta si articolo in 4 scelte per ogni passaggio (antipasti, primi, secondi, contorni) al ristorante mentre la scelta delle pizze รจ di 5 bianche e 5 rosse, realizzate con farine artigianali e lievito madre e farcite con gli ingredienti della cucina. Ad accompagnare i cibo, in entrambi i casi, una piccola carta di vini e birre. Il bar, invece, รจ aperto tutto il giorno, dalla colazione con lievitati dolci e salati home made all’aperitivo con vino, birra e cocktail, passando per pranzi veloci e merende. Il bar accoglie all’ingresso,ย proprio accanto alla portineria sociale. Al piano terra i padiglioni ospitano lo spazio riuso e quello destinato agli spettacoli, mentre il piano superiore รจ destinato ai laboratori sociali, convegni, eventi. La cucina sociale รจ luogo di incontro e di scambio per la comunitร ma anche di formazione professionale.
mosso – ex Convitto Trotter – Milano – via Angelo Mosso, 3 –ย http://mosso.org/
a cura di Antonella De Santis
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