Musica maestro

Lo chef giapponese che ha rinunciato alla Michelin apre un posto a Milano dove si mangia scalzi e si ascolta musica in Hi-Fi

L'impero del vecchio allievo di Bottura cresce giorno dopo giorno. Dopo la bakery Pan, si prepara a un'altra apertura, che sta tenendo in fermento la movida meneghina

  • 07 Aprile, 2025

Il modello fine dining non entusiasma piรน. O intrattiene meno di prima. La trattoria e il ristorante classico annoiano. Di enoteche con cucina รจ pieno, e sembrano quasi tutte uguali. Per farsi stuzzicare un poโ€™, rompere la monotonia gastronomica, la scelta di qualcuno ricade allora sulla cucina internazionale. Ma a volte non basta neanche quella. Che uno sia dโ€™accordo o no, tale senso di insoddisfazione corrisponderebbe al sentimento comune e a quanto si sente dire in giro, a partire dalle testimonianze di alcuni addetti ai lavori. E in una cittร  come Milano, sempre a caccia di novitร , adesso il โ€œdivertimentoโ€ viene offerto dalla dimensione dei listening bar, che coinvolgono a tutto tondo lโ€™ospite. Il format, di successo in Giappone, lรฌ dove sono nati negli anni Cinquanta i jazz kissa caffรจ, ha preso ormai piede anche qui in Italia. Dopo averne studiato la formula a Tokyo, lo chef Yoji Tokuyoshi ha deciso di puntarci per sfruttare lo stile immersivo che lo caratterizza. Sulla scena meneghina si attende quindi lโ€™opening del suo Hi-Fi bar e dining, un progetto decisamente ambizioso che porterร  il nome di Mogo, dal 16 aprile aperto al pubblico.

Chi รจ Yoji Tokuyoshi?

I genitori volevano che facesse il farmacista, come il resto della famiglia. Il giapponese, originario di Tottori, sceglie unโ€™altra strada: la cucina. In patria si fa le ossa acquisendo metodo e rigore culinario. La maturitร  professionale arriva perรฒ solo sotto la guida di Massimo Bottura allโ€™Osteria Francescana, dove si consacra nei panni di sous chef fino al 2014.

A Milano si afferma prima con il suo Tokuyoshi, una stella Michelin nel 2015, poi con Bentoteca, locale dalla storia particolare, partita da una lunch box (ยซbentoยป, in giapponese): formula dโ€™asporto pensata ai tempi della pandemia per stare โ€œvicinoโ€ alle persone con preparazioni comfort della tradizione nipponica. รˆ durante il lockdown perรฒ che in Yoji scatta qualcosa, ciรฒ che lo porta a cambiare visione, lโ€™idea di impegnarsi in una proposta piรน โ€œsnellaโ€ e accessibile. Nasce da questa introspezione la sua enoteca con cucina โ€” Bentoteca โ€” che sostituisce in tutto e per tutto lo stellato. Perchรฉ ยซanche un katsusando puรฒ essere fine dining [โ€ฆ]ยป. Una forzatura del cuoco per far capire che, se la qualitร  del prodotto รจ eccellente e ogni cosa viene curata nei minimi dettagli, pure un panino โ€” il katsusando โ€” puรฒ essere di alta ristorazione. A determinare il livello di una portata quindi non รจ il prezzo. In quest’ottica, il fine dining sarebbe quasi un mindset: il modo di pensare e preparare un piatto.

Yoji Tokuyoshi

Avere identitร  e saper comunicare il proprio pensiero a volte puรฒ valere piรน del resto, persino del fascino travolgente della grande materia prima. Dโ€™altronde, come ci spiega, ยซsemplice non vuol dire cheapยป. Al vecchio allievo di Bottura non va giรน la storica rappresentazione italiana della cultura culinaria del Sol Levante, condizionata dalla subcultura del sushi all you can eat e dipinta come โ€œeconomicaโ€, nel senso anglosassone di ยซscarso valoreยป. E perciรฒ distorta, ยซsenza cultura (conoscenza)ยป. La stessa filosofia anima gli altri progetti: Alter Ego a Tokyo, Katsusanderia al Mercato Isola e Pan, bakery di recente apertura. Non sarร  diverso per Mogo, new entry in casa Kazoku, la societร  di Tokuyoshi e Alice Yamada.

Apre Mogo, nuovo listening bar che vuole divertire Milano

In lingua Sotho, un ceppo radicato in Sudafrica e nel resto dellโ€™Africa Meridionale, Mogo significa ยซinsieme, unioneยป, semantica che rimanda al concetto di aggregazione che vuole trasmettere il locale. Uno spazio ricreativo di condivisione che si dota di un ยซbancone a 360 gradiยป, posto al centro e ideato come punto essenziale di scambio. Una struttura interna di 400 mq dal design moderno e industriale, studiato dal Giorgia Longoni Studio con una palette cromatica che evoca alcuni elementi della natura, oltre che la terracotta e lโ€™acquamarina โ€” colore della pavimentazione โ€” e rifinita con personalitร  da materiali di diverso tipo: legno intagliato, velluti ยซvissutiยป, acciaio e carta washi. Ne viene fuori un ambiente fresco e luminoso di giorno, accogliente e suggestivo la sera, grazie allโ€™illuminazione cangiante in grado di trasformare lโ€™atmosfera. La nuova insegna del quartiere Isola, oltre a disporre di aree esterne (dehor e terrazza), si compone anche di una sala privata, a cozy environment in cui gli ospiti possono intrattenersi scalzi.

@mogo.milano

Unโ€™esperienza immersiva

Mogo vuole essere un club dal respiro internazionale presso cui ritrovarsi per mangiare, bere e ascoltare musica. รˆ un listening bar con un impianto Hi-Fi adatto ad accogliere performance sonore di livello, che verranno organizzate sotto la curatela di Polifonic e BSR, etichetta indipendente e branch musicale di Burro Studio, uno dei partner del progetto.

ยซVolevamo costruire un posto che rispondesse al bisogno attuale di divertirsi, in sintonia con il life style milanese, ma che mantenesse la cura e la qualitร  del food. La cucina sarร  accessibile: 8-10 piatti espressione della contaminazione gastronomica giapponese, italiana e francese. Inclusi nellโ€™offerta anche brunch e business lunch, sempre al prezzo giustoยป. A fornirci lโ€™identikit della proposta culinaria รจ lo stesso Tokuyoshi, che ha scelto uno per uno i membri che comporranno la brigata, affidando le redini della cucina a Simone Montanaro. Lo chef Yoji non transige nemmeno sulla materia prima; i fornitori saranno i soliti, quelli di Bentoteca e Pan. Qualitร  pure sul fronte beverage: il Martini Black Saffron e gli altri signature cocktail di Morris Maramaldi alzeranno il livello. Si potranno accompagnare assaggi come lo yakitori di pollo e l’okonomiyaki ai fiori di zucca scegliendo fra drink classici o cocktail piรน estrosi, oppure attingere dalla selezione di vino biologico e naturale. Per gli amanti del genere, un assortimento nutrito di sakรจ e whisky giapponesi. Tutto sotto la scrupolosa supervisione del bar manager Filippo Comparini. Insomma, dal 16 aprile ci si aspetta unโ€™esperienza immersiva fra alta ristorazione, mixology e musica dal vivo. La movida meneghina รจ giร  in fermento.

 

 

Mogo โ€” via Bernina, 1/C โ€” 20158 Milano

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