Notizie / Rubriche / Nuove aperture / Una piccola oasi di gusto e relax รจ nata nel giardino di una reggia di Napoli

Napoli

Una piccola oasi di gusto e relax รจ nata nel giardino di una reggia di Napoli

Con il progetto di recupero della Reale Fruttiera del Bosco di Capodimonte, a Napoli, nasce anche una piccola oasi gourmet, la Stufa dei Fiori che utilizza i prodotti del parco

  • 16 Maggio, 2025

Eucalitto, ma anche camelie dallโ€™Asia e magnolie provenienti dalle Americhe, quellโ€™antica serra botanica a Napoli con vista sulla monumentale facciata della Reggia di Capodimonte, alimentava le scorte frutticole per la real casa borbonica durante lโ€™800. Oggi รจ diventata, invece, una piccola oasi gourmet, che si incontra poco dopo aver varcato lโ€™ingresso principale del Bosco: รจ la Stufa dei Fiori. Qui trovarono ricovero piante esotiche provenienti da ogni parte del mondo, messe al riparo dagli inverni napoletani grazie allโ€™utilizzo di stufe sotterranee. Uno scambio di semi e barbatelle non solo bello da vedere, ma anche buono da mangiare, visto che fuori e dentro la serra cโ€™erano agrumeti, orti, alberi da frutta (peri, bergamotti e ciliegi): un luogo che faceva della Reggia non solo la riserva di caccia della famiglia reale, ma anche una vera e propria azienda agricola in cui tutto quello che si produceva veniva, poi, preparto per gli ospiti del re o portato alle sue altre โ€œabitazioniโ€, di Caserta o di Carditello, e utilizzato per i banchetti reali.

Il recupero della Reale Fruttiera del Bosco

Di sicuro sarร  stato bello passeggiare in quei giardini, immaginando il profumo di quelle piante rare, ma per decenni รจ solo allโ€™immaginazione che i napoletani e i tanti turisti sono dovuti ricorrere, visto che fino al 2018 questo posto รจ stato, soltanto un deposito di vecchiumi abbandonati con un annesso giardino di soli rovi. Una realtร  che metteva a dura prova anche lโ€™immaginazione piรน fervida. E serviva, allora, un “nemo profeta in patria” come lโ€™ex direttore del Museo, il francese Sylvain Bellenger (la cui opera oggi continua con Eike Dieter Schmidt) per restituire alla cittร  le tante aree inaccessibili del Bosco. Ben 17 gli edifici storici che avevano bisogno di nuova vita: unโ€™opera affidata a Nunzia Petrecca, che ha risposto con il suo progetto Delizie Reali, vincitore del Bando europeo per il programma di valorizzazione e gestione degli immobili della Reale Fruttiera del Bosco di Capodimonte.

Sylvain Bellenger, ex direttore del Museo di Capodimonte e Nunzia Petrecca autrice del progetto Delizie Reali

Un nuovo bistrot per napoletani e turisti

Adesso per gli occhi รจ tutto piรน facile, quella serra da deposito in oblio รจ diventato un delizioso bistrot, ristoro per i turisti di passaggio, ma anche per studenti in cerca di un poโ€™ di silenzio e per gli artisti che si concedono una pausa caffรจ perchรฉ, a non voler dimenticare, il Museo di Capodimonte ospita, infatti, una delle piรน importanti pinacoteche dโ€™Europa con il nucleo principale formato dalla famosa Collezione Farnese. Recuperato lโ€™intonaco giallo allโ€™esterno, la serra sembra ora riprodurre la sua stessa funzione originaria riadattata, questa volta, perรฒ alle esigenze umane, con il tetto che si scherma di lastre solari, cosรฌ da regolare la temperatura delle sale interne, mentre gli occhi sprofondano in pareti ยซche non sono azzurro Tiffany, ma vetriolo di Cipro dice Nunzia – un colore turchino utilizzato nel corso dei decenni per le sue proprietร  fungicide, ideali in ambienti con elevato tasso di umiditร ยป.

La Pipiniera: un giardino che produce fiori antichi

Tutto intorno, poi, sedie in rattan, cuscini verde petrolio e mensole di legno da contenere piante e porcellane per il servizio del tรจ e delle tisane, o degli infusi e delle acque aromatizzate con erbe officinali e agrumi.
E anche il giardino annesso, anticamente denominato la Pipiniera, pare aver trovato di nuovo la sua vocazione: ยซTolti i rovi, ho rispolverato gli elenchi floristici dellโ€™800 recuperati negli archivi del museo e ho selezionando le specie che fossero piรน sostenibili che avessero, quindi, bisogno di meno acqua e soprattutto che risultassero maggiormente resistenti alle malattie – spiega Nunzia – Lโ€™idea finale รจ che i giardini del Bosco arrivino ad autosostenersiยป. E cosรฌ tra timo, lavanda e rosmarino, tra micro e macro-vasi di agrumi, la Pipiniera รจ diventata un luogo dove ci si sottrae alla fretta concedendosi allโ€™arte del non fare. Al mattino la colazione รจ a base di brioche, di torte della nonna o di cheesecake allโ€™arancia, di spremute di agrumi o di sorbetti al basilico e limone, il tutto mentre in cucina giร  รจ iniziato un andirivieni di cassette di insalate, zucchine, melanzane e pomodori: provengono dalla vicina Torre degli Aranci, altro edificio storico recuperato da Delizie Reali, dove insistono due ettari tra orto e frutteto. Qui ci lavorano giardinieri, contadini, ma anche i ragazzi dell’Istituto Superiore Giovanni Caselli le cui aule, per la formazione nellโ€™ambito dellโ€™artigianato artistico, si trovano proprio allโ€™interno del parco di Capodimonte. ยซAlcuni degli allievi che hanno fatto tirocinio con noi ora lavorano qui con noiยป.

Conserve, biscotti e frutta solidali

Una parte del raccolto va direttamente sulle tavole del bistrot con menรน a base di primizie stagionali, mentre il resto viene affidato a piccole aziende del presidio slow food, come la fattoria sociale โ€œFuori di zuccaโ€ nata 20 anni fa negli spazi dellโ€™ex ospedale psichiatrico di Aversa (Ce). Buonissime le fette biscottate che producono con le arance del Bosco, ma pure la giardiniera, le conserve di passata di pomodori o i liquori a base di agrumi trasformati dalla distilleria Amato. Tutto รจ acquistabile nel bistrot.

Gli orari? Quelli del Museo di Capodimonte

Sono aziende portatrici anche loro di un riscatto sociale, uomini e donne che, cosรฌ come gli edifici della reggia, hanno superato le loro difficoltร  reinventandosi attraverso una seconda veste. E sa molto di sano, soprattutto, La Merenda del Bosco a base di latte Nobile, biscottate di grani antichi macinati a pietra e marmellata extra di mela annurca, ma anche le paste del giorno, le torte salate e i contorni dellโ€™orto da ordinare in pausa pranzo e preparate dallo chef Gennaro Mango, mentre per i dolci ci si affida ad Ilaria: ยซMolti dei nostri dipendenti sono qui dal primo giorno di apertura – sorride Nunzia – Non abbiamo nessun turno massacrante, la Stufa dei fiori segue gli stessi orari del museoยป. E sembra davvero che qui non ci sia nessuna gara ai numeri o a chi riempie piรน turni, solo quella voglia di raccontare un passato, molto passato, ma cosรฌ bello (e buono) che a non concedergli una seconda vita sarebbe stato davvero un vero peccato.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati